From – Prima stagione (2022). Il pericolo bussa alla porta

Recensione, trama e cast della prima stagione di "From" è una serie mistery-horror che trascina lo spettatore in un incubo senza via d’uscita, esplorando il senso di prigionia, la paura dell’ignoto e il conflitto tra accettazione e resistenza.

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From - Horror - Grafica de L'occhio del cineasta

From – Prima stagione

Titolo originale: From

Anno: 2022

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: Drammatico, Horror, Giallo

Casa di produzione: MGM+

Distribuzione italiana: Paramount+

Stagione: 1

Numero di episodi: 10

Durata per episodio: Circa 50 minuti

Regia: Jack Bender

Sceneggiatura: John Griffin

Musica: Chris Tilton

Attori principali: Harold Perrineau, Catalina Sandino Moreno, Eion Bailey, David Alpay, Elizabeth Saunders, Scott McCord, Ricky He

Trailer di “From – Prima stagione”

Informazioni sulla stagione e dove vederla in streaming

Nostalgici di Lost, se ci siete, battete un colpo!

Sono passati quindici anni dal tanto discusso – e spesso contestato – finale della sesta stagione, ma la storia dei sopravvissuti del volo Oceanic 815 è rimasta nel cuore di molti appassionati. Con tutte le dovute differenze, quel senso di continuo stupore allo stomaco, il fiato sospeso allo scorrere dei titoli di coda e l’aura di mistero che avvolgeva ogni episodio di Lost tornano a farsi sentire anche durante la visione di From.

Ideata da John Griffin, From è una serie televisiva horror con protagonista Harold Perrineau (indimenticabile Michael Dawson di Lost). Debuttata negli Stati Uniti il 20 febbraio 2022 sulla rete televisiva Epix, è disponibile in Italia dal 5 ottobre 2022 su Paramount+.

Trama di “From – Prima stagione”

Una serena vacanza in camper, per provare a riparare il matrimonio tra Tabitha e Jim, e recuperare il rapporto con i figli, Julie ed Ethan, si trasforma nel peggiore degli incubi.

A seguito di una deviazione inaspettata, la famiglia si trova in un villaggio circondato da una fitta foresta. Per quanto ci si possa provare, scappare da quel posto sembra impossibile. I quattro vengono subito messi in guardia dagli abitanti: al calar del sole, tutti devono chiudersi in casa e non aprire per nessun motivo. Sul villaggio incombe una minaccia terribile, di cui nessuno sembra sapere la provenienza.

Recensione di “From – Prima stagione”

Quello che – a primo impatto – potrebbe sembrare il semplice connubio tra The village e Lost si rivela una serie intrigante e ricca di suspence, che riesce a sollevare riflessioni interessanti nel corso dei suoi dieci episodi. Accettare le cose così come sono o farsi domande per scoprire quello che ci sta intorno? Sottomettersi all’oppressione del potere, o fare di tutto per combatterlo? Provare a vivere una vita normale e spensierata, o guardare in faccia il pericolo e provare ad affrontarlo?

From mette i suoi personaggi di fronte a un costante bivio, che si potrebbe sintetizzare nella dicotomia: accettazione – resistenza. Accettare le ingiustizie che il mondo ci riversa addosso, rinunciando alla libertà in cambio di un’esistenza tranquilla; oppure cercare di contrastarle, con il rischio concreto di incorrere in complicazioni e delusioni. Due alternative rappresentate rispettivamente da Donna e da Boyd.

Paura dell’esterno

Così come ne Le ali della libertà, dove i detenuti sviluppavano la paura di tornare in libertà dopo anni di reclusione, i personaggi di From si chiedono spesso se, nell’eventualità di una fuga, riuscirebbero mai a reinserirsi in un mondo che è andato avanti senza di loro. Gli effetti psicologici della prigionia sono ben delineati. I personaggi sono sempre in bilico tra l’accettazione e il rigetto della loro condizione. Da questo traspare la pericolosità dell’abitudine. Il rischio di adattarsi alle condizioni imposte dal potere, per quanto crudeli esse siano, è sempre dietro l’angolo.

L’importanza dell’arte

In particolar modo attraverso il personaggio di Victor (uno dei più interessanti e misteriosi) la serie ci mostra la funzione della produzione artistica nell’elaborazione del trauma. Victor ha tante cose nella testa, ma non è in grado di comunicarle agli altri, né di ammetterle a sé stesso. I suoi ricordi traumatici prendono vita nei suoi disegni. L’arte diventa un modo per portare alla luce i segreti più inconfessabili e dolorosi, ma anche una necessità di una mente sovraccarica di pensieri. Come una concentrazione di roccia fusa che finisce per esplodere in un’eruzione vulcanica (dove l’eruzione è proprio l’arte).

Rapporto genitore-figlio

I rapporti familiari di From avanzano su due binari: il bisogno di affetto e il desiderio di indipendenza. Tanto Julie quanto Ellis sentono la necessità di avere una famiglia unita e incolpano i rispettivi genitori quando questi non riescono a garantirgliela. Dall’altra parte però coltivano un forte desiderio di emancipazione. Due istinti contraddittori, ma perfettamente in linea con il carattere dei due personaggi.

I difetti della serie

Non tutti i tentativi di dare profondità ai personaggi centrano il bersaglio e i fan di Lost potrebbero sentire la mancanza di flashback più complessi e strutturati. Le relazioni romantiche lasciano qualche dubbio: manca la carnalità, manca il trasporto emotivo, manca il tempo necessario a coinvolgere lo spettatore all’interno delle coppie.

Si vede che la storia ha bisogno ancora di tempo per andare nel profondo e che l’intenzione fosse forse quella di disporre più pedine possibile sulla plancia di gioco per catturare l’interesse dello spettatore. Cosa che – senza dubbio – From riesce a fare molto bene.

In conclusione

Una prima stagione sicuramente derivativa, in cui non tutti i personaggi brillano per caratterizzazione, ma dove il susseguirsi di avvenimenti e misteri mantiene l’attenzione altissima e non annoia mai. Le tematiche affrontate sono varie e affrontate con una certa maturità.

Un finale di stagione così ben riuscito da meritare un disclaimer: una volta immersi nel feroce mondo di From, non ci si può più tirare indietro.

Note positive

  • Atmosfera avvolgente e inquietante: La serie riesce a costruire un senso di minaccia costante, mantenendo alta la tensione in ogni episodio.
  • Tematiche profonde e ben sviluppate: Dall’accettazione alla resistenza, dalla paura della prigionia al potere dell’arte, la narrazione offre spunti di riflessione interessanti.
  • Finale di stagione potente: L’ultimo episodio lascia il pubblico con il fiato sospeso, aumentando il desiderio di vedere cosa accadrà nella prossima stagione.

Note negative

  • Caratterizzazione dei personaggi altalenante: Alcuni protagonisti risultano meno approfonditi rispetto ad altri, lasciando la sensazione che manchi qualcosa.
  • Mancanza di profondità nelle relazioni romantiche: Le dinamiche amorose risultano poco coinvolgenti, prive di intensità emotiva.
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Federico Manghesi
Federico Manghesi