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FolleMente
Titolo originale: FolleMente
Anno: 2025
Nazione: Italia
Genere: Commedia
Casa di produzione: Lotus Production
Distribuzione italiana: 01 Distribution
Durata: 97 minuti
Regia: Paolo Genovese
Sceneggiatura: Paolo Genovese, Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella, Flaminia Gressi
Fotografia: Fabrizio Lucci
Montaggio: Consuelo Catucci
Musiche: Maurizio Filardo
Attori: Claudio Santamaria, Vittoria Puccini, Pilar Fogliati, Marco Giallini, Edoardo Leo, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Maria Chiara Giannetta, Maurizio Lastrico
Trailer di “FolleMente”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
“FolleMente” è il nuovo film diretto da Paolo Genovese e scritto dallo stesso regista, insieme a Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi. Il cast è formato da Pilar Fogliati, Edoardo Leo, Claudio Santamaria, Vittoria Puccini, Marco Giallini, Claudia Pandolfi, Emanuela Fanelli, Rocco Papaleo, Maria Chiara Giannetta e Maurizio Lastrico. Prodotto da Lotus Production e distribuito da 01 Distribution, il film esce nelle sale il 20 febbraio 2025.
Trama di “FolleMente”
La nostra mente è un posto molto affollato, siamo tutti pluriabitati con tante diverse personalità che devono convivere tra di loro. Razionali, romantiche, istintive, a volte folli. Ma chi comanda veramente? FolleMente è la storia di un primo appuntamento, una divertente commedia romantica che ci fa entrare nei pensieri dei due protagonisti per scoprire i meccanismi misteriosi che ci fanno agire. Le varie personalità avranno voce e corpo e le vedremo discutere, litigare, gioire e commuoversi per cercare di avere il sopravvento e prendere la decisone finale.

Recensione di “FolleMente”
“FolleMente”, l’ultima fatica cinematografica di Paolo Genovese, rappresenta un esperimento narrativo audace che esplora le complesse dinamiche psicologiche delle relazioni sentimentali contemporanee. Il film si propone come un viaggio introspettivo all’interno della mente umana, utilizzando un meccanismo narrativo che ricorda la struttura del film d’animazione “Inside Out”, ma declinato in chiave squisitamente italiana e adulta.
La pellicola offre una mappa dettagliata e ironica dei meccanismi emotivi che governano le relazioni moderne, scomponendo i comportamenti individuali in archetipi che rappresentano differenti aspetti della personalità umana. Il regista sceglie di visualizzare letteralmente i pensieri dei protagonisti, creando un universo scenico che è metà teatro psicologico e metà commedia brillante.
Il cast corale rappresenta l’elemento di forza principale dell’opera. Edoardo Leo e Pilar Fogliati interpretano la coppia centrale che, nonostante una indubbia alchimia tra i due, attraversa efficacemente i confini tra commedia e introspezione psicologica. Attorno a loro ruotano figure archetipiche che incarnano differenti dimensioni comportamentali: dall’istintività più sfrenata alla razionalità più rigida.
Particolarmente più divertenti sono le performance di Emanuela Fanelli, nei panni di Trilli, una figura impulsiva che irrompe nelle dinamiche relazionali con energia travolgente, e di Claudio Santamaria, il cui Eros rappresenta la personificazione del desiderio maschile. Valium di Rocco Papaleo e Scheggia di Maria Chiara Giannetta aggiungono ulteriori strati di complessità brillante, interpretando rispettivamente un personaggio paranoico e uno irrazionale.
Vittoria Puccini, nei panni di Giulietta, e Maurizio Lastrico in quelli di Romeo, curano invece la componente più romantica, riportando lo spettatore verso una dimensione più tradizionale dell’amore. I loro personaggi rappresentano quella zona intermedia tra sogno e realtà che caratterizza ancora molte aspettative sentimentali. Il Professore di Marco Giallini e Alfa di Claudia Pandolfi completano il quadro con le loro interpretazioni di figure più rigidamente razionali, quasi filosofiche nei loro tentativi di decodificare la realtà emotiva.

