Buttiamo giù l’uomo: La commedia nera a tinte femministe

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Buttiamo giù l'uomo locandina film

Buttiamo giù l’uomo

Titolo originale: Blow the Man Down)

Anno: 2019

Paese: Stati Uniti d’America

Produzione: Secret Engine, Tango Entertainment

Distribuzione: Prime video

Durata: 1h 31m

Regia: Danielle Krudy, Bridget Savage Cole

Sceneggiatura: Danielle Krudy, Bridget Savage Cole

Montaggio: Marc Vives

Fotografia: Todd Banhazl

Musica: Brian McOmber, Jordan Dykstra

Attori: Morgan Saylor, Sophie Lowe, Margo Martindale, June Squibb, Annette O’Toole, Marceline Hugot

Trailer americano di Buttiamo Giù L’uomo

Trama di Buttiamo giù L’uomo

In un piccolo paese invernale di pescatori, Easter Cove, situato in una zona costiera dello stato di Maine, tutti si conoscono e sembrano sopportarsi in amicizia. La storia si apre con le sorelle Priscilla e Mary Beth in un momento alquanto triste: dare l’ultimo saluto alla loro madre deceduta e che è stata appena seppellita.

Mary parlando con alcuni vecchi amici della madre scopre che stanno per perdere la casa e si arrabbia con la sorella che gli aveva nascosto la situazione economica attuale. La giovane arrabbiata si reca nel pub del piccolo paese e fa conoscenza di un uomo che asserisce di aver appena vinto la lotteria. I due bevono e poi la giovane monta in macchina con l’uomo ma quando si rende conto che questo possiede una pistola e che nel baule della macchina è presente una macchia di sangue, la ragazza si spaventa e tenta di scappare dall’uomo, ma questo la insegue e così lei per timore che l’individuo le voglia far del male decide di ucciderlo. Mary non sa che fare e così si reca dalla sorella, le due decidono di tagliare a pezzi il cadavere e di buttarlo in mare per nascondere ciò che è avvenuto.

L’omicidio realizzato dalle due ragazze darà il via a uno svelamento di segreti all’interno della piccola comunità di pescatori.

Recensione di Buttiamo Giù L’uomo

Buttiamo giù l’uomo è il film d’esordio del duo Bridget Savage Cole e Danielle Krudy presentato il 26 aprile 2019 al Tribeca Film Festival in cui ha ricevuto numerosi apprezzamenti; nonostante ciò il lungometraggio ha avuto enormi difficoltà di distribuzione riuscendo a essere presentato al grande pubblico solo grazie alla piattaforma Amazon Prime Video che ne ha acquisito i diritti di distribuzione rendendolo online a partire da fine Marzo 2020, quasi un anno dopo la sua presentazione.

Uno dei regali più bello di nostra madre è stato il suo forte senso morale

Buttiamo giù l’uomo

Il lungometraggio si apre sul mare d’inverno di prima mattina. Una fotografia a tinte blu mostra una barca all’interno di un panorama tranquillo e freddo in cui sembra essere tutto in pace e in piena tranquillità, andando a giocare con ciò che vedremo all’interno de Buttiamo giù L’uomo in cui nulla sembra essere come sembra partendo dal rapporto stesso che le due sorelle hanno con la loro madre appena deceduta, la quale gli aveva nascosto parecchie verità. Una voce di pescatore inizia a cantare e la macchina da presa si sposta su di loro mostrando la loro attività. In ciò troviamo il primo errore della storia, perché mostrare in vari momenti questi pescatori e i loro canti se non servono minimamente alla storia? I loro personaggi sarebbero dovuti entrerà più preponderatamente all’interno del film che invece intende essere e vuole essere una vicenda prettamente femminista sulla forza stessa delle donne e incentrando tutto il racconto sui misteri riguardanti la comunità gestita da vecchie signore e di un bordello che scopriremo essere invischiato in misteriosi traffici che però non vengono mai svelati rendendo Buttiamo giù L’uomo un lungometraggio misterioso e quasi incomprensibile nel suo sviluppo finale, con un’ultima scena che mostra l’importanza stessa di aiutarsi tra donne e della necessità di proteggersi tra loro nascondendo i segreti più scomodi e brutali.

Il racconto mostra una fotografia avvolta da un’atmosfera scura nei momenti notturni e tinte blu, come il colore dell’acqua, nelle scene diurni ma questa cade in problemi, in molteplici scene d’interno come nella scena del funerale, in cui rintracciamo una illuminazione non sempre corretta tanto che è presente del rumore video all’interno del lungometraggio. La regia invece risulta interessante e al servizio della storia ma le interpretazioni attoriali, sopratutto delle due sorelle, nel cui ruolo troviamo le giovani Morgan Saylor e Sophie Lowe, non sono sempre sul pezzo cadendo in prove alquanto scadenti. I due personaggi protagonisti del resto ottengono un buono spunto drammaturgico ma non sono bene approfonditi dalla sceneggiatura che invece di seguire le loro vicende legate al loro omicidio e sul loro senso di colpo e di fuga dalla giustizia decidono di parlare di Enid, la padrona del bordello. Tale scelta causa un appiattimento della storia che se era iniziata con una interessante commedia nera divine un thriller privo di suspense andando così a distruggere tutto ciò di buono che era stato sviluppato nei primi venti minuti, in cui si sono seminati elementi che poi non sono stati minimamente raccolti, come la questione stessa della casa delle due sorelle.

Note positive

  • Incipit del film

Note negative

  • Interpretazioni
  • Fotografia non sempre ben fatta
  • Montaggio eccessivamente lento
  • La sceneggiatura che crea personaggi non interessanti
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