Lupin the IIIRD- The Movie – La stirpe immortale (2025): il mito che non muore.

Recensione, trama e cast del film Lupin the IIIRD - The Movie - La stirpe immortale (2025), al cinema dall'11 dicembre 2025

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Trailer di “Lupin the IIIRD- The Movie – La stirpe immortale”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Lupin the IIIrd – The Movie – La stirpe immortale  presenta il nuovo tassello della saga parallela di Takeshi Koike con protagonista il leggendario ladro Lupin III, creato da Monkey Punch. La pellicola uscirà nelle sale l’11 dicembre 2025. 
Sempre nel mese di dicembre verrà distribuito l’OAV in digitale Lupin The IIIRD – Zenigata e i due Lupin, chiusura della tetralogia di Koike dedicata al ladro leggendario. Un universo narrativo che il regista ha iniziato dalla serie Lupin the IIIRD – La donna chiamata Fujiko Mine, oltre dieci anni fa, proseguito con Lupin the IIIrd – La lapide di Jigen Daisuke(2014) e Ishikawa Goemon Getto di Sangue(2017).

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Trama di “Lupin the IIIRD- The Movie – La stirpe immortale”

Nella pellicola “Lupin The IIIRD – The Movie – La Stirpe Immortale”, il leggendario ladro gentiluomo si ritrova insieme a Fujiko, Jigen e Goemon su un’isola remota, dopo che il loro aereo, diretto verso un tesoro leggendario, è precipitato. Come sempre, l’instancabile ispettore Zenigata è sulle loro tracce, deciso ad arrestare la banda. Ma l’isola si rivela tutt’altro che deserta: vi si nascondono vecchi nemici e soprattutto un avversario invincibile, immortale, legato a una figura del passato.

Recensione di “Lupin the IIIRD- The Movie – La stirpe immortale”

Lupin The IIIRD – The Movie – La Stirpe Immortale” si colloca come punto di svolta nell’opera del regista Takeshi Koike, che prosegue la sua rilettura radicale dell’universo creato da Monkey Punch. La trama, che vede Lupin e la sua banda precipitare su un’isola apparentemente deserta, diventa il pretesto per un confronto con figure del passato e con un nemico che incarna l’idea stessa di immortalità. L’elemento narrativo dell’isola, spazio chiuso e isolato, funziona come microcosmo dove i personaggi sono costretti a misurarsi con i propri limiti e con la memoria della saga.

Il ritorno di Mamo, antagonista storico introdotto nel 1978, non è soltanto un omaggio alle origini, ma un vero e proprio dispositivo metatestuale: Koike lo trasforma in simbolo della continuità e della maledizione del tempo, un villain che manipola vita e morte e che diventa ponte tra la tradizione e la reinvenzione contemporanea. La sua presenza sottolinea il tema dell’eterno ritorno, tipico delle grandi saghe, ma declinato qui con una consapevolezza visiva e narrativa nuova.

Dal punto di vista stilistico, Koike accentua i tratti che già caratterizzavano i suoi OVA: regia serrata, atmosfere mature, un’animazione 2D che privilegia il dinamismo e la tensione drammatica rispetto alla leggerezza comica dei primi Lupin. Il risultato è un Lupin più cupo e spavaldo, che si distacca dall’immagine tradizionale del ladro gentiluomo per assumere i contorni di un anti-eroe moderno, questa trasformazione non è casuale, la modifica risponde alla necessità di rilanciare il franchise per un pubblico contemporaneo, senza tradire lo spirito anarchico e ribelle che ne costituisce l’essenza.

Il film si impone dunque come opera di sintesi: da un lato il recupero delle radici storiche con Mamo, dall’altro la spinta verso un linguaggio visivo e narrativo più adulto e sofisticato. È un film che riflette sul mito stesso di Lupin, sulla sua capacità di adattarsi ai tempi e di rinnovarsi, mantenendo intatta la tensione tra tradizione e modernità. In questo senso, rappresenta non solo un capitolo della saga, ma un manifesto estetico e narrativo della visione di Koike.

La pellicola potrebbe essere abbastanza criptica e poco fruibile per un pubblico generalista e non di appassionati perché non rappresenta i personaggi, soprattutto Lupin, nel modo “canonico” in cui la serie animata li ha proposti o nel modo in cui il pubblico li ha percepiti nel tempo.

In conclusione

La pellicola “Lupin The IIIRD – The Movie – La Stirpe Immortale” si propone come una sorta di opera di sintesi,  da un lato il recupero delle radici storiche con Mamo, dall’altro la spinta verso un linguaggio visivo e narrativo più adulto e sofisticato. È un film che riflette sul mito di Lupin, sulla sua capacità di adattarsi ai tempi e di rinnovarsi, mantenendo intatta la tensione tra tradizione e modernità. In questo senso, rappresenta non solo un capitolo della saga, ma una riflessone narrativa della visione del regista Koike.

Note positive

  • animazione
  • rilancio del mito di Lupin
  • tematiche

Note negative

  • La pellicola abbastanza criptica e poco fruibile per un pubblico generalista

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Emozione
Interpretazione
SUMMARY
3.4
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Tatiana Coquio
Tatiana Coquio

Amo alla follia la settima arte, la sceneggiatura è ciò che mi interessa di più in un film, tanto da aver fatto degli studi in merito.
Star Wars fan da una vita e serie TV addicted.
Lettrice e scrittrice compulsiva, sempre pronta ad appuntare note e pensieri un po' ovunque, quando posso viaggio per il mondo accompagnata dal mio fido ipod e una colonna sonora a tema.