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La figlia del bosco
Titolo originale: La figlia del bosco
Anno: 2025
Nazione: Italia
Genere: thriller
Casa di produzione: Vinians Productions
Distribuzione italiana: Minerva Pictures
Durata: 80 minuti
Regia: Mattia Riccio
Sceneggiatura: Mattia Riccio
Fotografia: Santiago Serratos
Montaggio: Gioele Giovannetti
Musiche: Francesco Fortunato
Attori: Davide Lo Coco, Giorgia Palmucci, Giulia Malavasi, Angela Potenzano
Trailer di “La figlia del bosco”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
La figlia del bosco è il primo lungometraggio dell’emergente regista Mattia Riccio. Dopo aver diretto alcuni cortometraggi come Il Secchio e Yuria, Riccio dirige e scrive questo film thriller con un cast anch’esso emergente, tra cui Davide Lo Coco, Giorgia Palmucci, Giulia Malavasi e Angela Potenzano.
Il film è disponibile in streaming dal 7 aprile 2025.
Trama di “La figlia del bosco”
Al termine di una battuta di caccia in un bosco sconosciuto, Bruno perde l’orientamento smarrendo inspiegabilmente la via del ritorno. Tuttavia, al calar della notte, l’inquietante canto di una donna attira la sua attenzione conducendolo nei pressi di una casa nascosta tra gli alberi.

Recensione di “La figlia del bosco”
Il bosco si trasforma in entità in questo film misto tra suspense ed esoterismo. Un luogo dove nessuno sembra poter fuggire. Già dal principio di La figlia del bosco capiamo che c’è qualcosa di anomalo in questo ambiente. Percepiamo una entità che attira a sé gli uomini e ne fa preda. Lo spettatore vive la stessa confusione che pervade Bruno, il protagonista del film. Quando egli si perde, fa di tutto per uscire dal bosco e tornare sano e salvo a casa. Purtroppo per lui la strada è impervia e non è facile ristabilirsi.
La figlia del bosco ha un’ambientazione suggestiva (le riprese si sono svolte tra Monte Terminillo e Monte Livata), la quale immerge lo spettatore appieno nei luoghi. Purtroppo il regista insiste troppo sul bosco con continue inquadrature su alberi, rami, viali, finendo per creare un’eccessiva ridondanza. Sembra voler insistere sul paesaggio dimenticandosi della storia. Per l’appunto, questa è abbastanza piatta, così come i personaggi. La scrittura dei dialoghi è alquanto approssimativa, rendendoli superficiali e privi di vero contenuto. Gli stessi personaggi compiono azioni a dir poco grossolane, come quando Bruno entra in uno chalet deserto e si serve delle pietanze già magicamente pronte sulla tavola. Un cliché dei film horror dei giorni nostri.
Manca essenzialmente il significato che si vuole dare al film. Piuttosto che sviluppare un messaggio da veicolare o seguire una storia, il film si perde molto in inezie. Non si capisce bene cosa rappresenta la donna nel bosco. Se è un’entità astratta, se è una donna anche lei smarrita. Lo spettatore non ha modo di interpretare da sé perché si arriva al punto in modo troppo frettoloso.
Ciò che si capisce è che la natura rifiuta l’essere umano, perché egli la contamina e la devasta. Anche qui però troviamo dei punti di confusione: se la natura rifiuta l’uomo, perché intrappolarlo a sé? E perché prendersela anche con innocenti? Analizzando i ruoli, Bruno e Celeste sono ben diversi. Bruno è un cacciatore ed è comprensibile che la natura lo rifiuti e lo voglia punire. Ma Celeste è un capo scout, un’associazione nota per salvaguardare l’ambiente. Quindi perché entrambi ricevono lo stesso trattamento?
La figlia del bosco, tuttavia, non è un film completamente da buttare. Ha una buona idea, ma viene mal sviluppata. Quanto meno non si riesce a capire dove voglia andare a parare il regista e cosa lo spettatore debba pensare alla conclusione della storia.
In conclusione
La figlia del bosco ha molto potenziale inespresso che non fa godere appieno il film. Troppa ridondanza stanca lo spettatore che non arriva a capire il significato del film. Si salvano tuttavia la fotografia e l’idea di base.
Note positive
- Fotografia
- Ambientazione
Note negative
- Ridondanza delle scene
- Regia
- Sceneggiatura
- Montaggio
Regia |
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Fotografia |
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Sceneggiatura |
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Colonna sonora e sonoro |
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Interpretazioni |
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Emozione |
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SUMMARY
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2.0
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