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Chiedimi se sono felice
Titolo originale: Chiedimi se sono felice
Anno: 2000
Paese di Produzione: Italia
Genere: commedia, sentimentale, drammatico
Casa di produzione: Medusa Film, Agidi
Distribuzione: Medusa Film
Durata: 97 min
Regia: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Massimo Venier
Sceneggiatura: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Massimo Venier, Paolo Cananzi, Walter Fontana, Graziano Ferrari
Montaggio: Claudio Cormio
Fotografia: Arnaldo Catinari
Musica: Samuele Bersani
Attori: Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Marina Massironi, Antonio Catania, Silvana Fallisi, Paola Cortellesi, Daniela Cristofori, Augusto Zucchi, Giuseppe Battiston, Max Pisu, Serena Michelotti, Valentino Picone, Salvatore Ficarra, Cinzia Massironi
Trailer del film Chiedimi se sono felice
Avete mai sentito di qualcuno che era felice mentre stava morendo? Forse quell’alpinista, l’ho letto sul giornale, che è arrivato su e non è più tornato giù. Ha raggiunto il suo scopo. Oppure quel sub che è andato giù e non è più tornato su. Ha fatto il suo record personale. Forse un sorriso gli è scappato. E poi ci sono io alla fine di questa storia… eccomi. Vi sembrerà strano ma, anche se sto per morire, sono felice!
Aldo – Chiedimi se sono felice (2000)
Informazioni sul film
Chiedimi se sono felice è una commedia italiana del 2000, diretta, scritta e interpretata dal trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo. Dopo l’inaspettato successo dei due film precedenti (“Tre uomini e una gamba” e “Così è la vita”), questo è il terzo film del trio che decide di tornare sul grande schermo con una commedia, quasi romantica, che non solo è entrata nel cult del cinema italiano ma anche nei cuori dei fan. Con questo film Aldo, Giovanni e Giacomo consolidano ulteriormente il loro stile narrativo unico combinando elementi di comicità surreale, umorismo e situazioni comiche quotidiane, con una forte componente emotiva che riflette temi universali come l’amicizia, l’amore e il perdono. Accompagnati sempre dalla collega Marina Massironi, il trio insieme a Massimo Venier, mette in scena una delle commedie più riuscite di quegli anni riscontrando un grande successo sia dal pubblico che dalla critica.

Insomma credevamo che fosse uno di quei giorni in cui tutto sta per iniziare, invece era solo l’inizio della fine!
Aldo – Chiedimi se sono felice (2000)
Trama Chiedimi se sono felice
Aldo, Giovanni e Giacomo sono tre amici inseparabili uniti dalla passione per il teatro; sognano di mettere in scena uno spettacolo tutto loro, nonostante le sfide quotidiane e i rispettivi lavori. La loro amicizia, però, viene messa a dura prova dall’arrivo di Marina, una donna che sconvolge le dinamiche del gruppo, e da una serie di malintesi che porteranno a una rottura tra i tre. Le vicende si sviluppano tra presente e passato, mostrando come il trio cerchi di affrontare i problemi e capire se sia possibile recuperare il legame unico che li univa.

