Star Wars Resistance: Come prese piede il primo ordine

Star Wars Resistance

Star Wars Resistance

Titolo originale: Star Wars Resistance

Anno: 2018

Paese di Produzione: Stati Uniti d’America

Genere: Animazione, avventura

Produzione: LucasFilms, Disney Television Animation

Ideatore: Dave Filoni

Stagione: 1

Episodi: 21

Attori: Christopher Sean, Scott Lawrence, Josh Brener, Suzie McGrath, Oscar Isaac

Trail subita di Star Wars Resistance

Trama di Star Wars Resistance

Ambientata sei mesi prima degli eventi mostrati in Il risveglio della Forza, siamo immessi immediatamente nello spazio al fianco di Kazuda Xiono un giovane pilota della marina della Nuova Repubblica. Il pilota, insieme ad altri due personaggi, deve consegnare un messaggio alla ribellione ma durante la loro missione sono braccati dal Primo Ordine con a capo il maggiore Elrik Vonreg. I compagni di Kazuda fanno il salto nell’iperspazio mentre lui continua a lottare contro le nuove forze imperiali, venendo salvato da Poe Dameron ( doppiato nella versione originale da Oscar Isaac) che lo condurrà dentro la stessa ribellione capeggiata ancora una volta dalla Principessa Leila Organa.

Kazuda Xiono è originario di Hosnian Prime, sede della nuova repubblica, e discende da una famiglia di senatori molti illustri che vorrebbero che il giovane seguisse le loro orme in una carriera illustre nella politica, mentre lui sogna di divenire un pilota. La sua vita cambierà completamente accettando di collaborare con la feccia ribelle alla ricerca di una spia del primo ordine a Castillon, in una piattaforma perduta nell’oceano: Il Colosso sotto il controllo del comandante Doza. Il luogo è famoso per la presenza dei più grandi piloti di tutti i tempi e per le gare aeree tra gli assi assumendo subito grande fascino per il giovane.

Per aiutare il ragazzo Poe gli affida il suo Droide BB-8 e lo fa assumere dall’amico Jarek Yeager nella sua squadra di meccanici composta da Neeku e Tam Ryvora, ma Xiono dovrà impegnarsi molto per diventare un meccanico credibile non sapendo niente di meccanica. Durante la sua esperienza al Colosso il giovane farà nuove amicizie ma incontrerà anche molti ostacoli e difficoltà nella sua missione.

Recensione Star Wars Resistance

Resistance è un po’ diverso, nel senso che non ero lì giorno per giorno. L’ho creato e messo in moto, ma l’ho dato ad altre persone per farlo crescere, gente con cui ho lavorato a lungo e che penso meritino l’opportunità di raccontare storie.

David Filoni su Star Wars Resistance

Il Capo della Lucasfilms Animation, David Filoni, dopo aver realizzato le due serie animate sull’universo di guerre stellari come Star Wars: The Clone Wars e Star Wars: Rebels che hanno l’obiettivo di aggiungere nuovi dettagli per la piena comprensione delle saghe cinematografiche, nel 2018 realizza Star Wars Resistance ispirandosi ai racconti del Nonno aviatore durante la seconda guerra mondiale e agli anime giapponesi sopratutto nell’aspetto grafico che va a mescolare vari stili d’animazione che richiamano in primis Naruto e in secondo lo stile visivo dei classici dello Studio Ghibli, ma richiama in maniera evidente anche Avatar: The Last Airbende.

Il franchise espanso di Star Wars richiama immediatamente una marea di fan curiosi di vedere cosa la Disney e Lucasfilms ci siano inventati questa volta, ma questo non è stato il caso di Star Wars Resistance che nonostante avesse intenzione di mostrare al pubblico gli eventi che hanno portato all’ascesa del Primo Ordine e l’eventuale caduta della prima repubblica non ha avuto minimamente appeal nel suo pubblico rimanendo schiacciato dall’attesa per il finale della saga cinematografica sugli Skywalker in Star Wars 9 e nel primo live action The Mandalorian. Tale evento può essere asseribile nello stile visivo e d’impostazione della serie che assume, sopratutto nel doppiaggio italiano, una valenza molto infantile rendendolo sotto molti aspetti una serie per i più piccoli ma ciò non significa che un fan di vecchia data non può emozionarsi alla storia.

