A Qualcuno piace caldo (1959): Nessuno è perfetto

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A qualcuno piace caldo locandina monroe

A Qualcuno piace caldo

Titolo originale: Hereditary

Anno: 1959

Paese: USA

Genere: Horror

Produzione: PalmStar Media, Finch Entertainment, Windy Hill Pictures

Distribuzione: Key Films

Durata: 127 min

Regia: Ari Aster

Sceneggiatura: Ari Aster

Fotografia: Pawel Pogorzelski

Montaggio: Jennifer Lame, Lucian Johnston

Musiche: Colin Stetson

Attori: Toni Collette, Milly Shapiro, Alex Wolff, Gabriel Byrne, Ann Dowd

Trailer di A qualcuno piace caldo

Trama di A Qualcuno piace caldo

Joe(Tony Curtis) e Jerry(Jack Lemmon) sono due musicisti di Chicago, che durante  la notte del 14 Febbraio 1929,assistono involontariamente al massacro di San Valentino, commesso da un gruppo di gangster. I due musicisti ,ormai noti ai gangster, per poter sfuggire da quest’ultimi, decidono di travestirsi da donne e di farsi assumere da un’orchestra di sole donne, celando a tutti la loro identità.

I due però dovranno subire ostacoli, come frequenti avances da parte di uomini e dal fatto che entrambi si innamoreranno di Zucchero Kandinsky (Marylin Monroe), una bella suonatrice di ukulele.

Recensione di A Qualcuno piace caldo

 “Nessuno è perfetto”

A qualcuno piace caldo

Questo film è noto soprattutto per la citazione “Nessuno è perfetto” pronunciata dall’attore Joe E. Brown. Nonostante questa ironica e simpatica citazione, giudicherei il film perfetto in ogni campo, ritenendolo uno dei miglior film di tutti i tempi, nonché il migliore nel genere commedia. La storia è molto semplice e divertente, riuscendo a intrattenere senza l’uso di volgarità, che purtroppo caratterizza le commedie moderne.

Questa commedia ci descrive in maniera ironica come vengono affrontate le situazioni quando le persone si trovano in pericolo; in questo caso i due protagonisti per salvare le proprie vite sono costretti a travestirsi da donne. Il tutto viene narrato da un apprezzabile regia di Billy Wilder e una splendida sceneggiatura dello stesso cineasta con I.A.L Diamond che vanno a creare su carta dei dialoghi e delle scene potenti che vengono arricchite da delle prove attoriali di gran livello che donano ai personaggi un incredibile cura e tridimensionalità pur parlando di una commedia d’intrattenimento che si poggia sul gioco degli equivoci.

Analisi di A qualcuno piace caldo

Billy Wilder già con il modo in cui presenta il pitch ( introduzione) del film ci fa comprendere che ci troviamo in America verso la fine degli anni 20, periodo dominato dal proibizionismo, e che staremo per osservare una situazione comica in cui vi saranno dei gangster.

Nelle prime inquadrature del film osserviamo degli spacciatori illegali di alcolici, travestiti da operai di pompe funebri, che guidando un carro funebre, scappando dalla polizia. All’interno della bara presente sul carro funebre, vi sono delle bottiglie di alcolici. Questa bizzarra e simpatica introduzione del film all’inizio può dare l’idea di una commedia nera.

A qualcuno piace caldo non è un film che presenta tratti del black humor,  ma mostra scene ed episodi divertenti che si esprimono attraverso situazione molto buffe e imbarazzanti.

Un aspetto molto particolare, della regia di questo film, è la scelta di Wilder (e oserei dire “una scelta più che azzeccata”) di girare il film in bianco e nero e non a colori. Wilder prese questa decisione per motivi tecnici, anche se sostengo che oltre ad aver facilitato il film tenicamente, la scelta del bianco e nero abbia avuto un buon risultato anche dal punto di vista espressivo, in particolare per quanto riguarda la sceneggiatura e la scenografia, poiché essendo un film ambientato durante il periodo del proibizionismo lo spettatore può osservare maggiormente la realtà nel film.

