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Casino Royale
Anno: 2006
Paese: Regno Unito, Stati Uniti d’America, Italia, Repubblica Ceca
Produzione: EON Productions
Prodotto da: Michael G. Wilson, Barbara Broccoli
Durata: 2 hr 24 min (144 min)
Regia: Martin Campbell
Sceneggiatura: Neal Purvis, Robert Wade, Paul Haggis
Fotografia: Phil Méheux
Montaggio: Stuart Baird
Musiche: David Arnold
Attori: Daniel Craig, Mads Mikkelsen, Eva Green, Giancarlo Giannini, Judi Dench, Jeffrey Wright
RECENSIONE DI CASINO ROYALE
Arroganza e consapevolezza raramente vanno a braccetto.
CIT. M (JUDI DENCH)
Dopo quarant’anni di “carriera”, la saga cinematografica di 007 era diventata puro riciclaggio d’idee e intuizioni stantie, piacevoli per i fan ma un po’ meno per il pubblico generalista, in cui la ricerca di un’idea d’intrattenimento spassionato perdeva spesso e volentieri storie e regie di polso degne di tale nome. Occorreva quindi che qualcuno prendesse le redini del marchio e gli infondesse una dignità nuova, fresca e in linea con l’audience più smaliziata degli anni Duemila.
A questo ci ha pensato la produttrice Barbara Broccoli, sotto la cui supervisione artistica ha avuto origine Casino Royale, un riavvio che brilla tra i migliori capitoli della saga, tratto dall’omonimo primo romanzo bondiano di Ian Fleming, che nel 1967 era già stato portato sullo schermo secondo una chiave di lettura parodica e scanzonata.
Archiviato l’ormai trito e ritrito tema della Guerra Fredda, la saga di Bond si sposta sul versante della lotta al terrorismo e ai governi che finanziano le guerre, ponendo come centro del tutto un realismo di fondo privo delle esagerazioni fumettose dei capitoli precedenti.
TRAMA DI CASINO ROYALE
Sai, non ho mai capito tutte queste elaborate torture. È la cosa più semplice… causare più dolore di quanto un uomo possa sopportare… E naturalmente, non è solo l’agonia immediata, ma la consapevolezza… che se non cedi abbastanza presto… rimarrà ben poco per identificarti come un uomo. L’unica domanda rimane: vuoi cedere, in tempo?
CIT. LE CHIFFE (MADS MIKKELSEN)
James Bond (Daniel Craig) è una recluta dei servizi segreti fresca di doppio zero, ovvero la licenza di uccidere. La sua prima missione importante lo vede alle prese con Le Chiffe (Mads Mikkelsen), un gangster che ricicla il denaro di un prestigioso casinò per finanziare le cellule terroristiche.
Ad aiutare l’agente 007 interviene l’affascinante impiegata delle finanze Vesper Lynd (Eva Green)…


ANALISI DI CASINO ROYALE
A poker non giochi con le carte che hai in mano, ma con la persona che hai di fronte.
CIT. JAMES BOND (DANIEL CRAIG)
In quasi due ore e mezza di film, il pubblico assiste a uno spettacolo di emozioni adrenaliniche introdotte da un meraviglioso prologo in bianco e nero sgranato, forse la miglior sequenza di uno 007 di sempre. Casino Royale è una storia di spionaggio estremamente studiato per ravvivare il coinvolgimento e la suspense, dove l’azione e l’avventura vanno di pari passo con una caratterizzazione di personaggi tridimensionali e credibilissimi. La scelta, inoltre, di ambientare la vicenda prima che Bond diventi il 007 universalmente noto permette di seguire l’interessante sviluppo di un agente inesperto, fallace e spesso spericolato.
La sceneggiatura di Neal Purvis, Robert Wade e Paul Haggis dosa coerentemente dialoghi introspettivi, thrilling e ironia sottilissima, mentre la regia di Martin Campbell (alla sua seconda prova bondiana dopo Goldeneye) dà il meglio di sé sia nelle scene d’azione al cardiopalma che in momenti di tensione hitchcockiana come può essere l’esaltante partita a poker di metà film. Non mancano nemmeno commozione e tenerezza vere, quasi rare all’interno della serie, ad aggiungere punti in più alla riuscita del lungometraggio.
Il top viene raggiunto in sede recitativa. In una vasta galleria di personalità del calibro di Giancarlo Giannini e Mads Mikkelsen (splendido villain, intenso e per nulla caricaturale), il bravo Daniel Craig sfodera la ferocia, il carisma e l’umanità contraddittoria che un personaggio come Bond necessita. Per chi scrive, il miglior agente 007 mai visto è proprio lui.
NOTE POSITIVE
- Regia
- Sceneggiatura
- Attori
NOTE NEGATIVE
- Nessuna di rilevante.