Conferenza stampa di The Last Movie Star al Roma FF17

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Diretta da Ethan Hawke e prodotta esecutivamente da Martin Scorsese, questa epica docuserie in sei parti celebra l’incredibile talento e la storia d’amore di Paul Newman e Joanne Woodward, due personaggi enigmatici, pieni di talento e partner inseparabili. Partner sullo schermo e nella vita, i due hanno mostrato un immane dedizione di coppia al proprio mestiere, alla filantropia. La loro vita viene riportata in vita dalla lettura d’interviste trascritte da tempo di Paul e Joanne, il tutto narrate con la voce di attori contemporanei tra cui George Clooney, Laura Linney e molti altri. Mescolando filmati tratti dai film più iconici di Woodward e Newman insieme a spunti di riflessione dei grandi del settore, The Last Movie Stars dipinge un ritratto intimo di una storia d’amore ineguagliabile – e l’eredità duratura di una coppia di attori che hanno fatto la storia del cinema americano.

Qual è stata la sua reazione quando le hanno proposto questo racconto, che rievoca una bellissima storia d’amore, ma non solo, anche anni di cinema che non ci sono più e sono andati via per sempre.

Melissa Newman: Il progetto era in realtà concepito e sviluppato da Emily Wattel e Adam Gibbs e Lisa Long Adler, che sono i produttori. Emily è un’amica di famiglia di lunga data  ed è anche una produttrice quindi quando ha avuto l’idea e il concetto e quando ce l’ha presentata è sembrato  un momento meraviglioso e un’idea meravigliosa. Abbiamo sentito come se la complessità della fiaba che è presentata nel film è più rilevante della semplice fiabe che esisteva prima… sai l’idea che due persone potrebbero rimanere sposate e rimanere innamorate nonostante tutta la complessità e tutti i problemi è in un certo senso più rilevante. Emily ha avuto l’idea di contattare Ethan Hawke e ha fatto un ottima lavoro, facendo esattamente quello che speravamo.

Emily e Adam perché avete deciso di voler raccontare ora questa storia? Il fatto che il tutto sia stato concepito durante il lockdown non è un caso, in questi anni di chiusura e di isolamento molto artisti hanno inziato a fare i conti con il loro passato, facendo delle riflessioni sulle rispettive famiglie. È un caso che questo film sia stato ideato durante la pandemia? E come avete lavorato?

Emily: La situazione attuale ha sicuramente aiutato il progetto, ma onestamente la storia è stata concepita nel 2015. Inizialmente ho guardato mio marito e gli ho detto “non lasceremo che questa eredità se ne vada”. Così all’inizio sarebbe stata solo Joanne Woodward, ma quando ho iniziato a lavorarci ho capito che era impossibile separarli, perché loro erano stati insieme per cinquanta anni. Adam aveva lavorato con me già in un altro film, come anche Lisa Long Adler, e quando dici perché ora, penso che loro siano stati le ultime star del cinema, proprio perché non erano semplicemente delle star del cinema, ma prima di tutto erano dei meravigliosi amici, degli splendidi genitori, degli incredibili filantropi e dei buon vicini. The Last Movie Star è il titolo scelto da Ethan Hawke e credo che sia azzeccato per la storia trattata.

Joanne era una magliaia meravigliosa, sapeva fare il ricamo… prima di questi media erano persone reali che facevano cose davvero adorabili e davano così tanto ma la gente cominciava a dimenticarsi di loro ed è per questo motivo che ho deciso di fare ora questa serie tv. Loro erano persone modesta che non volevano necessariamente riconoscimenti ma io li amo e amo il cinema grazie a loro e dovevo fare una serie su di loro e fare qualcosa di questo tipo su di loro è stato un incredibile onore.

Hawke ha detto che studiandoli, ripercorrendo la loro storia d’amore di cinquant’anni, è un po’ come essere dentro l’America per 50 anni perché hanno partecipato alla Marcia di Washigton, perché Joanne è stata la prima donna a lottare per la difesa ambientale, per il cambiamento climatico, poi Paul era interessato al disarmo nucleare che non potrebbe essere più importante della situazione attuale di oggi. Quindi si sentiva come se stesse attraversando uno spaccato della storia americana, è penso che sia vero.

Adam Gibbs: Aggiungo che le generazioni più giovani che hanno meno familiarità con Paul e Joanne, dopo aver visto questa serie andranno a guardare i loro lungometraggi, quei film che la gente guarda da decenni, è questo mi dà orgoglio.

Conferenza stampa di The Last Movie Star al Roma FF17
Conferenza stampa di The Last Movie Star al Roma FF17

Guardando le interviste che hanno rilasciato sia Joanna sia Paul si nota di come loro si aprissero alla videocamera e al giornalista, dandoci la possibilità di scoprire proprio la loro vita personale. Le star di oggi invece non ci raccontano più in questo modo

Emily Wachtel: Penso che Joanne sia stata fantastica per il fatto che è andata avanti durante l’intervista, continuando a rispondere al giornalista mentre faceva il ricamo perché faceva parte del suo lavoro. Penso che fosse più difficile per il padre perché non gli piaceva per niente parlare di se stesso, amava parlare di idee, concetti… Nemmeno a Joanne piaceva ciò ma l’ha fatto.

Melissa: Penso che erano naturali, c’era così tanta profondità in loro. Penso che è stato bello che lei fosse onesta su questo. Una volta c’era più rispetto per gli artisti da parte della stampa, c’erano dei limiti che non avrebbero oltrepassato e che sono disposti ad attraversare.

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