Alienoid: Return to the Future (2024). La conclusione della saga fantascientifica di Choi Dong-hoon

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Locandina di Alienoid Return to the Future (2024)

Alienoid: Return to the Future

Titolo originale: 외계+인 2부 (Oegye+in 2bu)

Anno: 2024

Nazione: Corea del Sud

Genere: Azione, Fantascienza, Fantastico, Commedia

Casa di produzione: Caper Film

Distribuzione italiana: Minerva Pictures

Durata: 264 minuti

Regia: Choi Dong-hoon

Sceneggiatura: Choi Dong-hoon

Fotografia: Tae-Kyung Kim

Montaggio:

Musiche:

Attori: Ryu Jun-yeol, Kim Tae-ri, Kim Woo-bin, Kim Eui-sung, Lee Hanee, Jang Joon-hwi, Yum Jung-ah, Jo Woo-jin, Kim Min-Seo

Trailer di Alienoid: Return to the Future

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

“Alienoid: Return to the Future”, il sequel diretto di “Alienoid” (2022), è un film d’azione di genere fantascienza sudcoreano del 2024, diretto da Choi Dong-hoon e con un cast stellare composto da Ryu Jun-yeol, Kim Tae-ri e Kim Woo-bin, che ci conduce in un’epica storia di monaci, stregoni e umani che si ritrovano a combattere insieme per salvare il mondo da dei crudeli mostri alieni intenti a distruggere l’umanità stessa, trasformando il pianeta Terra nella loro nuova casa.

Realizzare questa storia in versione filmica è stata una vera e propria impresa epica per Choi Dong-hoon, avendo dovuto girare i due film “Alienoid” contemporaneamente, con tempi di produzione alquanto lunghi e un costo economico di ben 33 miliardi di Won. Nonostante il piccolo insuccesso commerciale del primo capitolo, “Euigye+in 2-bu” ha fatto il suo debutto cinematografico sudcoreano il 10 gennaio 2024 in diversi formati, tra cui IMAX, 4DX e ScreenX, ottenendo quel successo commerciale che il primo capitolo della saga non aveva raggiunto nel 2022. Con un lancio su 1.388 schermi, ha rapidamente conquistato il primo posto al botteghino coreano, registrando un impressionante numero di spettatori, oltre 100.000, e un incasso di 746.073 dollari solo il primo giorno. Nel corso della sua prima settimana di proiezioni, ha continuato a dominare il box office, raggiungendo un totale di 648.687 spettatori. La popolarità del film è rimasta stabile nel tempo, mantenendo la posizione di vertice al botteghino per dieci giorni consecutivi e superando il milione di spettatori entro il dodicesimo giorno dalla sua uscita. Alla fine di febbraio 2024, il film ha accumulato un incasso straordinario di oltre 10 milioni di dollari, confermandosi come uno dei maggiori successi del cinema coreano dell’anno.

In Italia, la pellicola viene presentata in anteprima nazionale al Far East Film Festival 26, dove partecipa in concorso insieme al primo lungometraggio della saga, venendo proiettati sia in sala che sulla piattaforma streaming fino al 2 maggio 2024.

Trama di Alienoid: Return to the Future

La storia riprende esattamente da dove si era interrotto il film precedente. Siamo nella Corea del XIV secolo con Lee Ahn (Kim Tae-ri), che dopo numerosi scontri e grazie all’aiuto del giovane Mureuk (Ryu Jun-yeol), è riuscita a prendere la misteriosa “lama divina”, un oggetto in grado di aprire una porta nel tempo, permettendole di fare ritorno a Seoul del 2022 al fine di salvare l’umanità dall’invasione aliena. Per poter ritornare a casa, però, Lee Ahn deve rintracciare l’ubicazione dell’astronave con cui è arrivata nel passato e soprattutto Thunder, una sorta d’intelligenza artificiale mutaforma, l’unico in grado di poter aprire, tramite la “lama divina”, il portale permettendo a Lee Ahn di ritornare nel futuro e fermare gli alieni. La ragazza, però, non è l’unica alla ricerca della “lama divina”, di “Thunder” e dell’astronave, partendo uno spadaccino cieco, interpretato da Jin Seon-kyu, fino agli alieni precipitati, dentro corpi umani, nel passato. Allo stesso tempo, Mureuk intende rintracciare la ragazza sia per proteggerla sia per far luce sul proprio passato. Che sia Mureuk a custodire al suo interno il malefico leader degli alieni, denominato “il controllore”? Se così fosse, Mureuk andrebbe ucciso immediatamente al fine di evitare che “il Controllore” riesca a risvegliarsi portando con sé morte e distruzione.

