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Fire City – La fine dei giorni
Titolo Originale: Fire City – End Of Days
Anno: 2015
Paese: USA
Produzione: Okay By Me Productions
Distribuzione: Blue Swan Entertainment
Durata: 1h 42min
Regia: Tom Woodruff Jr
Sceneggiatura: Michael Hayes, Brian Lubocki
Fotografia: Danny Grunes
Montaggio: Brett Hedlund
Musiche: Ryan Leach
Trucco: Wayne Anderson, Dave Elsey, Melissa Jimenez Ramirez, Hailee Jones, Kyle Peek
Attori principali: Tobias Jelinek, Danielle C. Ryan, Kelly Alona, Kymberly Leemans
Tom Woodruff Jr firma un horror dalle sfumature crime con protagonisti peculiari: i demoni, armati perfino di pistole in questo caso. Questi demoni si cibano delle nostre emozioni più estreme, che li portano allo stremo del loro compito: “vegliare” su di noi.
Trama di Fire City – La fine dei giorni
Atum Vine è un demone a capo di un gruppo di suoi simili che vegliano su un condominio abitato da esseri umani cattivi e violenti, come una coppia di ragazzi che passano le giornate a discutere e picchiarsi, o un patrigno che abusa di una bambina indifesa. Una sera, Atum salva Amber, la bambina vittima di abusi, e la prende a cuore. La violenza e la morte albergano le giornate di Atum e dei suoi simili, tra cui Cornelia. La mattina dopo il salvataggio e la tentata fuga di Amber, il mondo cambia completamente. Tutti sono diventati inspiegabilmente gentili e si respira un’aria di bontà. I demoni allora cercheranno di capire cosa sia accaduto e si preparano all’arrivo dell’Interprete, che pare sia il demone destinato ad uccidere i suoi stessi simili per salvare l’umanità. Atum allora cerca risposte, avvicinandosi sempre di più agli umani e iniziando a capirli, mentre i suoi simili sono sempre più affamati. Atum sarà quindi costretto a fare la scelta più importante della sua vita: aiutare gli umani o salvare i suoi simili.

Recensione di Fire City – End Of Days
Demoni mostruosi armati di pistole, umani violenti e ambientazioni noir sono gli ingredienti di questo horror. Il film si presenta a noi come un racconto quasi esoterico rimodernizzato e reso fruibile al grande pubblico.
La narrazione è sicuramente molto interessante, con una storia semplice ma intrigante. La sceneggiatura, firmata da Michael Hayes e Brian Lubocki, mantiene il vigore per tutta la durata, senza mai far calare l’attenzione. I personaggi risultano ben caratterizzati da subito, con sfumature interessanti, poiché ogni personaggio ha sia del buono che del marcio, perfino quelli che ci sembrano buoni. La lotta tra bene e male risulta, grazie a queste componenti, molto interessante e più labile. La struttura e la divisione in atti è scandita abbastanza bene, nonostante qualche parte leggermente lenta o non spiegata. La trama è quindi semplice e lineare, ma la peculiarità sta nella sua netta divisione in tre macro – sequenze: status quo, trasmutazione e sacrificio.
La regia di Tom Woodruff Jr è ottima, non perchè sia di alta qualità, ma perchè è sempre al momento giusto. Le inquadrature sono sempre semplici e capaci di mostrare ogni elemento in scena in maniera pulita e clemente con lo spettatore. A supportare la regia, c’è la più che ottima fotografia di Danny Grunes, con i suoi colori accesi ma sempre in ombra. I personaggi risultano sempre in uno stato di ombra, quasi noir, che riesce a trasportarci in un’ambientazione tetra, quasi come se il mondo fuori non esistesse, e sono pochi i film di questo genere a riuscirci. La colonna sonora, firmata da Ryan Leach supporta il lato tecnico di Fire City – End Of Days, tenendo un bel ritmo e riempiendo ogni scena, senza mai distogliere l’attenzione dall’azione. Le prove attoriali sono interessanti, seppur non eccezionali, ma risultano comunque convincenti, soprattutto il protagonista, Tobias Jelinek, e Kymberly Leemans, che interpreta Amber, mentre altri attori minori non sono proprio riusciti a lasciare la loro impronta.
La nota migliore del film è senza dubbio il make-up. Il design dei demoni è eccezionale, ogni demone è diverso ed è iconico, con dei look davvero impressionanti, specialmente Atum. Le sfumature crime e noir del film si fanno sentire anche nei demoni, infatti possiamo notare lo stesso Atum, con indosso il cappotto, i guanti e la pistola. Gli effetti speciali, seppur minimi, non sono molto interessanti, ma non vanno comunque a rovinare nulla.

In conclusione
“Fire City – End Of Days” è un ottimo film d’intrattenimento da guardare senza impegno, capace d’intrattenere e divertire, con una trama semplice, un’interessante fotografia e una regia onesta. Consigliato soprattutto agli amanti dell’horror e del genere crime.
Note positive
- Look dei personaggi
- Trama interessante
Note negative
- Contraddizioni nei generi esplorati