SIC (2021): il documentario sul ragazzo dietro al campione

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sic locandina film

SIC

Titolo originale: Sic

Anno: 2021

Paese: Italia

Genere: Documentario

Produzione: Sky, Fremantle Italy, Mowe

Distribuzione: Nexo Digital

Durata: 80 min.

Regia: Alice Filippi

Sceneggiatura: Alice Filippi, Vanessa Picciarelli, Francesco Scarrone

Fotografia: Timoty Aliprandi

Montaggio: Emanuele Brescini

Scenografia: Francesca Bocca

Costumi: Cristina Audisio

Musiche: Mokadelic

Cast: Paolo Simoncelli, Valentino Rossi, Kate Fretti, Mattia Pasini, Carlo Pernat, Paolo Beltramo, Claudio Costa, Aligi Deganello, Guido Meda, Aldo Drudi, Giampiero Sacchi, Sanzio Raffaelli.

SIC, trailer ufficiale

A ormai 10 anni dalla sua prematura scomparsa, il SIC torna al cinema il 28 e il 29 dicembre con un film evento prodotto da Sky Original, Fremantle Italia e Mowe. Un documentario che racconta le due facce del SIC: Simoncelli, il pilota campione del motomondiale 2008, e, più semplicemente, Marco, il ragazzo che ha sempre cercato di superare i propri limiti e che ha realizzato il sogno espresso fin da bambino, quello di salire sul gradino più alto del podio.

Trama di “SIC”

Intervallando le immagini di repertorio con le interviste a chi Marco lo ha conosciuto e ai video amatoriali che ricostruiscono momenti salienti della sua vita, la regista Alice Filippi documenta la carriera del SIC in sella alla sua moto. Dalle cadute che gli sono costate la fiducia dell’Aprilia alle vittorie arrivate grazie alla sua tenacia e agli allenamenti con l’amico Valentino Rossi, fino al titolo mondiale del 2008 vinto con la Gilera sulla pista del circuito di Sepang, punto di partenza e di arrivo della sua carriera.

Recensione di “SIC”

Piloti si nasce. Si cresce con quella passione e dedizione fin da bambini. È da lì che nascono i grandi campioni.

Alice Filippi

Quando sceglie di raccontare Marco Simoncelli, la regista lo fa per raccontare anche sé stessa. Perché la vita vissuta da Marco, piena di cadute e risalite, è comune a quella di tutti i motociclisti; simile anche a quella del fratello della regista, Luca, montato da piccolissimo in sella a una motocicletta. L’epilogo è diverso, certo, ma della fine della carriera del SIC e, soprattutto, della fine della sua vita, spezzata tragicamente a 24 anni, in questo documentario non si parla. D’altronde, questa non è la storia di una morte, ma la storia di una vita.

La Filippi si sofferma, infatti, sulla trasformazione di Marco, il bambino che sognava di diventare il pilota campione del mondo e che campione del mondo lo diventa davvero. Trasformazione che però avviene solo sul suo palmares, dato che, secondo le testimonianze dei suoi cari, il SIC non ha mai cambiato il suo modo di fare. Ce lo raccontano il babbo Paolo, gli amici Dino e Mattia (Pasini, anch’egli motociclista), Valentino Rossi, la morosa Kate e tutti i compagni e i membri del team Aprilia. “Siamo solo noi quelli che tra demonio e santità è lo stesso” recita la canzone di Vasco tanto amata dal SIC, e dal documentario di Alice Filippi il ritratto che emerge del SIC è proprio questo. Un ragazzo tranquillo dall’allegria contagiosa che si trasformava in un guerriero non appena cavalcava la sua moto. Proprio come un giaguaro, il felino di cui Marco aveva un adesivo incollato sul casco, che aspetta sornione il momento giusto per cacciare.

Con questo documentario, il SIC giocherellone che tutti siamo abituati a conoscere si alterna a quello meticoloso che costringe i suoi amici a rivedere 10 volte la stessa curva per capire cosa fosse andato storto. Quel ragazzo spavaldo che convince la ragazza a uscire con lui invece che con l’amico nasconde un giovane pilota pieno di insicurezze, prime fra tutte la sua altezza e la sua conformazione fisica che lo costringono troppe volte a pensare di mollare. Quel romagnolo dalla battuta pronta e che ogni 3 parole 1 era un “diobò” che, quando vince il motomondiale nella classe 250 nel 2008, lascia il posto a un ragazzone che non ha più parole per esprimere la sua felicità. Sono queste le mille sfaccettature del SIC raccontato da Alice Filippi attraverso le parole di chi Marco lo ha conosciuto e amato, un ragazzo che non ha mai guardato gli altri dall’alto in basso, nemmeno dalla vetta del podio. Forse per tutte le fatiche fatte per arrivare fino a lì, forse perché la semplicità e l’ironia lo hanno sempre contraddistinto, anche ai piani alti.

Ora che i piani alti li ha raggiunti davvero, ormai da 10 anni, e ora che le lacrime sono (forse) finite, il documentario sul SIC è un modo per rivivere quella breve ma intensa carriera che ha visto Simoncelli vincere il motomondiale. Ma, sulle note sublimi dei Mokadelic (Gomorra- La Serie), è anche una maniera per conoscere Marco, il ragazzo nascosto dietro al titolo di campione e sotto quella massa di riccioli rossi.

Note positive

  • Le musiche dei Mokadelic;
  • L’idea di alternare video di repertorio a scene ricostruite e alle interviste;
  • Non punta a far piangere.

Note negative

  • Chi si aspetta di rivivere il 23 ottobre 2011 rimarrà deluso.
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