Lo so, visti così sembravamo tre coglioni… e forse lo eravamo.
Aldo – Chiedimi se sono felice (2000)
Recensione Chiedimi se sono felice
Con l’uscita nelle sale di “Tre uomini e una gamba” e l’esperimento artistico “Così è la vita” il successo del trio più famoso d’Italia aumenta sempre di più. “Tre uomini e una gamba” è l’esordio del trio comico al cinema riconosciuto come un cult della commedia italiana degli anni 90’ che rientra pienamente all’interno dello stile teatrale dei tre comici. Inversamente “Così è la vita” risulta un buon esperimento narrativo di rinnovamento, non apprezzatissimo dalla critica ma che ha trovato un posto speciale nel cuore dei loro fan. Sarà però con il loro terzo lungometraggio, “Chiedimi se sono felice”, che Aldo, Giovanni e Giacomo raggiungono il loro apice e la loro maturità, realizzando una commedia matura e capace di far ridere ma anche di commuovere lo spettatore divenendo una delle più importanti commedie italiane d’inizio secolo.
Il film ruota attorno alla storia di tre amici: Aldo, Giovanni e Giacomo. La storia si sviluppa attraverso un ampio flashback, che parte dalla situazione in cui Giacomo e Giovanni decideranno di andare a trovare Aldo, che è ricoverato in ospedale. I tre sono amici di lunga data, ma un litigio a causa di una donna (Marina) ha rotto definitivamente i rapporti. Durante il flashback, il pubblico viene trasportato indietro nel tempo, dove si scopre che i tre hanno condiviso un sogno: creare il proprio spettacolo teatrale. Nonostante i vari impegni personali e professionali, i tre si dedicano con passione alla creazione dello spettacolo, fino a quando le cose tra i tre non incominceranno ad incrinarsi con l’arrivo di Marina nella vita di Giovanni.
Chiedimi se sono felice?
Il tema centrale del film è il concetto della felicità. Il titolo stesso del film, “Chiedimi se sono felice”, suggerisce una riflessione su cosa significhi davvero essere felici. Durante le vicende del film, vediamo come i nostri protagonisti cercano di raggiungere i loro sogni, cercare il vero amore e affrontare le avversità giornaliere. Ma alla fine del film si può dedurre che il vero messaggio sia che la felicità non sta nel successo professionale o dall’amore romantico, ma piuttosto nel mantenere vive le proprie amicizie e legami affettivi e dall’imparare a perdonare se stessi e gli altri.
Un altro dei punti forti del film è la capacità di esplorare in profondità temi importatnti come l’amicizia e l’amore. La rottura dei tre protagonisti è causata non solo dall’amore per la stessa donna, ma anche da incompresnioni e ferite non sanate nel tempo. Tuttavia, il film mostra come l’amicizia, quando è vera, possa superare anche le maggiori avversità. L’intero film si basa sulla necessità di perdonare e lasciare da parte il rancore, temi che emergono soprattuto nel finale.
Una maturità diversa
Aldo, Giovanni e Giacomo ripropongono nel lungometraggio quella loro caratteristica che tanto li ha resi famosi sia in teatro che in televisione: una recitazione apparentemente naturale in grado di saper raccontare in maniera delicata e realistica scene di vita quotidiana con le sue gioie e i suoi dolori. La loro comicità, che si basa su gag visive e battute taglienti, è sempre di livello e non scade mai nella volgarità gratuita, ma ciò che rende questo film davvero speciale è la sua capacità di alternare momenti esilaranti a scene più riflessive e commoventi. Aldo è, come sempre, il più buffo e spontaneo del trio, capace di generare risate con il solo uso del corpo e della mimica facciale. Giovanni, il più serio e rigoroso, funge da perfetto contrappeso alla goffaggine di Aldo, mentre Giacomo interpreta il ruolo del romantico e sognatore, un uomo in cerca dell’amore e della felicità.
In Chiedimi se sono felice si parla di tre amici ormai diventati quasi fratelli e forti di un rapporto di amicizia saldo e apparentemente indistruttibile, che viene messo a dura prova dall’entrata in scena di una donna che cambierà completamente le loro vite. Come avvenuto anche nelle altre precedenti pellicole, il trio ripropone nel ruolo del personaggio femminile, che porterà turbamento nei nostri protagonisti, quella Marina Massironi che tanto aveva fatto bene nei loro precedenti lavori cinematografici.


Una naturalezza di valore
Massimo Venier e il trio riescono a creare, oltre che a una regia semplice ma efficace, una sceneggiatura profonda, piena di dialoghi e battute brillanti in grado di trattare tematiche abbastanza complesse come l’eterna lotta tra l’amicizia e l’amore, la lealtà, il tradimento e la capacità di andare oltre i propri errori, il tutto senza ricadere in un senso di banalità. Le musiche, curate da Samuele Bersani, aggiungono un ulteriore strato emotivo alla narrazione, enfatizzando i momenti più toccanti senza risultare invadenti. Nonostante la leggerezza della trama in Chiedimi se sono felice è grazie proprio a quella che la recitazione naturale degli attori protagonisti permette allo spettatore d’immedesimarsi e a comprendere ogni carattere narrativo. Non solo la trama e la sceneggiatura risultano funzionanti al racconto ma anche i dialoghi e le stesse gag (ormai entrate nel linguaggio collettivo comune) donano una grande comicità e risate che elevano il lungometraggio a un livello piuttosto alto di cinema di genere, senza mai essere volgare.
In conclusione
Chiedimi se sono felice (2000) è un film che riesce a far ridere e commuovere allo stesso tempo, grazie alla bravura dei suoi interpreti e alla profondità delle tematiche trattate. È un film che parla di amicizia e di sogni, ma anche di perdono e di felicità. Pur essendo una commedia, lascia spazio alla riflessione e si distingue per la sua capacità di raccontare una storia universale con uno stile unico e inconfondibile. Per i fan di Aldo, Giovanni e Giacomo, questo film rappresenta il punto più alto e maturo della loro carriera, ma anche chi non li conosce potrà apprezzare la loro comicità e il messaggio positivo che il film trasmette.
Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l’inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile. Ma per fortuna gli uomini non sono palline: basta un gesto, un’occhiata, una frase qualsiasi a fermare il corso delle cose.
Aldo – Chiedimi se sono felice (2000)
Aspetti Positivi:
- Aldo, Giovanni e Giacomo dimostrano ancora una volta una straordinaria sintonia, sia nelle gag comiche che nei momenti più seri. La loro amicizia e le loro interpretazioni naturali sullo schermo appaiono autentiche e coinvolgenti.
- Il film non è solo una commedia, ma affronta temi universali come l’amicizia, il perdono e la ricerca della felicità, rendendolo più profondo rispetto a una semplice serie di sketch comici.
- La sceneggiatura è ricca di momenti divertenti e di battute intelligenti, senza risultare forzata o volgare.
- Le musiche di Samuele Bersani accompagnano il film in maniera delicata, sottolineando i momenti emotivi senza mai essere invasive.
Aspetti Negativi:
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