Itaca – Il ritorno (2024). Una visione del ritorno di Ulisse che non convince del tutto

Recensione, trama e cast del film Itaca - il ritorno (2024), presentato in Italia alla Festa del cinema di Roma con il titolo The Return

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Itaca – Il ritorno (2024) – Ralph Fiennes – @Maila Iacovelli – Fabio Zayed – Immagine concessa da Fosforo Ufficio stampa
Itaca – Il ritorno (2024) – Ralph Fiennes – @Maila Iacovelli – Fabio Zayed – Immagine concessa da Fosforo Ufficio stampa

Trailer di “Itaca – Il ritorno”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Il mito di Ulisse viene riproposto nei cinema italiani il 30 gennaio 2025, dopo un passaggio alla Festa del cinema di Roma 2024, con la pellicola The Return, presentata in anteprima mondiale al Toronto Film Festival. Il lungometraggio, denominato per la distribuzione italiana Itaca – Il ritorno, è ispirato agli ultimi canti dell’Odissea, ripercorrendo l’epico viaggio di ritorno del re di Itaca e il suo conflitto con i proci. Ralph Fiennes e Juliette Binoche, in un’intensa riedizione del loro sodalizio artistico, dopo Cime Tempestose e Il paziente inglese, danno vita a un’Odissea contemporanea, tra le rovine del passato e la speranza del futuro.

The Return nasce dalla mia passione per l’epica di Omero e dallo straordinario fatto che, nonostante l’ubiquità dell’Odissea nella cultura occidentale e dei suoi temi universali e senza tempo, il cinema non ha mai reso giustizia alla storia del ritorno di questo soldato alla sua terra, a sua moglie e a suo figlio. Oggi l’opera di Omero ci costringe a confrontarci con la tragedia della guerra, di chi la combatte e di chi rimane indietro, in una maniera che appare incredibilmente e tristemente attuale. Trattandosi di una storia di ritorno e di redenzione dalla guerra, il mio interesse è sempre stato non tanto per l’elemento del fantastico delle peregrinazioni di Odisseo, quanto più per il ricongiungimento dei personaggi alla fine del viaggio. Quindi, pur conservando alcuni dei momenti più iconici dell’epopea di Omero, la nostra è un’Odissea della mente, senza viaggi, senza mostri, senza dei, il percorso di una famiglia che trova il modo di riunirsi contro gli ostacoli esterni ma, soprattutto, contro quelli del proprio cuore. I miti sopravvivono perché sono storie avvincenti, credibili e incredibili allo stesso tempo. I loro personaggi sono più grandi della vita ma anche, in sostanza, umani. In questo film, prendiamo un antico mito conosciuto in tutto il mondo, con cui molte persone hanno un legame affettivo (lo conoscono, lo amano, lo riconoscono), e guidiamo il pubblico alla scoperta della verità umana che si cela dietro quell’antica storia ereditata, trovando nelle figure mitiche esseri umani come noi.

Il regista Uberto Pasolini

Trama di “Itaca – Il ritorno”

Itaca – Il ritorno è un ritratto intimo di una famiglia lacerata dalla guerra e riunita dal destino. Un’esplorazione dell’animo umano, dove l’Odissea fisica lascia spazio a quella interiore. Odisseo, interpretato da Ralph Fiennes, è un uomo segnato dal tempo, Penelope, interpretata da Juliette Binoche, invece è una donna che lotta per tenere viva la speranza e infine c’è Telemaco, un figlio alla ricerca della propria identità. Le cicatrici della guerra e il peso del passato si intrecciano con l’amore e il senso di colpa, in un racconto che tocca le corde più profonde dell’anima.

Recensione di “Itaca – Il ritorno”

Itaca – Il ritorno è un film drammatico diretto da Uberto Pasolini che rivisita l’epica odissea di Omero, concentrandosi sul ritorno di Odisseo (Ulisse) nella sua amata Itaca, dopo vent’anni di assenza, dove vedrà le turbolente conseguenze della sua lunga guerra di Troia. Il film esplora sia le tensioni interne di Odisseo, che deve bilanciare la sua sete di vendetta con il desiderio di riconquistare l’affetto dei suoi cari; sia le emozioni di Penelope, una figura complessa e tormentata, che ha dovuto sopportare anni di incertezza e di pressioni sociali.

Il regista analizza il concetto di viaggio, viaggio dal punto di vista di chi resta come Penelope e Telemaco e di chi come Odisseo torna dopo una lunga assenza dovuta alla guerra, ma soprattutto si focalizza sul viaggio interiore dei protagonisti, ognuno alla ricerca di qualcosa. Lo sviluppo narrativo si discosta dall’epopea Omerica eliminando il lato mistico e si focalizza su varie tematiche più terrene tra cui il peso della guerra; non si racconta solo l’avventura di un eroe, ma si analizzano le profonde ferite che la guerra lascia nell’animo degli uomini e nelle loro famiglie; Il ritorno a casa: tema centrale della narrazione sia a livello fisico che psicologico, Odisseo deve riuscire a riconquistare la sua identità, il suo posto nella società e la fiducia della sua famigliadifatti le relazioni familiari sono messe a dura prova dalle circostanze, e l’amore tra Ulisse e Penelope viene testato dal tempo e dalle avversità. La crudeltà dell’animo umano rappresentata dai proci e dalla figura di Antino, che con violenza e continui soprusi sugli abitanti dell’isola restano in attesa della decisione di Penelope.

La rivisitazione di Pasolini si allontana in alcuni punti dal mito omerico, privilegiando un’analisi psicologica dei personaggi; la sceneggiatura non convince del tutto, a tratti tende ad avere una visione molto corale e la maggior parte delle volte non riesce ad approfondire alcune tematiche rispetto ad altre.

La pellicola però si caratterizza per una regia intensa e un’atmosfera visivamente suggestiva, le riprese, spesso in esterni, creano un senso di isolamento e di mistero e vengono messe in contrapposizione con le scene nel palazzo, a tratti claustrofobiche che rappresentano una sorta di prigione per la protagonista.
Un film che nel complesso funziona prevalentemente per le interpretazioni intense di Ralph Fiennes e Juliette Binoche che offrono prove attoriali convincenti, trasmettendo la profondità emotiva dei personaggi, come il resto del cast tra cui Marwan Kenzari nel ruolo dell’ombroso Antino e Claudio Santamaria in quello del porcaro Eumeo la voce del popolo che come un narratore trasmetterà ai posteri le gesta di colui che diventerà leggenda.

In conclusione

Itaca – Il ritorno” è un film che invita alla riflessione e che scava a fondo nella complessità dell’animo umano. La pellicola però ha una sceneggiatura che non convince del tutto, ma viene fortemente trainata dal cast capitanato da Ralph Fiennes e Juliette Binoche. Non è un film per tutti, appassionerà però gli amanti del cinema d’autore e coloro che sono interessati a una rilettura contemporanea dei miti classici.

Note positive

  • Cast

Note negative

  • Sceneggiatura a tratti poco profonda rispetto alle tematiche trattate
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Tatiana Coquio
Tatiana Coquio

Amo alla follia la settima arte, la sceneggiatura è ciò che mi interessa di più in un film, tanto da aver fatto degli studi in merito.
Star Wars fan da una vita e serie TV addicted.
Lettrice e scrittrice compulsiva, sempre pronta ad appuntare note e pensieri un po' ovunque, quando posso viaggio per il mondo accompagnata dal mio fido ipod e una colonna sonora a tema.