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Anna
Titolo originale: Anna
Anno: 2025
Nazione: Italia
Genere: Drammatico, Biografico
Casa di produzione: LuminaMGR, Masi Film, con Rai Cinema
Distribuzione italiana: Notorious Pictures
Durata: 1h 51 min.
Regia: Monica Guerritore
Sceneggiatura: Monica Guerritore, revisione di Andrea Purgatori
Fotografia: Gino Sgreva
Montaggio: Massimo Quaglia
Musiche: Giovanni Nuti, Paolo Daniele
Attori: Monica Guerritore, Tommaso Ragno, Lucia Mascino, Beatrice Grannò, Roberto De Francesco, Alvia Reale, Francesca Cellini, Edoardo Purgatori, Giampiero Iudica, Luca Lazzareschi, Antonio Zavatteri, Diego Migeni, Matteo Cirillo, Stefano Rossi Giordani, Lucia Lavia, Marco Simeoli, Elena Funari, Alessandro Di Somma, Massimiliano Vado, Anna Testa, Chiara Basserman, Gianmaria Sainato, Claudio Vanni
Trailer di “Anna”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Nelle sale italiane da giovedì 6 novembre 2025 e presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, “Anna” è il primo lungometraggio interamente dedicato alla figura di Anna Magnani, co-scritto, diretto e interpretato da Monica Guerritore, qui al suo esordio dietro la macchina da presa.
“Non voglio fare un grande film, non voglio stupire con effetti speciali. Io interprete voglio incarnarla, perché possa tornare a vivere e farci sentire che cosa ha passato. Quando Anna Magnani dichiara: «Ho fatto l’attrice per avere quella carezza che mi è mancata», parla anche la donna a cui è mancato l’amore più grande, Roberto Rossellini, e quell’amore le è mancato per tutta la vita”.
Le parole di Monica Guerritore
Questo spaccato della vita di una tra le più grandi attrici italiane, regala una riproposizione di importanti personalità del cinema nostrano e internazionale: Tommaso Ragno è Roberto Rossellini, Lucia Lavia è Ingrid Bergman e Stefano Rossi Giordani e Luca Lazzareschi interpretano rispettivamente Sergio Amidei e Carlo Ponti. Tra i protagonisti, invece, Beatrice Grannò e Lucia Mascino si alternano nella trasposizione di Carol Levi, l’agente che ha accompagnato Anna Magnani nelle fase più importanti della sua carriera.
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Trama di “Anna”
Nella notte del 21 marzo 1956, Anna Magnani (Monica Guerritore) attende in solitudine la notizia della vittoria dell’Oscar per “La rosa tatuata”. Quella notte, colma di speranza e tensione, segna un punto di svolta: il trionfo pubblico si scontra con una frattura privata. Mentre il mondo la acclama, Anna affronta l’addio doloroso a Roberto Rossellini (Tommaso Ragno). La rottura segna l’inizio di un distacco crescente dal cinema e il ritorno al teatro, luogo più intimo e autentico. Ma soprattutto, comincia un viaggio interiore tra ferite, amore e memoria.
Recensione di “Anna”
Nel suo esordio alla regia, Monica Guerritore dirige innanzitutto con il cuore. Il suo “Anna” è un film candido e sincero, evidentemente imperfetto, che celebra la Magnani non solo come grande attrice ma, in primo luogo, come donna libera e vulnerabile.
Nell’attesa che da oltreoceano arrivino notizie positive su una possibile vittoria dell’Oscar, la Nannarella di Monica Guerritore passeggia armonica tra le vie di una Roma notturna e onirica. In una dimensione di stampo felliniano, trova conforto nelle parole di una prostituta e di un anziano signore: figure sospese nel tempo, sedute davanti alla saracinesca abbassata di un bar del centro. Da qui traspare un amore incondizionato verso Anna Magnani e la sua romanità, raccontata con dedizione ed entusiasmo, al netto di una tecnica posta vanamente sotto i riflettori. In questo senso, slow-motion o retorici sguardi nel vuoto prima di una dissolvenza incrementano il distacco emotivo tra spettatore e personaggi, definito primariamente da un’impostazione troppo teatrale e da dialoghi eccessivamente cadenzati.
Se, come anticipato, l’opera prima di Monica Guerritore merita i dovuti apprezzamenti per la rappresentazione della protagonista, ritratta in un periodo della vita che le restituisce tutta la sua umanità, la stessa regista sembra perdersi in presuntuosi virtuosismi, nella vana rincorsa all’etichetta di grande film d’autore. Quel considerevole tono sincero e spontaneo si perde così in smodati movimenti di macchina ed enfatiche scelte di montaggio, operate da chi evidentemente conosce il mezzo ma si lascia tradire da un suo fruttuoso passato nel cinema e nel teatro.
La sceneggiatura, infatti, si carica di un tono profondamente distaccato, mettendo gli attori nelle condizioni di muoversi con estremo rigore in inquadrature strutturalmente ben curate. Tra interpretazioni alle volte espressive e pompose, il cast alterna nomi celebri a volti meno conosciuti, lasciando che Monica Guerritore e la sua Anna Magnani si prendano meritatamente il centro della scena, restituendo una performance gestuale, vigorosa, ma funzionale.
Al suo fianco, Tommaso Ragno prende i panni di Roberto Rossellini, il quale allaccia con la protagonista quella storia d’amore infelice posta come fulcro della trama. Eppure, tra i due si sviluppa un rapporto poco efficace e non così memorabile, impattante nella psicologia dei personaggi ma artefatto nella sua rappresentazione, tristemente assimilabile ad un banale dramma da telenovela.
Presumibilmente per non appesantire la narrazione, il film sceglie di circoscrivere la carriera cinematografica di Anna Magnani a dei marginali riferimenti. Seguendo quest’impostazione, tuttavia, si rischia di ridurre il proprio pubblico di riferimento ad una nicchia di cinefili navigati, che fanno della storia della settima arte un punto fermo della loro preparazione.
A conti fatti, “Anna” potrebbe quindi emergere come un titolo per pochi eletti. Apprezzabile da chi è solito farsi ammaliare da una regia appariscente e virtuosa; da chi riconosce ed elogia l’impostazione teatrale di una pellicola e da chi, infine, possiede gli strumenti necessari a decifrare la figura della Magnani anche al di là di ciò che viene raccontato.
Monica Guerritore dirige innanzitutto con il cuore, secondo un’impostazione lodevole, per certi versi ammirabile, ma certamente non sufficiente.
In conclusione
“Anna” è un film realizzato con passione dall’esordiente Monica Guerritore, visibilmente affezionata alla figura della Magnani e alla sua romanità. Tuttavia, emergono i difetti di un’opera prima piuttosto presuntuosa: la regia appare virtuosa e opprimente e la sceneggiatura banalizza il rapporto tra Anna Magnani e Roberto Rossellini. L’impostazione teatrale e gli appena accennati riferimenti alla carriera cinematografica della protagonista incrementano il distacco emotivo tra pubblico e personaggi.
Note positive
- Anna Magnani interpretata da Monica Guerritore
- Un film realizzato con cuore e passione
Note negative
- Regia virtuosa
- Poco incisivo il rapporto tra la Magnani e Rosellini
- Il pubblico generalista potrebbe non comprendere alcuni passaggi
- Non favorisce l’immedesimazione da parte dello spettatore
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| Sceneggiatura |
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| Colonna sonora e sonoro |
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| Emozione |
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| Interpretazione |
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SUMMARY
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2.5
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