Billy (2023): un ciclo lunare per la scoperta di se stessi

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Trailer di Billy

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Billy è il film d’esordio della regista Emilia Mazzacurati, figlia d’arte del regista Carlo Mazzacurati. L’opera è stata presentata alla quarantunesima edizione del Bellaria film festival, come film di chiusura, il 14 maggio 2023, e sarà disponibile nelle sale italiane a partire dall’1 giugno 2023, distribuita da Parthenos.

Trama di Billy

Billy è un ragazzino di 19 anni, che vive con la madre Regina, una donna eccentrica, in un piccolo paesino del nord est, dove tutto è sempre uguale. Dopo essere stato un bambino prodigio conducendo un podcast musicale, Billy ora non sa cosa fare della propria vita: passa le sue giornate a prendersi cura della madre, a giocare in un camper abbandonato con i suoi amici (tutti bambini) e a guardare la ragazza di cui è innamorato. L’incontro con il suo idolo di gioventù Zippo, un rocker ormai caduto in disgrazia, porterà Billy a prendere in mano la sua vita.

Recensione di Billy

Per la sua opera prima, la regista Emilia Mazzacurati sceglie di raccontare in chiave ironica, ma allo stesso tempo profonda, una storia di formazione. Il protagonista del film, Billy, si trova in un momento della sua vita dove si sente perso, spaesato e rinchiuso in una realtà immobile, che non cambia mai, quella del paesino del nord est dove è cresciuto. L’ambientazione gioca un ruolo fondamentale nella narrazione. Il paese, descritto in senso assoluto, potrebbe essere ovunque: le villette colorate tutte uguali, la farmacia, il bar, il locale notturno, le strade immerse nella nebbia, tutto estremamente anonimo, sospeso nel tempo, ma caratteristico di una vita di paese che non cambia mai.

Billy sembra essersi fermato all’infanzia, che è stata segnata da due eventi principali: l’abbandono da parte di suo padre, mostrato nella scena di apertura del film, e la sua carriera di bambino prodigio come conduttore di un podcast musicale. Vi è una sorta di rifiuto del protagonista verso il suo futuro, evidente anche dal fatto che Billy si circondi solo di bambini. La vita di Billy tuttavia, cambia radicalmente quando nella sua vita entra un nuovo personaggio, Zippo, interpretato da Alessandro Gassman. Zippo è un ex musicista rock, un tempo molto famoso, che però ha deciso di abbandonare in modo repentino la sua carriera, per rifugiarsi nell’alcol, accompagnato dal suo fedele cagnolino. Quando Billy incontra Zippo, pensa di trovare in lui, non solo il grande musicista idolo della sua infanzia, ma anche quella figura paterna che gli è sempre mancata. Tuttavia Zippo è ben lungi dall’essere una figura paterna, poichè preferisce scappare ancora una volta, quando sente di starsi affezionando. Zippo è un uomo che ha fallito in tutto: nella musica e come padre e nel rapporto con Billy.

La morte improvvisa di Zippo nella parte finale del film è simbolica, porterà Billy a trovarsi ancora una volta da solo, ma questa volta in grado di prendersi cura di se stesso.

Alessandro Gassmann in Billy
Alessandro Gassmann in Billy

La regista Emilia Mazzacurati descrive la sua storia così:

Con questa storia sento il bisogno di esprimere il percorso di cambiamento che una perdita può
indurre. Di come la fine renda la vita preziosa e come la persona che se ne va lasci un tesoro. Che la morte fa parte della vita, che la tristezza e la felicità devono coesistere per formare un’esistenza piena.
Ci vuole impegno per trasformare le avversità e i propri errori in qualcosa di buono, e bisogna impegnarsi per essere felici. Il primo passo per essere felici (o anche solo avvicinarsi a un’idea di felicità) è cercare di far pace con se stessi e con quegli aspetti di noi che resistono al cambiamento che vorremmo.

Intorno a Billy gravitano poi tutta una serie di personaggi, che rendono il film quasi corale, nonostante non per tutti sia riservata quella profondità e spessore che caratterizza invece il protagonista. I più riusciti sono sicuramente la madre Regina, interpretata da Claudia Signoris e il pompiere Massimo, interpretato da Giuseppe Battiston. Regina è la madre di Billy, che però non è mai riuscita a prendersi veramente cura di lui e vive in un mondo tutto suo. Massimo invece è un uomo solo, che si innamora nel corso del film di Regina, e le scene che li vedono protagonisti sono esilaranti.

La scelta di dividere il film in capitoli che prendono il nome dalle fasi lunari è riuscita, infatti questa ripartizione accompagna lo spettatore in una di sorta di viaggio dove il protagonista però rimane sempre nello stesso posto. Il viaggio che intende la regista è quello interiore, e il protagonista cresce come le fasi della luna.

Giuggioli e Gris in Billy
Giuggioli e Gris in Billy

In conclusione

In conclusione “Billy” è sicuramente un buon film d’esordio, di una regista che rievoca alcune atmosfere tipiche dei film padre. Nonostante la coralità del film non sia totalmente riuscita, “Billy” rimane una storia di formazione fuori dal comune, raccontata con sensibilità e dolcezza.

Note positive

  • ambientazione e atmosfera
  • sceneggiatura

Note negative

  • caratterizzazione personaggi secondari
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