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1970
Titolo originale: 1970
Anno: 2021
Paese: Polonia
Genere: Documentario
Casa di produzione: Kijora Film
Distribuzione: Square Eyes
Durata: 70 minuti
Regia: Tomasz Wolski
Sceneggiatura: Tomasz Wolski
Animazione: Robert Sowa
Montaggio: Tomasz Wolski
Musiche: Bartłomiej Tyciński, DJ Lenar
1970, il docu-animazione del regista polacco Tomasz Wolski, è stato presentato alla 33ª edizione del Trieste Film Festival.
Trama di 1970
La violenta rivolta popolare della Polonia comunista del 1970 viene raccontata attraverso le drammatiche registrazioni delle telefonate dei funzionari polacchi avvenute in quei giorni di fuoco, da una bellissima animazione in stop-motion che vede come protagonisti i politici di allora in veste di pupazzetti, e da filmati di repertorio delle furiose mobilitazioni dei cittadini e dei lavoratori.

Recensione di 1970
Un film rumoroso quello di Tomasz Wolski; un’opera che tenta di riportare alla luce i difficili giorni del Grudzień 1970, giorni in cui le strade e il governo della Polonia sono state messe sotto assedio dagli scioperi e dalle rivolte dei cittadini, rivolte soffocate nel sangue da parte dell’esercito.
È il dicembre del 1970 quando il governo presieduto da Władysław Gomułka annuncia improvvisamente un massiccio aumento dei prezzi degli alimenti base. L’incremento, ben presto, si rivela un duro colpo per i cittadini. Le risposte della popolazione non si fanno attendere; in diverse città hanno inizio decine e decine di scioperi da parte degli operai che richiedono l’abbassamento dei prezzi e l’aumento dei salari. In poco tempo le proteste si espandono; il governo, con le spalle al muro, risponde con la violenza.

Il regista polacco classe ’77 porta in concorso al Trieste Film Festival un piccolo e “fastidioso” gioiello del documentario storico/sociale. In appena 70 minuti di proiezione, Wolski riesce limpidamente e in modo intelligente a riportare in vita gli otto giorni che sconvolsero la Polonia. Il film si divide tra soffocanti scene d’interno, caratterizzate da una fine animazione in stop-motion che ritrae gli alti funzionari del governo comunista polacco, e violente riprese in esterno, ovvero i filmati di repertorio in bianco e nero che hanno catturato le mobilitazioni per le strade delle città. Ad accompagnare lo spettatore nel corso della visione sono le vere e agghiaccianti telefonate degli alti funzionari polacchi, ovvero i realistici pupazzetti.
Queste telefonate fatte da importanti funzionari del governo comunista non sono mai state usate in un documentario… Ricreando modelli e pupazzi simili ai veri protagonisti, ho voluto far vedere l’atmosfera che si respirava in quel momento al Ministero degli Affari Interni … L’animazione in stop – motion ha svolto pienamente questo ruolo. I pupazzi sono stati realizzati sulla base di dettagli realistici presi da ogni personaggio che compare nel film, in scala 1:6.
T. Wolski

In breve, in soli 4200 secondi, 1970 riesce in un miracolo; riesce cioè a mostrare 8 giorni di rivolte, 550 carri armati, 750 veicoli da combattimento, 46 000 proiettili, 150 000 munizioni chimiche, 80 000 granate fumogene, 27 000 soldati e, soprattutto, 1 164 civili feriti, oltre 3 000 civili arrestati e 41 civili morti per i quali non vi è stata alcuna giustizia.
Note positive
- Narrazione semplice e d’impatto
Note negative
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