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The Boy 2: la maledizione di Brahms
Titolo originale: Brahms: The Boy II
Anno: 2020
Paese di produzione: Stati Uniti d’America
Genere: Horror
Casa di produzione: Lakeshore Entertainment, STXFilms
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 87 minuti
Regia: William Brent Bell
Sceneggiatura: Stacey Menear
Montaggio: Brian Berdan
Fotografia: Karl Walter Lindenlaub
Musica: Brett Detar
Attori: Katie Holmes, Ralph Ineson, Owain Yeoman, Anjali Jay, Oliver Rice, Christopher Convery, Daphne Hoskins, Joely Collins, Charles Jarman, Natalie Moon
Trama The Boy 2: la maledizione di Brahms
La felice vita familiare di Liza, Sean e del loro figlio Jude viene sconvolta una notte quando la donna e il bambino sono vittime di una tentata rapina in casa. Traumatizzati, decidono soprattutto per il bene di Jude, muto da quella notte, di trasferirsi lontano dalla città e vivere in una dependance in campagna. Durante una passeggiata nel bosco di fronte casa Jude trova una bambola sepolta e decide di tenerla con sé. I genitori accolgono benevolmente la bambola, convinti che possa essere un aiuto per il bambino, ma il nostro Brahms ha progetti ben più oscuri per la sua nuova famiglia.
La famiglia protagonista in una scena del film Katie Holmes (Liza) e Brahms
Recensione The Boy 2: la maledizione di Brahms
Nel 2016 The Boy uscì nelle sale distribuito da Eagle Pictures. Quest’anno il suo sequel era atteso nei cinema di tutto il mondo, ma anch’esso è stato una delle vittime della pandemia da Covid-19. Nelle sale statunitensi, prima della chiusura, il film uscì il 21 febbraio incassando, per ovvi motivi, meno di quanto ci si aspettasse, ma riuscendo comunque a rientrare nel budget. In Europa e Italia non è stato così. Nel nostro paese The Boy II: la maledizione di Brahms è disponibile su Amazon Prime e da novembre sarà distribuito in dvd e blu-ray da Midnight Factory.
Analisi The Boy II: la maledizione di Brahms
The Boy, il primo capitolo, non si distinse per originalità né per guizzi narrativi o artistici particolari, tuttavia riuscì nel panorama horror contemporaneo a ritagliarsi uno spazio più che degno giocando con tensioni ed atmosfere care agli appassionati del brivido. Il merito andò al regista William Brent Bell, veterano del genere e con qualche titolo di buon livello alle spalle come La metamorfosi del male. Brahms riuscì ad affiancarsi a Chucky, Annabelle e tutte le bambole e pupazzi tanto amati e temuti dai cinefili grazie al suo aspetto e caratterizzazione. Realistico ed inquietante, fu un discreto antagonista per la bella Lauren Graham, protagonista del primo capitolo. The Boy andava bene come unicum, era quindi necessario un sequel? Sarebbe servito qualora desse un apporto al primo film o alla storia di Brahms, ma così non è stato. The Boy II è un sequel nato già stanco, ripetitivo e mancante di una tensione crescente che possa in qualche modo renderci partecipi emotivamente del dolore e delle preoccupazioni della famiglia, oltre a dare ritmo alla storia. Il film si adagia su banali e prevedibili tòpoi ormai stantii nel genere, riportandolo di qualche passo indietro rispetto ai molti fatti in avanti da registi quali Ari Aster o Jordan Peele. Questa volta Bell, ancora dietro la macchina da presa, si mostra poco ispirato e sperimentalista, rendendo piatti e anonimi i movimenti di macchina. Non aiuta Katie Holmes che sostituisce male la Graham nella veste della protagonista. La sua è una recitazione svogliata, poco o forse per nulla espressione della maternità e delle preoccupazioni insite nel ruolo di madre, né il piccolo Christopher Convery risulta convincente come “bambino demoniaco” manovrato da un’entità superiore. A fare da contorno un corollario di personaggi minori, tra cui il guardiano Joseph (interpretato dal bravissimo e qui mal sfruttato attore britannico Ralph Ineson, già visto in The VVitch) la cui centralità ai fini della risoluzione della trama non è supportata da una scrittura degna del suo personaggio. Non resta che tirare le somme affermando quanto The Boy II sia un horror dimenticabile che intacca pesantemente un personaggio come Brahms che, nella sua semplicità, era emerso come forte nemico contro cui combattere in un film primo capitolo più che buono (ed è difficile affermarlo di questi tempi).
Note positive
- Nessuna degna di nota
Note negative
- Regia poco ispirata
- Sceneggiatura piatta e banale
- Recitazione non all’altezza e poco credibile