Indubbiamente A qualcuno piace caldo è un cult del cinema e una delle miglior opere del regista Billy Wilder. Con questa pellicola Wilder si conferma come il miglior regista di commedie di tutti i tempi. Ovviamente non è l’unica grande opera di genere commedia da lui realizzata; possiamo ricordare anche grandi film come: L’appartamento(1960), Irma la dolce(1963), Baciami stupido(1964)

A qualcuno piace caldo gode quindi di un’ottima regia, descritta con un giusto ritmo narrativo nelle inquadrature,che permette allo spettatore di non annoiarsi mai.

Un altro aspetto straordinario di questo film è la sceneggiatura, scritta da Wilder insieme a I.A.L Diamond. Certo non si può dire che sia un’idea proprio del tutto originale, poiché e stata ripresa e rielaborata da un precedente film tedesco…. ma nonostante ciò Wilder e Diamond, sono riusciti comunque a elaborare un’ottima sceneggiatura, caratterizzata da dialoghi, battute e scene che riescono a divertire lo spettatore senza il minimo utilizzo o riferimento alla volgarità. D’altronde bisogna aspettarselo da un film, tipico della Sophisticated Comedy, nonché tipico di un periodo in cui regnava ancora il Codice Hays.

Le battute e i dialoghi di questo film sono buoni e ben studiati. Come ho già accennato prima, la battuta dominante di questo film è “Nessuno è perfetto”, pronunciata da Joe E. Brown, che si aggiudica anche il quarantottesimo posto nella classifica delle migliori cento battute del cinema statunitense. Ovviamente però non posso spiegare il significato e il riferimento di questa battuta, poiché svelerei il finale a un eventuale spettatore che non ha visto il film o che ha intenzione di vederselo. Ritengo che questa sceneggiatura sia la miglior sceneggiatura di tutti tempi. Essa,con il passare degli anni è stata molto apprezzata, invidiata e imitata da molti film.

Altri aspetti di notevole ammirazione di questo film sono la cura  dei personaggi e l’interpretazione degli attori.

Da ammirare in modo particolare le interpretazioni di Tony Curtis e Jack Lemmon,che si adattano perfettamente ai personaggi descritti da Wilder e Diamond. Molto carina l’interpretazione di Jack Leomon, che si adatta al personaggio di Jerry, un simpatico e divertente musicista, alle volte anche bizzarro, disposto a fare di tutto, pur di salvarsi la pelle. Notevole anche Tony Curtis,che interpreta il personaggio di Joe, un’affascinante musicista,non sempre convinto di ciò che fa, ma sempre pronto ad agire. Ovviamente viene curato molto bene anche Zucchero Kandinsky, il personaggio interpretato da Marilyn Monroe. Zucchero è una dolce e bella ragazza, suonatrice di ukulele, membra dell’orchestra di donne a cui si arruoleranno poi Joe e Jerry. Zucchero viene descritta come una ragazza dolce, che alle volte tende a trasgredire le regole imposte dall’orchestra. Questo aspetto lo possiamo osservare maggiormente nella parte iniziale del film. I due musicisti, travestiti da donna cercheranno in alcuni momenti di aiutare Zucchero a scappare dalle piccole marachelle da lei commesse, e alle volte sono pronti pure ad assumersi le colpe al posto suo.

L’aspetto molto divertente di questo film è anche il fatto che i due musicisti, travestiti da donna, si innamoreranno di Zucchero,e faranno di tutto per non farsi scoprire. Anche Marilyn Monroe, così come Tony Curtis e Jack Lemon è stata all’altezza di adattarsi a questo personaggio.

Un personaggio che non rientra proprio tra gli attori protagonisti, ma direi che è il personaggio meglio curato da Diamond e Wilder è Osgood Fielding II, interpretato da Joe E. Brown.Oserei dire che questo personaggio è il più caratteristico e umoristico del film. Osgood è un miliardario che ignaro che Jerry sia un uomo, si innamora del suo alter-ego femminile, ossessionandolo di continue avances.

La particolarità di Osgood consiste nell’essere un uomo vivace, pedante e con un amore ossessivo verso Jerry, ma soprattutto questo personaggio è molto apprezzato, poiché viene interpretato dal simpaticissimo Joe E. Brown. Riterrei che forse nessun altro attore sarebbe riuscito a interpretare Osgood meglio di Brown.

