Toscana (2022): basta una notte di passione per cambiare vita?

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Toscana

Titolo originale: Toskana

Anno: 2022

Paese: Danimarca

Genere: Commedia, sentimentale

Durata: 90 min.

Casa di produzione: Rocket Road Pictures, SF Studios

Casa di distribuzione: Netflix

Regia: Mehdi Avaz

Sceneggiatura: Nikolaj Scherfig, Mehdi Avaz

Fotografia: Michael Sauer Christensen

Montaggio: Anders Hoffmann

Musiche: Thomas Volmer Schulz

Attori: Anders Matthesen, Cristiana Dell’Anna, Andrea Bosca, Sebastian Jessen, Ari Alexander, Christopher Nissen

Toscana, trailer originale

Disponibile su Netflix, Toscana è una piacevole commedia danese del 2021 che usa il pretesto della storia d’amore per farci conoscere le bellezze naturali nostrane. O forse il contrario. Perché con quella “c” aspirata e quel senso dell’umorismo da quattro soldi, la Toscana è davvero la protagonista indiscussa di questo film.

Trama di Toscana

Lo chef danese Theo si reca in Italia per vendere una tenuta immersa nella campagna toscana appena ereditata dal padre, deceduto. In Toscana, Theo metterà in discussione le certezze della sua vita grazie anche all’incontro con Sophia, una giovane ragazza che lo porterà a rivedere le sue priorità.

Recensione di Toscana

Cosa c’è di bello in Toscana? Un po’ di tutto. Il regista di origine iraniane Mehdi Avaz prende un po’ di passione per la cucina, ci aggiunge una buona dose di panorami toscani e un pizzico di romanticismo e tira fuori una commedia piacevole. Niente che non sia stato già visto sul grande e/o piccolo schermo, ma con il pregio di non stuccare. Sarà perché in Toscana alla fine non si narra di un amore travolgente ma di una passione adulta e matura, sarà per il finale non scontato, sarà perché entrambi i protagonisti prendono la scelta giusta, quella con cui lo spettatore riesce a empatizzare perché ragionata e pensata sulla base dell’età e dell’esperienza.

Theo (Anders Matthesen) e Sophia (Cristiana Dell’Anna) non sono due adolescenti che decidono di buttarsi a capofitto in un amore facendo finta che le ambizioni e tutto ciò che è si è costruito prima non esistano. Theo ha una importante carriera da chef alle spalle e un ristorante da tirare avanti in Danimarca, Sophia il sogno di costruire una famiglia con Pino (Andrea Bosca). I protagonisti sono due adulti che, semplicemente, si ritrovano a condividere alcuni giorni importanti: quelli che precedono il matrimonio, per lei, e quelli che servono per concludere un affare, per lui. Theo e Sophia si incontrano e, come in ogni rom-com che si rispetti, all’inizio si respingono perché troppo diversi. I poli opposti che, di nuovo per rimanere nel cliché, finiscono poi per attrarsi.

Se Toscana fosse una storia scritta da Nicholas Sparks, il finale sarebbe già scritto dopo soli 10 minuti. E invece Mehdi Avaz fa un bel regalo ai suoi spettatori, donando loro non la storia d’amore che vorrebbero e che meriterebbero ma quella di cui hanno bisogno. D’altronde, se per una sola notte di passione Theo e Sophia mandassero all’aria tutta la loro vita (che per entrambi promette bene), senza nemmeno pensarci, quasi sicuramente verrebbe meno la sospensione dell’incredulità da parte dello spettatore di Toscana. Quale persona sana di mente sacrificherebbe tutto con cotanta leggerezza per una semplice “simpatia”? Nemmeno Meryl Streep rinunciò alla sua famiglia per partire con Clint Eastwood ne I ponti di Madison County (cara Francesca, non ti abbiamo ancora perdonato), e quella certamente non fu semplice simpatia.

Ma più che il film di Clint Eastwood, Toscana ricorda molto Un’ottima annata di Ridley Scott: il business man cinico che riscopre i piaceri della vita grazie a un’inaspettata eredità che lo catapulta in un’altra realtà. In Un’ottima annata fu la Provenza a far “sciogliere” Russell Crowe, qui è appunto la Toscana a trattenere Theo: Pelago per la precisione, il piccolo paesino nella provincia di Firenze in cui il film è ambientato. E come biasimarlo, considerando l’atmosfera, i panorami, il buon cibo e la bella gente (mi perdonerete, ma qui è il campanilismo che parla). La Toscana che gli spettatori di tutto il mondo avevano già conosciuto grazie a Il Gladiatore (Ridley Scott, 2000), Il paziente inglese (Anthony Minghella, 1996), Scoop (Woody Allen, 2006) e tanti altri. Toscana che, infatti, è la vera protagonista del film. Ma Cristiana Dell’Anna (Qui rido io) non ha certamente niente da invidiarle: smessi i panni della rigida Donna Patrizia in Gomorra, l’attrice indossa una splendido sorriso e ci mostra tutto il suo talento nel calarsi in un ruolo opposto a quello in cui l’avevamo conosciuta.

In conclusione

Toscana non aggiunge niente a tutte le commedie romantiche già viste e ricorda tanti film predecessori che hanno avuto un successo invidiabile. Eppure, grazie alla leggerezza e alla serenità che trasmette, risulta piacevole senza mai stuccare. I panorami giocano un ruolo fondamentale e lasciano il segno.

Note positive

  • La fotografia, ma quando hai dei panorami naturali così sbagliare è difficile;
  • La storia, che seppur senza infamia e senza lode trasmette leggerezza.

Note negative

  • Niente di troppo difettoso, ma la storia pecca di originalità.
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