Fuori Orario: una notte che cambia la vita

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Trailer inglese del film Fuori orario

Trama di Fuori orario

New York, anni ’80. Paul Hackett è un programmatore di computer, sembra condurre una vita tranquilla tra lavoro e interessi al di fuori di esso e soprattutto senza nessun particolare troppo movimentato, ed forse è proprio per questo che capiterà a lui di passare la notte più assurda di tutte.

Una sera dopo il lavoro si ritrova in un bar a leggere un libro, ed è lì che una ragazza, Marcy, gli si avvicina, i due cominciano a parlare e la ragazza gli lascia il numero di casa che condivide con un’altra ragazza. Paul tornato a casa non ci pensa due volte a chiamarla e così i due si accordano per vedersi da lei nel giro di circa un’ora. Quando Paul arriva dopo una corsa in taxi all’appartamento di Soho, si ritrova la coinquilina di Marcy, scultrice, che sta lavorando a una sua opera e non da molto peso all’ospite, è proprio quest’ultima che comunica a Paul del ritardo a casa di Marcy.

Da quel momento Paul entra in un vortice fatto di un problema da risolvere dopo l’altro per poter semplicemente ritornare a casa sua; senza un soldo (perchè ha perduto tutto ciò che aveva durante la corsa in taxi) e con parecchie persone che lo perseguitano riuscirà a tornare a casa? Ve lo lascio scoprire godendovi il film.

Recensione di Fuori orario

Mi chiamo Paul Hackett, mi trovo a Soho ma non so esattamente dove.
Insomma, sono perseguitato da una folla inferocita e lei sa di che cosa sono capaci.
Ho tutte le ragioni per credere che la mia vita sia in pericolo, in gravissimo pericolo”.

cit. dal film Fuori orario

Il decimo lungometraggio di Martin Scorsese ci regala una storia notturna rappresentando temi come quello della solitudine, dell’eccesso e del voler vivere veramente in prima persona la propria vita.

Fuori orario è un film che va oltre le disavventure di un uomo che sentendosi solo decide di prendere la palla al balzo per cercare di uscire dagli schemi rigidi della solita routine, è più di questo, è un film che rappresenta, come molto spesso accade nei film di Scorsese, una New York troppo malata, fatta di trasgressioni, ossessioni e voglia di ricominciare una vita diversa da quella che si sta conducendo; una vita che può essere così frenetica oppure al contrario troppo tranquilla che assopisce chi la sta conducendo così da non farsi troppe domande sul come potrebbe migliorare.

Il protagonista all’inizio di Fuori orario è come se non si trovasse veramente a tenere le redini della propria vita, ma sembra che sia estraniato da essa e stia guardando da fuori quello che succede all’interno. Le cose cambiano in una notte, quando finalmente lui in prima persona può manovrare gli eventi, cominciano a entrare nella sua bolla fino a ora protetta persone così diverse tra loro, ma soprattutto diverse da lui che gli fanno capire una cosa molto importante che fino a ora Paul aveva dato per scontato: la voglia di vivere la sua vita. Quando Paul pronuncia queste parole si rende conto che forse fino adesso era stato solo uno spettatore della sua stessa vita e che da quel momento in poi farà di tutto per ritornare a casa ed esserne al comando.

Martin Scorsese ci regala una magnifica regia, frenetica, allucinata come del resto lo è la nottata che trascorre il protagonista; nell’analizzare il film dobbiamo tenere conto anche del periodo che stava trascorrendo il regista, un periodo negativo sia sul piano professionale che personale, era in crisi e come il protagonista del film da questo momento comincia un nuovo capitolo della sua vita con più consapevolezza.

“Questo non è un libro. È un insulto prolungato. Uno scaracchio in faccia all’arte. Un calcio in culo alla verità, alla bellezza, a Dio…” 

cit. dal film Fuori orario

Note positive

  • Sceneggiatura
  • Regia
  • Musiche

Note negative

  • Nulla di particolare

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