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Orecchie
Titolo originale: Orecchie
Anno: 2016
Paese: Italia
Genere: Commedia
Produzione: Matrioska
Distribuzione: 102 Distribution
Durata: 90 min
Regia: Alessandro Aronadio
Sceneggiatura: Alessandro Aronadio
Fotografia: Francesco Di Giacomo
Montaggio: Roberto Di Tanna
Musiche: Santi Pulvirenti
Attori: Daniele Parisi, Silvia D’Amico, Pamela Villoresi, Ivan Franek, Rocco Papaleo, Piera Degli Esposti, Milena Vukotic, Andrea Purgatori, Massimo Wertmüller
Trama di Orecchie
Marcello si sveglia con un fastidioso fischio alle orecchie e con un messaggio della fidanzata Alice che gli comunica che il suo amico Luigi, del quale però non ricorda l’esistenza, è morto. Da qui partono una serie di situazioni rocambolesche che ci raccontano la giornata di Marcello tra visite mediche, soldi da recuperare e appuntamenti da rispettare.

Recensione di Orecchie
Una trama semplice sulla quale si sviluppa questa particolare e intelligente commedia, costata pochissimo (circa 150.000 euro, meno di un terzo di un film low budget) ma molto ben fatta sia sul piano tecnico sia su quello narrativo. Già il formato dell’immagine è particolare: il film inizia con un formato quadrato 1:1 per poi passare all’1.85:1 classico questa scelta non è casuale ed è strettamente legata al piano narrativo e allo sviluppo della storia di Marcello, ma non dico altro per non anticipare troppo. Il tutto possedendo un ottima fotografia in bianco e nero, un montaggio dinamico, soprattutto nella prima parte della narrazione e una bellissima colonna sonora che insieme creano un connubio unico che donano allo spettatore una visione fluida e piacevole.
Bisogna dire anche due parole sul cast che è di prim’ordine e che pare abbia sposato il progetto in toto al punto da rinunciare ai propri compensi, i personaggi sono molto ben delineati e sono molte le scene comiche e le trovate divertenti. Soprattutto la scelta dei personaggi secondari sembra azzeccatissima contribuendo alla riuscita di gag assurde, spesso mute, nelle quali i soli volti o sguardi degli attori inducono al sorriso o alla risata vera e propria. Insomma si ride in maniera intelligente mai volgare o sguaiata e questo è un altro punto a favore del film.
Passiamo ora a quello che funziona meno, ovvero la seconda parte narrativa che perde molto del ritmo che abbiamo visto nella prima e i dialoghi si dilungano diventando a volte ripetitivi come pure il monologo finale di Marcello che scade in un moralismo buonista tipico di un certo cinema italiano. Anche alcune gag, per quanto verosimili e divertenti, risultano forse un po’ forzate rischiando di scivolare nella macchietta.
Nel complesso però è un film da vedere, divertente e dissacrante al punto giusto che è già un piccolo cult movie.
Note positive
- Buon ritmo nella prima parte
- Ottimo comparto tecnico
Note negative
- La seconda parte risulta a tratti ripetitiva e priva di quella verve comica riuscita che caratterizza la prima meta della pellicola