Vent’anni (2021): mini racconto delle crisi post-adolescenziali

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ventanni poster

Vent’anni

Titolo originale: Twenty Something

Anno: 2021

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Animazione

Casa di produzione: Pixar Animation Studios

Distribuzione: Disney Plus

Durata: 10 minuti

Regia: Aphton Corbin

Sceneggiatura: Aphton Corbin

Fotografia: Andrew Jimenez, Philip Metschan

Montaggio: Amera Rizk

Musiche: ASTU

Cast: Kaylin Price, Ariana Brown, Aliyah Taylor, Janelle Lasalle, Napoleon Highbrou

Il corto, diretto da Aphton Corbin, story artist di Soul, mette in scena la difficoltà di uscire dall’adolescenza e di entrare nella vita adulta da parte di una giovane ventunenne simbolo, qui, di una generazione intera. Vent’anni è disponibile sulla piattaforma streaming Disney+.

Trama di Vent’anni

La notte del suo ventunesimo compleanno, Gia, si ritrova a doversi confrontare con le proprie paure e le proprie insicurezze. L’adolescenza passa veloce, adesso è arrivato il momento di confrontarsi con un’altra fase della vita, l’età adulta.

Recensione di Vent’anni

Aphton Corbin porta sullo schermo un simpatico e toccante racconto animato in 2D che narra il terrore generazionale di fronte alla vita adulta e alle responsabilità che essa comporta.

Vent’anni è la rappresentazione agrodolce di un momento della vita che tutti, prima o poi, saranno costretti a vivere (o hanno già vissuto): la post-adolescenza. In poche parole il distacco dal nido familiare, il primo assaggio di una impreparata libertà e dell’età adulta, e quindi anche le prime paure, le prime crisi e i primi abbattimenti vissuti faccia a faccia con sé stesso.

La protagonista del cortometraggio, ovvero l’adulta Gia di ventuno anni, è rappresentata come la somma di tre diverse versioni della Gia del passato: la finta sfacciata sedicenne, la tenera e ingenua decenne e la capricciosa neonata. Ecco la rappresentazione intima/emotiva del personaggio, ma anche quella fisica. Infatti allo spettatore non è permesso di vedere la Gia del presente prima delle ultime battute dell’operetta. Le tre piccole versioni della protagonista si nascondono all’interno di un lungo cappotto a quadretti giallo, una seduta sulle spalle dell’altra in una specie di scala; un escamotage cinematografico visto, rivisto e stravisto ma che non stucca mai, tanto meno qui, un classico. Le tre giovani versioni del passato, inoltre, sono divertenti e (nel loro piccolo) intraprendenti. Fanno di tutto pur di dar forza alla timida e impaurita Gia del presente. La spronano, la incitano a non nascondersi e a tirare fuori tutto il coraggio possibile per diventare una donna bella, forte e matura di ventuno anni.

Oltre a essere simpatico e toccante, Vent’anni è anche nostalgico, o almeno lo è per un ragazzo di ventitré anni come me. La corda nostalgica viene qui pizzicata dal disegno, dall’animazione in 2D, così diversa dalle moderne (un po’ troppo realistiche); tanto da rispecchiare, in qualche modo, l’animazione di una vecchia serie prodotta dalla stessa Disney andata in onda nei primi anni 2000. Ovvero La famiglia Proud, situation comedy che vede come protagonista la giovane e sfrontata Penny Proud.

In breve Vent’anni è un cortometraggio nuovo, fresco, innovativo e necessario; del quale ne è stata fondamentale la produzione per la carriera della giovane regista/animatrice, e del quale ne è (e sarà) fondamentale la visione, soprattutto, per i giovani spettatori pronti a salutare gli spensierati anni dell’adolescenza.

Note positive

  • Sceneggiatura
  • Disegni

Note negative

  • /
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