Nel frattempo, nel 2022, Min Gaelin (Lee Ha-nee), la zia della migliore amica di Lee Ahn, discendente da una potente famiglia coreana intrisa di magia e di tradizione, incomincia a indagare sugli strani eventi che si stanno verificando, mossa da un antico oracolo familiare, dove un vecchio antenato ha preparato i suoi discendenti alla lotta contro i mostri che invaderanno il futuro.

Kim Tae-ri e Ryu Jun-yeol in Alienoid Return to the Future
Kim Tae-ri e Ryu Jun-yeol in Alienoid Return to the Future

Recensione di Alienoid: The Return To The Future

Strizzando l’occhio a “Ritorno al Futuro” di Robert Zemeckis, di cui “Alienoid” riprende alcuni elementi visivi, come ad esempio la presenza della macchina per viaggiare nel tempo, “Alienoid: The Return To The Future” si ripropone, ugualmente al film precendete, come una pellicola che sa mixare con sapienza e maestranza svariati generi narrativi al suo interno, passando senza problemi dalla fantascienza marcatamente d’azione, dove gli scontri vengono eretti a protagonista della vicenda, alla commedia tipicamente coreana. La pellicola strizza anche l’occhio al dramma, oltre che a una sottotrama sentimentale che, però, non prende mai veramente forma, rimanendo nell’aria e dando un senso di incompletezza e di felicità spezzata alla fine della vicenda.

Difatti, se lo spettatore intuisce e percepisce una certa connessione sentimentale tra Mureuk e Lee Ahn, marito e moglie, attendendosi prima o poi un momento di spettacolare romanticismo, alla fine rimarrà deluso, dato che, per tutta la durata della pellicola, la storia d’amore non entrerà mai nel vivo, per un motivo o per un altro, come se il destino impedisse ai due protagonisti della narrazione di abbracciare e cogliere una vera e pura felicità. Proprio tenendo conto di questo elemento romantico e sentimentale immesso in “Alienoid” e poi continuato in “Alienoid: The Return To The Future”, possiamo denotare e comprendere effettivamente quale sia il vero e unico tallone d’Achille presente nei due lungometraggi, ovvero il non volersi prendere troppo sul serio.

In “Alienoid: The Return To The Future”, soprattutto nell’ultima parte del film, abbiamo alcuni momenti profondamente drammatici che potrebbero toccare nel profondo il cuore dello spettatore, ma il regista sembra voler fuggire da questa emotività. Sembra non voler raccontarci il dolore intenso dei personaggi e le loro sofferenze attraverso connotazioni drammatiche. Così, quando la pellicola dovrebbe osare con uno stile più emotivo e meno da blockbuster d’azione, ecco che Choi Dong-hoon ritrae la mano, evitando di entrare nelle emozioni più profonde e andando a creare delle scene dirette con la maestria dell’estremismo comico. Il regista trasforma il dramma in gag eccessive, dove i personaggi rischiano di diventare delle macchiette. Esemplificative sono le scene dell’ultimo scontro e la scena finale della pellicola, dove il regista gioca con lo spettatore. Prima ci dà la sensazione e la speranza che la storia d’amore tra i due protagonisti possa prendere forma, poi ci sorprende completamente mostrandoci una scena a noi impensabile, seppur seminata bene nel corso della narrazione, in cui Mureuk compie una gang simpatica ma che rende quel senso di eccesso e di comicità assurda e macchiettistica presente in questo progetto di “Alienoid”. Seppur la scenetta finale di Mureuk è interessante, noi avremmo voluto che compiesse altre azioni e non quella.

