
I contenuti dell'articolo:
Regretting you – Tutto quello che non ti ho detto
Titolo originale: Regretting You
Anno: 2025
Nazione: Stati Uniti d’America, Germania
Genere: sentimentale, drammatico
Casa di produzione: Constantin Film
Distribuzione italiana: Eagle Pictures
Durata: 116 minuti
Regia: Josh Boone
Sceneggiatura: Susan McMartin
Fotografia: Tim Orr
Montaggio: Marc Clark, Robb Sullivan
Musiche: Nathaniel Walcott
Attori: Allison Williams, Mckenna Grace, Dave Franco, Mason Thames, Sam Morelos, Scott Eastwood, Willa Fitzgerald, Clancy Brown
Trailer di “Regretting you – Tutto quello che non ti ho detto”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Uscito nelle sale italiane il 4 dicembre 2025, Regretting You – Tutto quello che non ti ho detto è l’adattamento cinematografico del romanzo di Colleen Hoover. Alla regia troviamo Josh Boone, già noto per aver firmato Colpa delle stelle, mentre il cast riunisce nomi come Allison Williams, McKenna Grace, Dave Franco, Mason Thames, Willa Fitzgerald e Scott Eastwood.
La colonna sonora è affidata a Nathaniel Walcott, che torna a collaborare con Boone dopo Stuck in Love e Colpa delle stelle.
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Trama di “Regretting you – Tutto quello che non ti ho detto”
Il film segue la storia di Morgan Grant, una donna che ha sempre sacrificato desideri e ambizioni personali per dedicarsi totalmente alla figlia Clara e al marito Chris. La sua vita, apparentemente equilibrata, viene sconvolta da un tragico incidente che porta via sia Chris sia la sorella Jenny.
Nel dolore, Morgan e Clara sono costrette a confrontarsi non solo con la perdita, ma anche con una serie di verità rimaste nell’ombra: segreti, scelte taciute e rimpianti che incrinano un rapporto madre–figlia già fragile. Clara, in piena adolescenza, osserva la madre con occhi nuovi, mentre Morgan si ritrova a fare i conti con ciò che ha sacrificato lungo il cammino.
Recensione di “Regretting you – Tutto quello che non ti ho detto”
Con Regretting You – Tutto quello che non ti ho detto, Josh Boone conferma la sua sensibilità nel raccontare storie intime, sospese tra lutto e rinascita. Il film alterna sapientemente il dramma familiare a momenti più leggeri, regalando un equilibrio narrativo che permette di respirare anche nei passaggi più emotivi.
Il tema principale resta il rapporto tra genitori e figli, qui rappresentato nella complessa dinamica tra Morgan e Clara: un legame ferito, che si muove tra incomprensioni, accuse, silenzi e una costante ricerca di verità. Il regista esplora le dinamiche percettive ed emotive di come i segreti possano deformare l’immagine di chi amiamo e come dal dolore, possa germogliare un percorso di resilienza e trasformazione.
La morte di Chris e Jenny diventa così un espediente narrativo per raccontare altro, un lutto che porta alla luce verità sepolte, aprendo la strada a un complesso, ma necessario cammino verso la riconciliazione per i personaggi di Morgan e Clara, apparentemente diverse, ma emozionalmente molto simili; si affrontano anche i diversi tipi di genitorialità, anche se in modo non del tutto approfondito, nello specifico mi riferisco al rapporto tra il personaggio di Jonah, interpretato da Dave Franco e il figlio appena nato, avuto da Jenny.
La narrazione si snoda tra conflitti intensi e momenti di tenerezza, ci mostra come il lutto possa diventare un’occasione per ricominciare e riscoprire sé stessi.
Per quanto riguarda il cast Allison Williams offre una Morgan intensa e vulnerabile, mentre McKenna Grace dà corpo e voce a una Clara ribelle e ferita, perfetta rappresentazione della complessità adolescenziale. Convincono inoltre le interpretazioni di Dave Franco e Mason Thames, già visto in Brain Trainer nel ruolo di Hiccup, ma è il duo madre-figlia a reggere l’intera struttura emotiva della storia.
Il regista si muove nel microcosmo del suburbano americano con attenzione, evitando stereotipi facili e costruendo una narrazione coesa, capace di toccare corde profonde senza mai risultare artificiosa o forzata. Il film non reinventa il genere del dramma familiare, ma funziona proprio grazie alla sua autenticità: affronta temi come il lutto, la verità e il rimpianto con naturalezza e delicatezza.
In conclusione
Con Regretting You – Tutto quello che non ti ho detto il regista Josh Boone torna con una pellicola che parla di perdita, trasformazione e seconde possibilità. Un film ideale per chi ama i racconti intimi, emozionanti e riflessivi. La pellicola senza scardinare i codici del genere, offre un interessante punto di vista presentando una storia in cui il dolore diventa occasione di rinascita.
Note positive
- Regia
- Interessante presentazione del rapporto genitori/figli
Note negative
- alcuni temi sono solo accennati e non approfonditi
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