Follia e stereotipi di genere: una commedia che sfida le convenzioni
La sceneggiatura, frutto di un lavoro collettivo che coinvolge il regista Paolo Genovese, Isabella Aguilar, Lucia Calamaro, Paolo Costella e Flaminia Gressi, riesce a tessere un racconto che è insieme commedia e saggio antropologico sulle relazioni contemporanee. L’operazione più riuscita è proprio quella di scardinare gli stereotipi di genere, mostrando come maschi e femmine siano ormai troppo stretti nelle rispettive definizioni comportamentali.
La regia appare volutamente teatrale e un pò claustrofobica, che ricorda l’interno di un cervello umano. Gli ambienti, prevalentemente interni, si aprono occasionalmente verso l’esterno, creando una dialettica interessante tra spazio mentale e spazio fisico. Genovese valorizza l’alchimia del cast, creando situazioni comiche che traggono forza dalla perfetta sintonia degli attori.
“FolleMente” propone una riflessione originale sugli stereotipi di genere, invitando a superare le rigide categorizzazioni comportamentali. La tesi centrale suggerisce che uomini e donne potrebbero beneficiare di una maggiore flessibilità emotiva, abbandonando preconcetti e lasciandosi sorprendere dall’improvvisazione sentimentale. In un’era in cui le definizioni di mascolinità e femminilità sono sempre più liquide e complesse, il film offre uno sguardo ironico e insieme profondo su questi mutamenti.
Sotto la patina della commedia leggera si nasconde un’analisi accurata dei meccanismi di boicottaggio che caratterizzano spesso le relazioni contemporanee. Il film riesce a strappare sorrisi ma anche a stimolare una riflessione sulle dinamiche sentimentali attuali, sui nostri timori, sulle nostre resistenze inconsce.
L’ambientazione e i props completano efficacemente la pellicola, sottolineando i passaggi emotivi e contribuendo a creare un’atmosfera che bilancia perfettamente ironia e profondità. Ne emerge un ritratto variegato e sfaccettato delle complessità emotive, che supera gli stereotipi di genere pur mantenendo un registro leggero e divertente.

Quante personalità abbiamo? Con quanti aspetti del nostro carattere dobbiamo fare i conti quando prendiamo una decisione? E quanti scontri avvengono nella nostra mente quando questa decisone è scomoda, complicata, destabilizzante o rischiosa? Questo il punto di partenza di questa commedia che vuole indagare e raccontare la conflittualità che abbiamo nell’affrontare le decisioni della vita e soprattutto nell’affrontare quelle decisioni che la vita ce la possono rendere meravigliosa o insopportabile: ovvero quelle sentimentali. Una commedia romantica, apparentemente classica nel suo svolgimento, ma con un punto di vista nuovo e inesplorato: l’interno della mente dei due protagonisti. Immaginate una coppia, Piero e Lara, un primo appuntamento, cena a casa di lei, lui che arriva con una buona bottiglia, lei che ha preparato il suo piatto forte, l’imbarazzo iniziale, i convenevoli, le chiacchiere per fare colpo, le insicurezze, l’emozione del primo incontro. Vediamo lo svolgersi della serata ma non soltanto nella realtà, entreremo nelle loro teste per scoprire tutto quello che succede quando si formano i nostri pensieri e prendono forma le nostre emozioni, i meccanismi misteriosi e sorprendenti che portano ognuno di noi a decidere ogni singolo gesto, azione, parola o atteggiamento prima che questi divengano realtà. Le varie personalità che ci abitano finalmente avranno voce e non solo quella, avranno anche un corpo in carne e ossa e un luogo simbolico dove li vedremo confrontarsi e scontrarsi, un luogo che rappresenta metaforicamente l’interno del nostro cervello, una stanza piena di oggetti, giocattoli, schedari, ricordi, fotografie e tutto quello che si accumula dentro la nostra testa durante una vita intera. Saranno liberi di esprimersi come vogliono: li vedremo discutere e litigare, gioire, piangere e commuoversi a seconda degli eventi di questa storia.
Note di regia
In Conclusione
“FolleMente”, quindi, è un film destinato a conquistare un pubblico ampio, capace di parlare tanto ai giovani quanto a spettatori più maturi. Un’opera che utilizza l’umorismo come strumento di analisi psicologica, invitando tutti a guardarsi dentro con ironia e leggerezza, ma anche con la consapevolezza che dietro ogni comportamento si nasconde sempre una storia più complessa di quanto sembri.
Note Positive
- Regia
- Recitazione
- Sceneggiatura
- Ambientazione
Note Negative
- Indubbia alchimia tra i due attori protagonisti