Buon compleanno Mr. Grape (1993): Un eroe incapace di reagire

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Buon compleanno Mr. Grape

Titolo originale: What’s eating Gilbert Grape

Anno1993

PaeseStati Uniti

GenereDrammatico

Produzione: David Matalon, Meir Teper, Bertil Ohlsson per J&M Entertaiment, Paramount Pictures

DistribuzioneCecchi Gori GroupMedusa Video

Durata: 118 minuti

Regia: Lasse Hallstrom

Sceneggiatura: Peter Hedges

MontaggioAndrew Mondshein

MusicheAlan Parker, Bjorn Isfalt

AttoriJohnny DeppLeonardo Di CaprioJuliette Lewis, Darlene Cates, Laura Harrington, Mary Steenburgen, John C. Reilly, Penelope Branning

Buon compleanno Mr. Grape, trailer in lingua originale

Trama di “Buon compleanno Mr. Grape”

Endora (Iowa), 1993. Da quando il padre si è suicidato, Gilbert Grape è l’unico a farsi carico di tutta la sua famiglia: due sorelle minori, il fratellino Arnie quasi diciottenne e affetto da autismo, e una madre obesa incapace di provvedere ai bisogni della famiglia. Il lavoro nella piccola drogheria del paese minacciata dall’apertura di un supermercato, una relazione clandestina con una donna sposata e un affettuoso senso di protezione nei confronti del fratello che ama mettersi nei guai sono però messi in discussione dall’arrivo della bella Becky. Nonostante Gilbert sia spinto da un forte senso di responsabilità e da un grande amore verso la sua famiglia, l’incontro con la giovane Becky farà capire a Gilbert di non star vivendo a pieno la propria vita. Dedito da sempre a occuparsi degli altri e a fare da padre e da madre ai fratelli, Becky è una boccata d’aria fresca per Gilbert. Grazie a lei il ragazzo capirà che è giunto il momento di mettere sé stesso al primo posto, causando però non pochi guai.

Recensione di “Buon compleanno Mr. Grape”

Buon Compleanno Mr Grape segue perfettamente la struttura del viaggio dell’eroe, affrontato da un eroe atipico. Un ragazzo normale, responsabile, impegnato a far vivere bene gli altri a scapito del suo benessere: eccolo, l’essere eroico di Gilbert Grape. Interpretato da Johnny Depp e Leonardo Di Caprio, questo film del 1993 tocca temi profondi. Temi quali l’obesità e l’autismo vengono affrontati con leggerezza ma mai con superficialità o in modo irrispettoso. E se le uniche due figure maschili degne di nota sono proprio quelle interpretate dai 2 attori, sono le presenze femminili ad abbondare in Buon Compleanno Mr Grape. Il cast ricco è diretto da Lasse Hallstrom (Chocolat) sotto l’occhio supervisore di Peter Hedges, scrittore del romanzo da cui il film è tratto e curatore della sceneggiatura.

Le star di “Buon compleanno Mr. Grape”

Johnny Depp è noto al grande pubblico per i suoi ruoli esuberanti e sopra le righe, che nessuno meglio di lui avrebbe potuto interpretare. Il cappellaio matto, Edward Mani di Forbice e Willy Wonka dimostrano la versatilità di un ottimo attore trasformista, mentre il personaggio di Jack Sparrow dimostra quanto l’attore sappia far propri i ruoli cuciti addosso a lui. Ma l’interpretazione del giovane Gilbert Grape non è da meno: un Johnny Depp inedito che dà prova del suo innato talento in un ruolo “normale”, i più difficili da rendere memorabili.

C’è solo un elemento che mette in ombra l’interpretazione di Johnny Depp: la performance di Leonardo Di Caprio. Chi sostiene che Di Caprio avrebbe dovuto vincere la sua prima statuetta per il ruolo ricoperto in The Wolf of Wall Street sicuramente non ha visto Buon Compleanno Mr Grape. Qui un Di Caprio ancora poco conosciuto interpreta Arnie, un suo coetaneo affetto da autismo, e lo fa talmente bene da guadagnarsi la sua prima candidatura ai premi Oscar e Golden Globe come miglior attore non protagonista nel 1994. Candidatura meritata, dato che l’attore trascorse alcuni giorni in una clinica per ragazzi con ritardi mentali apposta per interpretare al meglio il ruolo di Arnie. Il binomio Depp-Di Caprio vale da solo il prezzo del biglietto. Ma i 2 attori non sono i soli degni di nota: anche Darlene Cates ricevette il plauso della critica per l’interpretazione di mamma Grape, così come la giovanissima ma già talentuosa Juliette Lewis nei panni di Becky.

La bravura degli attori e l’architettura della storia permettono allo spettatore d’immedesimarsi in tutti i personaggi della storia, anche nel piccolo Arnie o nella madre Bonnie. Il film è un percorso di formazione e crescita che passano inevitabilmente attraverso il dolore, la perdita, ma anche l’amore e la responsabilità. Gilbert è un ragazzo cresciuto troppo in fretta, ma che nonostante le difficoltà della vita non ha reagito rifugiandosi nella droga o nell’alcol per poi cambiare e redimersi. Sarebbe stato troppo banale. Al contrario Gilbert Grape è un bravo ragazzo e con la testa sulle spalle, ma che a un certo punto capisce di vivere la vita degli altri, non la sua. Tutte le cose che accadono lo travolgono senza che lui sia capace di reagire, come se non avesse la possibilità di scegliere cosa vivere e cosa invece no.

Questa immobilità è vissuta da Gilbert come una prigionia auto imposta, dalla quale non riesce a liberarsi. Sarà proprio Becky, con il suo modo di fare gentile e altruista, ad aiutarlo a scegliere per sé stesso. E se Gilbert rappresenta l’impasse, Becky è il movimento. La ragazza infatti giunge a Endora con la roulotte, una casa sulle ruote destinata a non avere una fissa dimora ma pronta a offrire riparo se necessario.  E così, come i caravan “fanno l’unica cosa da fare, passano e se ne vanno”, Becky sembra fare proprio la stessa cosa con Gilbert: offrirgli un passaggio per fuggire da quella vita ferma e immutabile.

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