Petra 3 (2025). Nuovi equilibri tra vita privata e mistero sacro

Petra conferma di saper reinventarsi mantenendo intatta la propria identità. E come la sua protagonista, anche la serie sembra pronta a scoprire nuovi aspetti di sé.

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Petra 3 Ep.1 - Copyright: Francesca Cassaro, Sky
Petra 3 Ep.1 – Copyright: Francesca Cassaro, Sky

Trailer di “Petra 3”

Informazioni sulla serie e dove vederla in streaming

Mercoledì 8 e 15 ottobre in esclusiva su Sky Cinema NOW escono due nuove storie Sky Original di “Petra” dirette da Maria Sole Tognazzi con Paola Cortellesi Andrea Pennacchi, prodotte da Sky Studios Cattleya – parte di ITV Studios – in collaborazione con BETA FILM e il Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Opera realizzata con il contributo del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo.
Le due storie sono scritte da Giulia CalendaFurio AndreottiIlaria Macchia con la collaborazione alle sceneggiature di Paola Cortellesi e basate sulle opere di Alicia Giménez-Bartlett – Il silenzio dei chiostri Gli onori di casa – entrambe edite in Italia da Sellerio. In anteprima abbiamo visto il primo episodio.

Quando si inizia una nuova stagione il sentimento è sempre lo stesso: felicità, euforia, gratitudine. Significa che il lavoro di tutti è stato amato e che ci si ritrova ancora una volta insieme. Carichi delle esperienze passate, con la volontà di non deludere e il desiderio di far meglio, se possibile.
Questa terza stagione di Petra è formata da due film emozionanti, due puntate unite tra loro da un importante percorso emotivo della nostra protagonista.

Ho amato (come sempre) riunire la coppia Petra-Antonio che si conferma inossidabile come pure reintrodurre molti dei personaggi della seconda stagione. Genova in tutto il suo splendore e fascino ci ha accolto e accompagnato anche se ci siamo avventurati in una trasferta che si rivelerà piena di sorprese sia sul piano investigativo che personale…

Ancora una volta i casi ci portano a esplorare mondi diversi, nei quali però le ragioni del delitto sono sempre profondamente ancorate alle psicologie e ai sentimenti profondi, conflittuali, dell’animo umano. Lavorare con Paola dopo il suo film da regista è stato bellissimo. Abbiamo sempre condiviso scelte, sciolto dubbi e creato insieme, in questi anni, ma farlo adesso è stato ancora più forte e stimolante. La sintonia e lo scambio con gli attori è fondamentale per creare quell’atmosfera dentro al set che lo spettatore ritrova poi dentro al film. Paola e Andrea lo sanno bene e si sono lasciati dirigere come sempre con la generosità e la bravura che li rende sinceramente unici.

Note di regia

Trama di “Petra 3”

In questa terza stagione ritroviamo una Petra Delicato inedita, immersa in una situazione familiare in cui difficilmente avremmo potuto immaginarla: è andata a convivere con il suo nuovo compagno Marco e i suoi tre curiosissimi figli, Marina, Eugenio e Tommaso. Per lei, abituata a condividere gli spazi al massimo con il suo ragno, la gestione di questo nuovo assetto familiare è una novità non da poco, che la spingerà a scoprire nuovi aspetti di se stessa e a esplorare relazioni del tutto nuove. Ma gli stravolgimenti della sua vita privata non le impediscono certo di dedicarsi al suo lavoro come Ispettrice di Polizia a Genova.

Nel primo episodio, un omicidio con furto di reliquia trascinerà Petra nel mondo dei furti d’arte e le darà l’opportunità di addentrarsi nei misteri di un convento di suore. Lì, grazie all’incontro con una magnetica Madre Superiora, si troverà a confrontarsi con un’idea di vocazione e di comunità capaci di risuonare in lei più di quanto avrebbe mai pensato. 

Recensione di “Petra 3”

La terza stagione di “Petra” si apre con una protagonista che non avremmo mai immaginato di vedere: non più la solitaria ispettrice che divideva il suo spazio vitale solo con un ragno, ma una donna alle prese con le complessità di una famiglia allargata. Petra Delicato si è lanciata nella convivenza con Marco e i suoi tre figli – Marina, Eugenio e Tommaso – e il risultato è un delizioso shock culturale domestico che aggiunge una dimensione inedita al personaggio.

Una Petra fuori dalla comfort zone

Il primo episodio gioca abilmente su questo doppio binario: da un lato la Petra investigatrice, metodica e implacabile; dall’altro la Petra “quasi materna”, goffa e fuori posto nella gestione delle dinamiche familiari quotidiane. È proprio questo straniamento che rende il personaggio ancora più interessante: vederla confrontarsi con cene di famiglia, capricci e curiosità infantili crea un contrappunto perfetto alla sua consueta freddezza professionale. Lo sceneggiatore e le sceneggiatrici hanno trovato il giusto equilibrio tra commedia di situazione e dramma investigativo, senza scadere mai nel sitcom facile.

Il caso: arte sacra e anime in clausura

Sul fronte investigativo, l’omicidio legato al furto di una reliquia offre l’occasione per esplorare un mondo chiuso e affascinante: quello di un convento genovese. La scelta di ambientare gran parte dell’episodio tra le mura sacre è azzeccata, perché permette alla serie di rallentare il ritmo frenetico dell’indagine per concentrarsi su atmosfere più contemplative.

Interessante è l’incontro con la Madre Superiora, dal quale nasce un acceso confronto tra queste due donne – una devota alla legge, l’altra a Dio; entrambe alle prese con forme diverse di vocazione e comunità. Petra, che ha sempre fatto dell’indipendenza la sua bandiera, si trova improvvisamente a riflettere sul significato di appartenenza, sia nella famiglia improvvisata che la attende a casa, sia nella comunità monastica che osserva con crescente fascino.

Temi che risuonano

Il primo episodio della terza stagione funziona proprio perché intreccia con intelligenza i due piani narrativi. La vocazione religiosa delle suore rispecchia, per contrasto e similitudine, la dedizione quasi monastica di Petra al suo lavoro, mentre la comunità del convento le offre uno specchio (forse inaspettato) della nuova comunità familiare che sta faticosamente costruendo.

In conclusione

Un esordio di stagione solido, che ha il coraggio di mettere in discussione certezze consolidate sul personaggio. La serie dimostra maturità nell’evolvere Petra senza snaturarla, aggiungendo complessità emotiva senza sacrificare l’elemento investigativo. Il mistero della reliquia rubata mantiene la tensione, ma è il viaggio interiore della protagonista a rendere questo episodio interessante.

Note Positive

  • Scrittura
  • Regia
  • Recitazione
  • Ambientazione

Note Negative

  • Ogni tanto l’attrice protagonista fatica a essere credibile nel dramma

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Interpretazione
Emozione
SUMMARY
3.6
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Renata Candioto
Renata Candioto

Diplomata in sceneggiatura alla Roma Film Academy (ex Nuct) di Cinecittà a Roma, ama il cinema e il teatro.
Le piace definirsi scrittrice, forse perché adora la letteratura e scrive da quando è ragazzina.
È curiosa del mondo che le circonda e si lascia guidare dalle sue emozioni.
La sua filosofia è "La vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita".