Boris (2007): La fuori serie italiana

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Trailer non ufficiale di Boris (2007)

In attesa dell’uscita della quarta stagione che dovrebbe arrivare sulla piattaforma di streaming Disney+ nel 2022, nel lontano 2007 iniziava il viaggio di René Ferretti e della sua troupe che è diventato un cult della serie tv italiana.

Il cast di Boris - Boris (2007)
Il cast di Boris – Boris (2007)

Si oggi me vedi distratto, nun ce fa caso perché… come se dice, no… ehm… Nun me va de fà ‘n cazzo!

Augusto Biascica – Boris (2007)

Trama Boris (2007)

Il dietro le quinte di una tipica fiction italiana (Gli Occhi del Cuore 2), vissuta attraverso gli occhi di Alessandro, stagista di regia ingenuo e pronto a mettersi in gioco. Si narrano le storie di una troupe televisiva esagerata e assurda alle prese con dinamiche di potere, raccomandazioni, compromessi e le grandi rivalità da set.

Itala, René e Gloria - Boris (2007)
Itala, René e Gloria – Boris (2007)

La faccia, se mi permette, “a cazzo di cane”!

René Ferretti – Boris (2007)

Recensione di Boris – prima stagione (2007)

Ci sarebbe da parlare ore per descrivere la genialità e l’ironia di questa serie tv che solo negli ultimi anni (grazie alla piattaforma di streaming Netflix),è diventato un vero e proprio cult italiano. Le irriverenti avventure di René Ferretti e della sua troupe alle prese con la classica fiction all’italiana “Gli Occhi del Cuore 2” sono un mix tra comicità e satira della televisione italiana di quegli anni. Ogni episodio mette in mostra, ovviamente in maniera ironica e un po’ sopra le righe, tutto quello che succede realmente su un set di una serie tv, le insicurezze, gli sfruttamenti dei così detti “schiavi”, i compromessi e le grandi rivalità degli attori sul set. Le storie raccontate sono tutte interessanti e verosimili ed è proprio questa la genialità di questa serie, che con una grande ironia riesce a mostrare al grande pubblico le dinamiche di un set all’italiana.

Perché con quella c aspirata e quel senso dell’umorismo da quattro soldi i toscani hanno devastato questo paese.

Stanis La Rochelle – Boris (2007)

Gli episodi sono irriverenti e divertenti, questo anche grazie ad un cast italiano di tutto rispetto dove ognuno di loro, in futuro, diventerà un personaggio cardine della serie. Ogni personaggio è caratteristico e non viene difficile immedesimarsi in uno di loro, questo anche grazie alla forte ma semplice scrittura della serie che è di sicuro uno dei suoi punti di forza. Boris è la televisione che prende in giro la televisione, dove tutti sono importanti ma nessuno conta niente, è un parallelo surreale della società del nostro paese.

Ma forse il pezzo vincente che ha reso grande questa serie è la coralità. Tutti i personaggi, come detto precedentemente, sono caratteristici sì ed è appunto per questo motivo che lo spettatore riesce a empatizzare con loro. Ogni personaggio è trattato alla stessa maniera non c’è un vero e proprio protagonista (anche se le vicende all’inizio si concentreranno sulle esperienze vissute dallo stagista Alessandro) e forse è anche per questo motivo che Boris funziona.

A cominciare dal piccolo pesciolino rosso (Boris) mascotte della troupe messo in questa boccia che René tratta come se fosse quasi una sfera di cristallo, pregando la buona riuscita della serie che già di per sé è piena di ostacoli lungo il cammino. Insomma, questa serie è di sicuro una delle serie cult che un appassionato di questo genere deve assolutamente guardare una volta nella vita. Perché in fondo in fondo siamo tutti un po’ Boris.

Io considero Kubrick un incapace! Lo considero il classico esempio di instabilità artistica. È uno che affrontava un genere, falliva e passava a un altro genere. Come lo vogliamo chiamare? Eh?

Stanis La Rochelle – Boris (2007)
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