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Julestorm – La tempesta di Natale
Titolo originale: A Storm for Christmas
Anno: 2022
Paese: Norvegia
Genere: commedia
Casa di Produzione: The Global Ensemble Drama
Distribuzione italiana: Netflix
Ideatore: Per-Olav Sørensen
Stagione: 1
Puntate: 6
Regia: Per-Olav Sørensen
Sceneggiatura: Jan Trygve Røyneland, Lars Saabye Christensen, Per-Olav Sørensen
Fotografia: Hallgrim Haug
Montaggio: Erik Thorvald Aster, Anders Bergland, Veslemøy Blokhus Langvik
Musica: Pietro Baden
Attori: Dennis Storhøi, Ida Elise Broch, Hanna Arden, Walter Skarsgard, Carmen Gloria Perez, Jon Øigarden, Sus Noreen Jondahl Wilkins, Arianna Cabrol, Jan Gunnar Roise, Edoardo Schultheiss, Maibritt Saerens, Linea Verndal, Evelyn Rasmussen Osazuwa, Ravdeep Singh Bajwa, Ibrahim Falal, Chiama Hennie, Oscar Giovanni, Catharina Vu, Talia Lorentz, Tiril Eeg-Henriksen, Kyrre Hellum, Gard Øyen, Ghita Norby, Mattis Hermann Nyquist
Dallo showrunner della serie Natale con uno sconosciuto, andata in scena per due stagioni sul Netflix dal 2019 al 2020, prende forma un altro show natalizio come Julestorm – La tempesta di Natale, una miniserie di sei episodi di mezzora ciascuno, che ci trascina dentro la vita di un gruppo d’individui che rimangono bloccati, a causa di una tempesta, in uno degli aeroporti della Norvegia. La miniserie viene distribuita il 16 dicembre 2022 su Netflix.
Trama di Julestorm – La tempesta di Natale
Il 23 dicembre 2022, quando il Natale è ormai nell’aria e alle porte, un gruppo di persone giungono all’aeroporto di Oslo con grandi speranze di rinnovamento. Alcuni sono li per accogliere i propri cari, altri per tornare a casa dalle proprie famiglie, altri per effettuare una vacanza, altri ancora per raggiungere la loro meta ambita di vacanza, al fine di staccare la spina, mentre altri sono lì per meri motivi lavorativi, saltando, difatti, le feste natalizie a piè pari. I loro piani però non vanno esattamente come speravano, poiché una tempesta di neve causa la sospensione di tutti i voli, così sono costretti a trascorrere l’intera notte all’aeroporto, un luogo dal sapore natalizio, in cui nasceranno nuove amicizie e nuovi amori, e dove i personaggi sono costretti ad affrontare i loro problemi interiori e sentimentali. In questo contesto facciamo la conoscenza di svariati individui come Arthur Berg, un pianista in crisi di successo, Ida, la giovane popstar del momento, Diana, la romantica instagrammer, Olav, il pilota razionale, Marius, il barista, Ronja, la donna prete, Alex, il babbo natale, e la giovanissima Kaia. Questi individui cosa faranno?

Recensione di Julestorm – La tempesta di Natale
Non siamo dinanzi a una grande storia avvincente, piena di colpi di scena incredibili e che ricerca un’innovazione del genere cinematografico natalizio, ma siamo dentro a una narrazione semplice del quotidiano della vita. Julestorm – La tempesta di Natale ci appare come una serie semplice, didascalica, a tratti banale, che ci culla dentro una narrazione sentimentale buonista ed estremamente dolce, una dolcezza che ci invade per tutte le puntate, che si muovono entro un climax da commedia, riuscendo sia a strapparti il sorriso che una leggera lacrima, di tanto in tanto. La serie possiede una dolcezza emotiva importante, che traspare da ogni singolo personaggio che vengono messi in scena con estrema maestria di scrittura, registica e attoriale. Nulla sembra essere fuori dal suo posto e tutto ci appare ben confezionato nella sua semplicità d’intenti. Una semplicità però solo apparente, poiché scrivere una serie corale non è mai facile e qui gli sceneggiatori ci riescono alla perfezione donandoci dei personaggi umani, pieni di verità e non di quel buonismo fin troppo citato da Hollywood. Ogni individuo messo in scena ha un suo spazio di evoluzione, venendo analizzati in maniera introspettiva al fine di farci entrare in unione spirituale – emotiva con ogni singolo “umano” messo in scena nell’arco delle sei brevi puntante, dove il tutto è orientato alla comprensione di cosa significhi realmente il Natale. Non una festa basata su scambi di regali fini a se stessi, dentro un’ottica prettamente commerciale, ma il Natale dovrebbe essere una festa in cui aprirsi all’altro e migliorare come famiglia, un atto di cambiamento interiore, in cui abbracciamo per davvero noi stessi e la nostra famiglia. Julestorm – La tempesta di Natale ci parla dell’importanza d’intrecciare relazioni personali, basate non sull’egocentrismo ma semplicemente sull’apertura emotiva e con sguardo e cuore illuminati privi di barriere, di quelle fortezze che ci impediscono di ascoltare per davvero gli altri.
Il successo della miniserie dunque sta nella scrittura dei suoi personaggi. Individui che entrano in un modo entro l’aeroporto e che ne usciranno abbastanza divergenti, creando amicizie inaspettate come accade alla popstar Ida che ammette pubblicamente, per la prima volta, tutte le sue insicurezza e tutti i suoi problemi, mostrando la ricerca di un’evoluzione personale, entro tanti problemi che il suo ruolo professionale le ha prestabilito. Accanto alla sua storia abbiamo quella del pianista Arthur, un uomo rude che vive una profonda crisi lavorativa, tanto che il suo futuro di pianista è messo indubbio. L’uomo durante il suo girovagare in aeroporto tra una chiacchera con il barista e con altri viaggiatori, farà la conoscenza di un bambino e di sua madre, che vivono una situazione alquanto difficile. Tra l’uomo e il bambino nascerà una profonda unione legata al pianoforte e da questa unione, entrambi riusciranno a trovare la felicità e ad accettare la loro verità. Interessante risulta anche la storia che riguarda la sacerdotessa, un personaggio alquanto originale, che si trova ad affrontare una crisi spirituale e, la conoscenza di svariati individui, la porterà a cercare una svolta nella sua vita. All’interno della pellicola ci sono molteplici storie più o meno interessanti come quella di Stine, che abbandona l’aeroporto per tentare di raggiungere la propria casa con un battello, o quella di Alex, il Babbo Natale, che ci renderà conta, come non mai, di come i bambini di oggi hanno perso la semplicità della vita alla ricerca di oggetti sempre più costosi. Ovviamente alcune storie non convincono più di tanto, come quella che è incentrata sul barista dell’aeroporto o quella che vede coinvolti il pilota e la instagrammar. I loro percorsi evolutivi sono presenti, ma appaiono fin troppo banali, tanto che da inizio miniserie sappiamo già come andranno le cose per loro. In questo senso si poteva osare di più, conducendoli verso percorsi narrativi più originali e meno didascalici.

In conclusione
La miniserie funziona nella sua semplicità apparendo un buon prodotto natalizio da vedere tutto di un fiato entro giornate fredde dal sapore invernale. La commedia vi farà emozionare dentro queste storie umane piene d’intimità e di verità, il tutto ricercando una riflessione, semplice, su cosa sia davvero il Natale.
Note positive
- Scrittura dei personaggi
- Interpretazione
- La dolcezza che traspare dalla storia
Note negative
- Alcune storie sono un pizzico banali