Se questa componente comica, presente nella cultura coreana, fosse stata dosata con più attenzione, il film sarebbe stato ottimo, poiché lo sceneggiatore è riuscito a scrivere dei personaggi piuttosto tridimensionali e un mondo veramente originale, che cattura il nostro interesse dall’inizio alla fine della vicenda. Peccato, però, che Choi Dong-hoon non dosi la comicità e le scenette da gang con moderazione, ma ne abbia un eccesso. Questa comicità coreana inonda scene in cui sarebbe bastato solo un pizzico di humor per riuscire a condurci e farci provare le emozioni più tristi e profonde dei personaggi.

Per il resto, la pellicola risulta ottima sia riguardo agli effetti speciali, con un ottimo lavoro di computer grafica, fino alla scrittura dei personaggi, dove ogni carattere possiede un proprio obiettivo e un’identità sviluppata e approfondita. Anche le interpretazioni, seppur tendenti all’eccesso, come voleva Choi Dong-hoon, riescono a farci percepire e comprendere i loro personaggi. Un plauso va fatto alla prova attoriale di Kim Tae-ri, perfetta nei panni dell’eroina che deve salvare il mondo. Tuttavia, riguardo al suo personaggio, abbiamo anche l’unica mancanza narrativa: non abbiamo nessuna spiegazione su come abbia vissuto la sua vita una volta giunta nel passato.

Fotogramma di Alienoid Return to the Future
Fotogramma di Alienoid Return to the Future

In conclusione

Alienoid: Return to the Future si distingue per la sua capacità di mescolare generi narrativi in modo efficace e per gli effetti speciali di alta qualità. Tuttavia, alcuni critici sostengono che il film potrebbe soffrire di una mancanza di profondità emotiva. Nonostante sia ricco di azione e avventura, potrebbe mancare quella dimensione emotiva che avvicina il pubblico ai personaggi e alle loro esperienze. Inoltre, c’è chi ritiene che la presenza eccessiva di comicità potrebbe compromettere l’equilibrio della narrazione, facendo sì che certi momenti risultino più leggeri o meno significativi di quanto dovrebbero essere.

Tuttavia, nonostante questi punti critici, il film offre una storia coinvolgente e ricca di suspense che tiene incollati gli spettatori dal primo all’ultimo minuto. Il finale lascia alcune storie aperte e non completamente risolte, suggerendo la possibilità di un seguito che potrebbe approfondire ulteriormente gli eventi e i personaggi presentati. Questo lascia spazio alla speculazione e all’interesse dei fan per ciò che potrebbe accadere in futuro, aggiungendo un elemento di anticipazione e di mistero alla trama complessiva.

Note Positive:

  • “Alienoid: The Return To The Future” riesce a mescolare con successo diversi generi narrativi, passando dalla fantascienza d’azione alla commedia coreana, offrendo al pubblico un’esperienza variegata e coinvolgente.
  • La pellicola si distingue per gli effetti speciali di alta qualità e il lavoro impeccabile di computer grafica, che contribuiscono a creare un mondo visivamente coinvolgente e credibile.
  • Gli sceneggiatori hanno creato personaggi tridimensionali e ben sviluppati, ciascuno con i propri obiettivi e identità distintive, che catturano l’interesse del pubblico e aggiungono profondità alla narrazione.
  • Nonostante un tendenza all’eccesso, le performance attoriali, in particolare quella di Kim Tae-ri come eroina, sono descritte come coinvolgenti e convincenti, contribuendo a far percepire al pubblico le emozioni dei personaggi.

Note Negative:

  • Nonostante alcuni momenti drammatici, il regista sembra evitare di esplorare le emozioni più profonde dei personaggi, trasformando il dramma in gag comiche eccessive che rischiano di rendere i personaggi macchiette.
  • L’eccessiva presenza di scenette comiche e da gang, seppur in numero minore, potrebbe risultare sproporzionata rispetto alla narrazione complessiva, privando il film di una maggiore profondità emotiva e drammatica.
  • La mancanza di spiegazioni su come il personaggio principale abbia vissuto la propria vita una volta giunto nel passato potrebbe rappresentare una lacuna narrativa, lasciando domande aperte nella mente dello spettatore.
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