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Ploi
Titolo originale: Ploey – You never fly alone
Anno: 2018
Genere: Animazione
Produzione: GunHil, Cyborn
Distribuzione: Altre Storie, Minerva Pictures
Durata: 83 min.
Regia: Arni Olafur Asgeirsson
Sceneggiatura: Fridrik Erlingsson
Fotografia: Frederik Sallaerts, Tomas Kvӕrner
Montaggio: Jon Stefansson
Musiche: Atli Oervarsson
Ploi è un film d’animazione del regista Arni Asgeirsson prodotto tra Islanda e Belgio. Per il regista è il terzo lungometraggio, preceduto da Thicker than Water (2007) e Undercurrent (2010). Con lui hanno collaborato anche il co-regista e visual director Gunnar Karlsson, che ha studiato alla Royal Academy of Art di Stoccolma e ha poi iniziato a realizzare cortometraggi e lungometraggi d’animazione; il secondo co-regista Ives Agemons di origine fiammingo-belga. Studia illustrazione e graphic design per poi passare alla computer grafica e alle animazioni 3D, fondando Cyborn, una società in grado di sviluppare e progettare prodotti di animazione 3D; e infine il compositore Atli Orvarsson, il quale ha studiato come compositore cinematografico al Berklee College of Music e al North Carolina School of the Arts. Ha incontrato il compositore Hans Zimmer che l’ha incluso nel suo team, il Remote Control Studios.
Trama di Ploi
Il film racconta di Ploi, un pulcino di Piviere, che con il sopraggiungere dell’inverno dovrà migrare insieme alla sua famiglia verso luoghi più caldi. Siccome non ha ancora imparato a volare, non riesce a migrare e così rimarrà solo in attesa che il suo stormo ritorni per la primavera. La sua permanenza sarà ostacolata da prove e pericoli, ma i suoi nuovi amici saranno sempre pronti ad aiutarlo.

Recensione di Ploi
Finita l’adolescenza è molto raro che un giovane guardi di sua spontanea volontà un film d’animazione per bambini e famiglie, forse perché non gli interessa o perché ritiene che non ci sia nulla di nuovo. Eppure, la vivacità e l’emotività proprie del film lo rendono molto piacevole e istruttivo anche per i più grandi. All’interno della storia ogni personaggio ha un ruolo e caratteristiche proprie che permetteranno al pulcino di crescere e conoscere meglio sé stesso e il mondo.
Ploi è molto curioso, ma anche ingenuo. Il suo sogno più grande è quello di guidare lo stormo dei Pivieri, proprio come il suo papà. Eccitato dalle prime lezioni di volo e impaziente di diventare il migliore, assiste al rapimento del padre da parte di Shadow, il falco malvagio che vuole distruggere lo stormo. Dopo questo episodio, Ploi rimarrà traumatizzato e non riuscirà più a volare, perdendo coraggio e fiducia in se stesso. Ognuno di noi è in grado di ritrovarsi in Ploi: esperienze dolorose e avvenimenti traumatici possono davvero abbatterci in modo irreparabile.
Giron è la pernice bianca che Ploi incontrerà durante il viaggio verso Paradise Valley. Simbolicamente, questo personaggio può essere una risposta, una reazione al dolore menzionato qualche riga sopra: la sua famiglia, alla quale aveva dato amore e protezione incondizionati, viene distrutta da Shadow e Giron impara a sue spese quanta sofferenza possa portare l’amore e quindi l’unica cosa che lo fa andare avanti è l’odio per Shadow. Spesso anche noi di fronte al dolore reagiamo con l’odio, indirizzandolo verso la causa, sia essa una persona o un evento.

La dicotomia tra bene e male è sempre presente: può cambiare aspetto o forma, essere celata o esplicita. In Ploi è rappresentata da due personaggi: il male da Shadow e il bene da Ploveria. Il primo nasconde la sua vera natura sotto un piumaggio dai toni grigi e blu scuro; è l’emblema del male ed uno spietato predatore. La seconda invece prova affetto verso Ploi e lo incoraggia e sostiene nel momento del bisogno. Ploveria non è solo una ragazza determinata e coraggiosa, ma è anche molto leale. Quando Ploi rimane indietro mentre tutti migrano verso Sud, non perde mai la speranza. Ploveria ci insegna che nei momenti difficili, in cui tutto sembra andare per il verso storto, bisogna saper trovare la luce nell’oscurità, cioè la speranza.
Restano due personaggi che compaiono solo quando Ploi raggiungerà Paradise Valley, ma il loro contributo sarà comunque prezioso. Il primo è il cervo, protettore della tundra, è forte, silenzioso e umile, un eroe di tutti i giorni che non si aspetta onori e riconoscimenti per le sue gesta nobili. Egli ci ricorda che, in un mondo come quello di oggi, in cui prevale una logica basata sull’orgoglio ed il successo personale, essere umili può davvero fare la differenza perché così siamo veri e onesti e perché dare è meglio che ricevere. Il secondo invece, è la pecora: buona e dal cuore grande, sarà lei a convincere Ploi a volare, sottolineando che:
Non è importante quello che gli ho detto, ma quello che sente nel suo cuore.
Cit. Ploi
In conclusione, questo film ci dà due lezioni molto importanti: la prima è che ogni cosa ha il suo tempo: Ploi ha avuto bisogno di tutto l’inverno per imparare a volare; pazienza e tenacia sono state fondamentali. La seconda è che il fatto di aver passato da solo l’inverno e con esso molte prove, gli è servito più che volare. Quegli ostacoli sono stati vitali per realizzare il suo sogno e rendere suo padre fiero di lui.
Note positive
- Animazione molto ben fatta e curata nei dettagli
- Profondità dei personaggi
- Versatilità del pubblico: adatto sia ai più piccoli sia ai più grandi
Note negative:
- L’inizio del film è fin troppo precipitoso nell’evoluzione della storia