Concludo, ritenendo che Wilder abbia realizzato il miglior capolavoro della commedia cinematografica, dando un’interpretazione sentimentale e umoristica della società Statunitense degli anni venti. Questo film è consigliabile a tutti, in particolare agli amanti delle commedie e agli amanti dei film d’epoca. Ritengo che A qualcuno piace caldo meriti una valutazione di un punteggio equivalente a 10/10,poiché lo si può definire “perfetto” in ogni campo. Questo film deve essere assolutamente visto almeno una volta nella vita.

A qualcuno piace caldo foto del film
A qualcuno piace caldo

I lungometraggio che si sono ispiri A qualcuno piace caldo

Sono tanti i registi e sceneggiatori che hanno deciso d’ispirarsi o che hanno cercato di copiare questo film, ma quasi nessuno direi che c’è riuscito, anzi alcuni ritengo che abbiano addirittura elaborato delle pessime o indiscrete sceneggiature. L’aspetto che è stato copiato o rielaborato negli anni della sceneggiatura di “A qualcuno piace caldo” è il compito svolto dai protagonisti del film, ovvero la necessità di travestirsi da donna per ottenere qualcosa. Questo compito o particolarità la possiamo trovare in film come: Tootsie(USA 1982), Bellireschi(Ita 1987) e Mrs Boubtfire(USA 1993).

Nel film Tootsie il compito del personaggio, interpretato da Dustin Hoffman è quello di travestirsi da donna per poter avere successo. Tootsie è una buona commedia, però anche se possiede lo stesso compito di A qualcuno piace caldo,non riesce ad esprimere la stessa comicità di quest’ultimo,poichè i due protagonisti del film di Wilder si ritrovano in situazioni più bizzarre rispetto al film diretto da Pollack.

Un altro film è Bellifreschi. Direi che quest’ultimo è il peggior film che mostra la peggior reinterpretazione del film di Wilder. Nonostante non lo si possa definire un remake di A qualcuno piace caldo, Bellifreschi presenta una trama che al 90% è simile. In questo film i due protagonisti,Tom e Jerry, interpretati da Lino Banfi Christian De Sica sparano per sbaglio a un attore, e per questo sono costretti a scappare e a travestirsi da donne. Si può dire che il plot point di questa sceneggiatura,o meglio la causa del film di questa sceneggiatura è quasi la stessa presente in A qualcuno piace caldo. Inoltre in Bellifreschi vi sono diversi riferimenti, forse anche un po’ ridondanti del film statunitense del 1959. Bellifreschi non è un buon film, e vuole reinterpretare in maniera errata e quasi non divertente A qualcuno piace caldo;anche l’interpretazione di Banfi e di De Sica non è assolutamente ai livelli di quella di Curtis e Lemmon.

L’unico film invece, che rispecchiando la stessa particolarità del travestimento, riesce a dare un effetto di divertimento e anche un po’ di commozione è il film del 1993 Mrs Doubtfire, diretto da Chris Columbus.

In questa pellicola il personaggio interpretato da Robin Williams è un uomo, che in seguito al divorzio con la moglie, gli viene tolto l’affidamento dei figli e cosi non può vederli molto spesso. Allora l’uomo per poter rivedere i propri figli, decide di affrontare il compito di travestirsi da tata per poter stare con loro,a insaputa della moglie. Il film di Wilder e quello di Columbus hanno solo una cosa in comune, ovvero il fatto che i personaggi per poter vivere in tranquillità sono costretti a travestirsi da donna. Nonostante abbiano solo una sola similarità tra loro, bisogna constatare che sono due film eccellenti.

Note positive:

  • Ottima Sceneggiatura.
  • Ottima Regia.
  • Buona elaborazione dei personaggi principali, soprattutto del personaggio di Osgood.
  • Buoni dialoghi, che rendono le scene divertenti senza l’utilizzo della volgarità.
  • Interpretazione di Jack Lemmon,Tony Curtis,Marilyn Monroe e Joe E. Brown.

Note negative:

  • Poca cura per quanto riguarda la descrizione dei personaggi antagonisti.
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