A Quiet Place – Un posto tranquillo: il silenzio è sopravvivenza

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A Quiet Place locandina

A Quiet Place – Un posto tranquillo

Anno: 2018

Paese di produzione: Stati Uniti d’America

Genere: horror

Casa di produzione: Platinum Dunes, Sunday Night

Distribuzione: 20th Century Fox

Durata: 90 min

Regia: John Krasinski

Sceneggiatura: Scott Beck, Bryan Woods, John Krasinski

Montaggio: Christopher Tellefsen

Fotografia: Charlotte Bruus Christensen

Musiche: Marco Beltrami

Attori: Emily Blunt, John Krasinski, Noah Jupe, Millicent Simmonds, Cade Woodward

Trailer del film A Quiet Place

La pellicola horror, dopo l’enorme successo di critica e di pubblico, ha avuto un seguito nel 2021, intitolato A Quiet Place 2.

Trama di A Quiet Place

89esimo giorno, primi mesi del 2020. La popolazione del pianeta Terra è stata sterminata a causa dell’invasione di mostruosi alieni ciechi che odiano il rumore. La famiglia Abbott, composta da Evelyn, Lee e i tre figli Marcus, Regan e Beau, che comunicano fra di loro utilizzando la lingua dei segni (questo anche perché Regan è sorda), un giorno si recano silenziosamente in un supermercato abbandonato per recuperare dei medicinali. A causa di un giocattolo rumoroso, il bambino più piccolo, Beau, viene ucciso dalle creature.

Giorno 472. A causa dei numerosi tentativi di soccorso effettuati tramite telegrafo, alcuni alieni hanno capito la posizione geografica della famiglia. Sarà quindi compito degli Abbott cercare di proteggere i loro figli e capire il punto debole di questi extraterrestri per ucciderli.

Recensione di A Quiet Place

A Quiet Place nasce da un’idea degli sceneggiatori Scott Beck e Bryan Woods: i due ragazzi, infatti, volevano raccontare la storia di una famiglia che vive circondata dal silenzio, con dei figli da proteggere. Decidono quindi di ambientare il racconto in una zona agricola, memore dei loro ricordi passati, con l’aggiunta di un silo di grano, da sempre considerato per i due giovani uomini pericolosi. La sceneggiatura, scritta inizialmente nel 2016, viene acquistata dalla Paramount Pictures che ingaggia l’attore John Krasinski per riscriverla e dirigere poi successivamente la pellicola. Nel corso degli anni sono usciti numerosi film con protagonisti gli alieni: ricordiamo per esempio E.T. di Steven Spielberg, in cui la creatura alla fine fa amicizia con il giovane protagonista, Predator di John McTiernan, in cui un ex maggiore dei berretti verdi si ritrova catapultato in una giungla con all’interno una misteriosa presenza pronta a ucciderlo o Alien di Ridley Scott, dove in questo caso sono due marines ad avere a che fare con queste creature. A Quiet Place con questi film di successo ha in comune solo un elemento: gli alieni. Essi infatti sono sbarcati sul pianeta Terra e hanno letteralmente ucciso tutte le persone e gli animali. Il motivo? Il rumore. Questi marziani infatti, nonostante siano ciechi, hanno un udito estremamente sensibile. E proprio per non farsi sentire, una delle poche famiglie sopravvissute vive costantemente nella quiete, arrivando a camminare scalzi o a usare il linguaggio dei segni per comunicare.

A Quiet Place è un film interamente costruito sul silenzio: gli attori non parlano quasi mai, ma anzi ricorrono all’uso del linguaggio dei segni; proprio per questo motivo è stato assunto il mentore sordo Douglas Ridloff allo scopo di poter insegnare questa lingua agli attori. Millicent Simmonds, che interpreta Regan, è davvero un’attrice sorda, fortemente voluta da Krasinski. La stessa troupe, durante le riprese, evitò di fare rumore, per poter tranquillamente registrare i suoni diegetici, amplificati successivamente in post-produzione. Oltre a questi suoni, il film si avvale di alcune melodie composte dal compositore Marco Beltrami, per evitare, a detta di Krasinski di “sentirsi parte di un esperimento di silenzio”. Ma ritornando alla famiglia Abbott, questa vive costantemente nel terrore non solo a causa di queste creature: temono infatti che ai loro figli (e al nuovo nascituro visto che la madre è incinta) possa succedere qualcosa di brutto. Un anno prima Beau, il loro figlio più piccolo, rimase ucciso da questi alieni a causa di un giocattolo rumoroso, consegnatoli dalla sorella sorda Regan, che ancora non trova pace per la morte del fratellino. Ma oltre a lei, anche il resto della famiglia sembra faticare ad andare avanti e a dimenticare l’accaduto: in una scena troviamo Evelyn seduta su una seggiola intenta a guardare la camera del figlio scomparso e a trattenere a fatica le lacrime. Anche il capofamiglia Lee lo ritroviamo intento a ripensare al figlio deceduto, guardando per l’ultima volta le foto di suo figlio. E proprio a causa di questa tragica scomparsa il rapporto tra Lee e sua figlia Regan non è dei migliori: la bambina infatti pensa che il padre la incolpi della morte del fratello. Inoltre Regan è frustata per la sua impossibilità a sentire i rumori: più di una volta chiederà al padre di smetterla di costruirle impianti cocleari. Ma solamente alla fine della pellicola si scoprirà come uno di questi strumenti costruiti dallo stesso uomo in realtà sono l’arma debole degli alieni. A proposito degli extraterrestri, per renderli i più realistici possibili è stato utilizzato la motion capture, e a dettarne le movenze per l’andatura altro non era che il regista Krasinski. Distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 5 aprile 2018, la pellicola è stata candidata agli Oscar per il miglior montaggio sonoro e ai Golden Globe per la miglior colonna sonora originale.

Note Positive

  • Trama originale
  • L’uso della motion capture
  • Ottimo cast e recitazione

Note Negative

  • La morte di Lee, un colpo al cuore
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