Koza nostra (2021): un atipico gangster movie in salsa comica

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locandina Koza nostra

Koza nostra

Titolo originale: Koza nostra

Anno: 2021

Nazione: Italia, Ucraina

Genere: commedia

Casa di produzione: Pepito produzioni, Film UA production
con Rai cinema

Distribuzione italiana: Adler Entertainment

Durata: 103′

Regia: Giovanni Dota

Sceneggiatura: Giovanni Dota, Anastasiia Lodkina, Giulia Magda Martinez, Matteo Visconti

Fotografia: Andrea Benjamin Manenti, Carlo Rinaldi

Montaggio: Giorgia Currà

Musiche: Andreas RussoAndreas Russo

Attori: Irma Vitovskaya, Giovanni Calcagno, Giuditta Vasile, Lorenzo Scalzo, Gabriele Cicirello, Maurizio Bologna, Adriano Pantaleo, Yuliia Sobol, Vincenzo Pirrotta, Jimi Durotoye, Prince Obi, Lorenzo Pompei

Trailer di Koza nostra

Film d’esordio per il napoletano Giovanni Rota, classe ’89, che ha preso parte alle riprese della prima e della seconda serie di “Gomorra” come aiuto ispettore di produzione e poi come assistente alla regia. Con il cortometraggio Fino alla fine partecipa alla 33a edizione della “Settimana della critica” della Mostra del cinema di Venezia partecipando a più di 50 festival, nazionali e internazionali e vincendo 26 premi.

Le riprese di Koza Nostra, titolo che gioca con il cognome della protagonista, nelle sale dal 19 maggio, sono state girate nella punta di Sicilia cinematograficamente più ambita tra le province di Siracusa e Ragusa. Set principale a Chiaramonte Gulfi nel ragusano ma il primo ciak è stato dato alla tonnara di Portopalo nel siracusano.

Irma Vitovska (Vlada Koza) in un frame del film

Trama di Koza Nostra

Vlada Koza è una donna Ucraina che arriva in Sicilia per andare ad aiutare sua figlia Maria che ha da poco partorito. Il suo arrivo è inaspettato e l’accoglienza della ragazza, sposata con un carabiniere italiano, non è delle migliori, così Vlada è costretta ad andare via e lasciare la casa della figlia. Però Vlada non ha soldi, visto che ha speso tutto per il viaggio e mentre vaga di notte per la strada nell’entroterra siciliano senza meta, viene investita da due uomini che la portano nella villa dei Laganà. Vlada una volta ripresa conoscenza, si rende conto del disagio in cui si trova l’abitazione e si offre come governante della famiglia Laganà portando per un certo periodo di tempo anche un po’ di benessere tra le mura di casa. Ma a causa della sua troppa invadenza, Vlada si immischierà nella vita dei Laganà scoprendo che in realtà è una famiglia mafiosa. 

Un fotogramma del film

L’intenzione è stata restituire, attraverso la regia, la scenografia, i costumi e le musiche, quest’atmosfera intrisa di contaminazione: un mood che strizza l’occhio sia ai colori e ai toni caldi tipici del sud Italia, ma ancorata ai riferimenti classici del cinema gangster.

Il regista Giovanni Dota

Recensione di Koza nostra

Un film che mescola la comicità, grazie a situazioni tipiche della commedia italiana, con le atmosfere da classico gangster movie ambientato in Sicilia, costellate da elementi propri del cinema di genere crime quali inseguimenti, sparatorie, scontri tra clan e boss. Al centro la classica famiglia mafiosa siciliana con il capo famiglia, Fredo Laganà, appena uscito di prigione dopo 15 anni di reclusione in seguito a un’accusa di omicidio. Fredo ha due figli maschi assolutamente incapaci di proseguire “l’attività” di famiglia e una figlia con una tempra da vera gangster ma una volta tornato, troverà una casa sottosopra, gli affari che vanno a rotoli e la mafia Nigeriana che sta prendendo sempre più piede. Vlada dopo aver dato una festa a suon di Gianni Morandi e lasciato l’Ucraina per trasferirsi in Sicilia dalla figlia, entrerà in modo del tutto casuale nelle loro vite cercando di prendersi cura della casa e dei figli, completamente allo sbando anche a causa dell’abbandono della loro madre. Vlada interpretata da un’attrice Ucraina molto famosa nel suo paese, è sicuramente il punto forte della storia, l’elemento inusuale che da un risvolto comico e grottesco a tutta la situazione che si viene a creare, fatta più che altro di fraintendimenti. Vlada infatti crede che l’attività di famiglia sia un’impresa di pulizia, in realtà la pulizia di cui si occupano è ben diversa. Il fulcro principale del film è la famiglia, elemento indispensabile e alla base di ogni film con struttura mafiosa ed è anche il filo conduttore tra due personalità completamente diverse tra loro, quali Vlada e Fredo, che hanno entrambi un rapporto conflittuale con i propri figli. Nonostante la diversità tra i due, questo elemento li renderà più simili che mai. Il regista ha voluto evidenziare la similitudine tra le mamme ucraine e quelle del sud Italia che farebbero qualsiasi cosa per i propri figli ed è una storia familiare che arriva in un momento storico molto delicato per l’Ucraina anche se girato molto prima che scoppiasse la guerra, nel 2020 in piena pandemia.

Dal personaggio di Vlada emergono alcuni dei valori del popolo ucraino
che stiamo imparando a conoscere in questi mesi: la caparbietà, l’orgoglio e lo spirito da combattente
.

Il regista Giovanni Dota
Parte del cast con il regista Giovanni Dota

In conclusione

 Siamo abituati a vedere i film ambientati in Sicilia trattare il solito tema della Mafia con tantissimi cliché, lo fa anche Koza nostra ma in un modo insolito, riuscendo a strappare più di una risata ed equilibrando perfettamente i due generi quali la commedia e il gangster movie. 

Note positive

  • La miscela tra commedia e crime
  • Attori emergenti perfettamente calati nella parte
  • La comicità involontaria del personaggio di Vlada

Note negative

  • Poca visibilità ai luoghi in cui è ambientata la storia

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