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Batwoman Stagione 1
Titolo originale: Batwoman
Anno: 2019
Paese: Stati Uniti d’America
Genere: Supereroistico, fantastico, azione
Produzione: The CW
Distribuzione: The CW
Ideatore: Caroline Dries
Stagione: 1
Puntate: 20
Attori: Ruby Rose, Rachel Skarsten, Warren Christie, Meagan Tandy, Nicole Kang, Dougray Scott, Camrus Johnson
Le storie, come le persone che le raccontano, non sono sempre come sembrano.
Kate Kane – Batwoman
Batwoman è una serie creata da Caroline Dries andata in onda sul canale the CW e basata sul personaggio omonimo della DC Comics. La serie è stata rinnovata per una sua seconda stagione.
Trama di Batwoman – Prima stagione
Tre anni dopo la scomparsa del multimiliardario Bruce Wayne (e quindi di Batman), la città sprofonda nel crimine e nel male. Kate Kane, cugina di Bruce, si ergerà come nuova protettrice di Gotham, raccogliendo l’eredità del pipistrello con tutte le responsabilità e i sacrifici annessi. Non saranno poche le difficoltà che dovrà affrontare dentro e fuori dal costume; ma per fortuna, non sarà da sola…

Recensione di Batwoman
Apparsa per la prima volta nel crossover “Elseworlds” del 2018 tra The Flash, Supergirl e Arrow, la paladina di Gotham ha ottenuto la sua serie stand-alone nel 2019. Il volto dietro la maschera è quello di Kate Kane, che raccoglie l’eredità del cugino Bruce/Batman, ma riuscendo a uscire dalla sua ombra, dando vita a una nuova eroina, pronta a battersi per chi ne ha bisogno, prima fra tutte la villain principale della stagione, Alice, di cui evito di approfondire il loro rapporto per non cadere in alcuni spoiler sulla storia.
Particolare attenzione è posta sul percorso di Kate e la sua evoluzione psicologica ed emotiva. Passa dall’essere una ragazza relativamente egoista e poco attenta ai bisogni di chi le è vicina a un vero e proprio simbolo di speranza e forza per chi ormai l’ha persa. Come qualsiasi vigilante che si rispetti, i suoi rapporti con le forze dell’ordine non sono proprio eccezionali. La Crows, compagnia privata capitanata da Jacob Kane, padre di Kate, è in guerra aperta con Batwoman. Interessante è anche la relazione della protagonista col padre, ignaro della sua doppia identità, fermo e irremovibile nelle sue convinzioni. Anche il fatto che si sia risposato e abbia costruito una nuova famiglia dopo la morte della sua prima moglie non ha favorito l’avvicinamento tra padre e figlia. Il tratto distintivo del personaggio è il fatto che non nasce perfetta, ma cresce durante tutta la stagione, attraversando un percorso fatto di errori, mancanze e sofferenze. Il confronto col passato porta Kate a riflettere sulle sue scelte presenti e future.
La serie non è tuttavia perfetta, anzi soffre di grossi problemi ed errori, sia sul piano tecnico che su quello narrativo. L’approfondimento sui personaggi secondari è molto superficiale se non assente, i vari episodi non sono molto correlati tra loro e il risultato è una trama interessante ma frammentata, incompleta.

Piccola nota informativa sull’abbandono di Ruby Rose
Nei primi mesi del 2020, l’attrice interprete di Kate Kane (Ruby Rose) ha deciso di abbandonare la serie per due principali motivi: Primo, i vari infortuni che i difficili stunt le procuravano, e secondo, non era particolarmente felice sul lavoro. Oltre a ciò, la pandemia ha interrotto la produzione degli ultimi episodi della stagione. I creatori della serie hanno optato per la creazione di un personaggio totalmente nuovo (Ryan Wilder, interpretata da Javicia Leslie), invece che un semplice recast per la vecchia protagonista. Il risultato è che la storyline di Kate rimane un po’ “appesa”, per così dire, e al momento non abbiamo una valida motivazione della sua scomparsa.
Note positive
- Trasposizione di un personaggio poco conosciuto
- Buona resa delle responsabilità dell’essere un “pipistrello”
- Look dei personaggi e sequenze d’azioni soddisfacenti
- Problemi familiari/psicologici di Kate rappresentati molto bene
Note Negative
- L’omosessualità della protagonista è fin troppo forzata, poco naturale e mal integrata nel contesto
- Realizzazione della trama in maniera lenta e poco coerente
- Personaggi secondari un po’ piatti e poco espressivi