Star Wars Resistance è stata rinnovata per una seconda stagione ( e ultima) andata in onda sempre su Disney XD tra fine 2019 e inizio 2020 negli Usa. Nel 2018 sono stati realizzati ben dodici cortometraggi sulla serie che però sono inediti nel nostro paese.

Analisi di Star Wars Resistance

Attraverso uno stile visivo inedito e differente da tutti i prodotti targati Star wars che sfrutta maggiormente il disegno a tinte pastello invece del classico 2D-3D della computer grafica delle altre serie animate, che rendeva i personaggi alquanto meccanici, lo spettatore è immerso all’interno di lotte aeree piene di pathos in cui assistiamo a scontri tra flotte pirate, navi del primo ordine con Star Destroyer e guide spericolate degli Assi e di Xiono, la cui voce è di Christopher Sean, sull’esplosiva Fireball di Jarek Yeager oltre alla numerose missioni di Poe, che incredibilmente non è solo un personaggio di comparsa all’interno dello show ma mantiene un ruolo seppur marginale funzionale alla narrazione. Le lotte, prive di ogni componente Jedi e Sith, sono quasi del tutto ambientate nello spazio riuscendo a mantenere vivida tutta l’emozione della saga originale supportata da immagini spettacolari sotto le note della colonna sonora realizzata per la prima volta da Dylan McGill che bene si confà alla vicenda.

Star Wars Resistance presenta una trama lineare che viene sviluppata in tutte le ventuno puntate della stagione eliminando quasi del tutto quelle classiche storie auto – conclusive e inutili al fine della vicenda principale che possiamo rintracciare solo in una puntata 1×12 Bilbo che risulta anche l’episodio di peggior fattura di tutta la prima stagione avendo una connotazione eccessivamente bambinesca e banale. La prima stagione cerca di mostrare la routine dei suoi personaggi in maniera intelligente aggiungendo ogni puntata, di venti minuti di durata, sempre qualche dettaglio collegato alla missione di Kazuda Xiono e alla vita interna al Colosso che diviene uno dei personaggi centrali della storia piena di vite d’individui curiosi e simpatici pieni di carisma. L’evoluzione stessa del protagonista è ben realizzata mostrando la sua evoluzione che però la notiamo esclusivamente nelle ultime due puntate che si vanno a collegare completamente con Star Wars 7 mostrando in maniera esaustiva, finalmente, la natura del Primo Ordine e dello stato attuale della Ribellione e dello stessa Nuova Repubblica.

Dalla prima puntata sappiamo, attraverso la voce del padre di Kazuda Xiono, senatore della repubblica, che definisce il gruppo di Poe come feccia Ribelle sconsigliando al figlio di farne parte e di ritornare a casa, notiamo come la Nuova repubblica sia in una fase decadente e di non appoggio ai ribelli per sconfiggere il neonato Primo Ordine ritenuto inesistente e non una minaccia vera e propria. In contrapposizione notiamo come il Primo Ordine stia creando, nelle zone ignote e nascosto agli occhi della ribellione, una nuova truppa armata di forze in grado di distruggere la nuova repubblica come accadrà nella puntata 1×20 Non c’è scampo (prima parte), che ripropone le scene del film in una prospettiva che fa assumere un nuovo valore emozionale all’intera vicenda.

La serie non ha particolari pecche se non proprio nell’incipit narrativo in cui non comprendiamo come mai il nostro eroe si rechi dalla ribellione e che fine facciano i personaggi che erano con lui in quel momento, per il resto la serie è di valore raggiungendo picchi che solo Star Wars Rebels è riuscito a raggiungere anche grazie a personaggi di ottima fattura e dal carattere misterioso come Jarek Yeager o passando alla simpatia di Torra e dell’alieno verde Neeku incapace di comprendere le battute, risultando come il personaggio più fedele e più infantile del gruppo.

Note positive

  • Evoluzione personaggi
  • Neeku: carismatico e utile per coinvolgere alla storia i personaggi
  • Puntata 1×20 Non c’è scampo (prima parte)
  • Combattimenti aerei

Note negative

  • 1×12 Bilbo
  • Scena d’apertura

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