Mister 8 – prima stagione (2021): otto ragazzi per Maria posson bastare

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Il trailer italiano di Mister 8

Mister 8 è una serie tv finlandese, ennesima fatica del regista Teemu Nikki, conosciuto in Italia soprattutto per il lungometraggio presentato a Venezia 78 Il cieco che non voleva vedere Titanic. La serie, dopo aver vinto l’edizione 2021 di Canneseries, ed essere stata presentata in anteprima in alcune sale italiane (al Napoli Comicon, a Roma, Milano e Bologna), arriva il 3 maggio sulla piattaforma IWonderfull e sul Prime Video channel omonimo.

Trama di Mister

Maria e Juho si conoscono e da subito scatta l’intesa. Deciso a iniziare una relazione con la ragazza, Juho le si propone con insistenza, ma scopre che lei conduce una vita particolare: Ceo di una grande azienda, ha un partner per ogni giorno della settimana. Maria gli propone dunque di diventare uno di questi. Juho accetta, ma con l’intenzione di conquistare tutte le attenzioni della sua amata.

Una scena da Mister 8
Una scena da Mister 8

Recensione di Mister 8

Mister 8 conferma Teemu Nikki come autore capace, eclettico, divertente. Dopo film strambi, destabilizzanti come Lovemilla, Euthanizer e Il cieco che non voleva vedere Titanic, infatti, in Mister 8 ritroviamo la volontà di sperimentare, sia con i generi che con le tematiche, non senza una qualche traccia d’intento di critica alla società.

Mister 8 si discosta dalle serie scandinave che abitualmente arrivano in Italia, non è sicuramente un giallo macabro dai toni freddi: è un prodotto ibrido, che si muove tra i toni della commedia romantica e quelli del thriller, usando una fotografia da cinema noir che non vediamo spesso in televisione, e che ben si adatta soprattutto ai momenti più diluiti e alle musiche di Kaukolampi e Puranen.

Mister 8
I protagonisti di Mister 8

La serie è leggera, il ritmo sostenuto, con vari colpi di scena e momenti di tensione, gli attori perfetti nei propri ruoli, sia per quanto riguarda i due protagonisti, Maria (Krista Kosonen) e Juho (Pekka Strang), che per i sette compagni, che sono altrettante macchiette, ognuno con delle ossessioni e dei vizi che li rendono vulnerabili.

Già in questa caratteristica si può notare l’intenzione per così dire “femminista” del soggetto: i sette (otto con il nuovo arrivato Juho) partner sono uomini che non riescono da soli a soddisfare le esigenze di Maria. Ognuno ha una caratteristica da lei desiderata, ma nessuno le contiene tutte, e presi singolarmente sono piuttosto fastidiosi, uniti formano l’uomo ideale. Maria invece è la donna giusta per ognuno di loro, la “relazione perfetta“, bella, intelligente, ricca e con poche pretese. Per una volta vediamo quindi sullo schermo degli uomini che si battono per le attenzioni di una donna, invece che il contrario.

Una scena da Mister 8
Krista Kosonen è Maria in Mister 8

La serie è anche un inno al poliamore, alla libertà di amare come si desidera e un invito ad allargare le proprie prospettive: Maria sta bene nel proprio modo di vivere le relazioni (finché Juho non le mette i bastoni fra le ruote), e le persone attorno a lei tendenzialmente accettano la cosa senza problemi. Mister 8 dà quindi immagine all’idea che ogni donna debba avere il diritto di fare ciò che vuole del proprio corpo e della propria sessualità, alla necessità di porre fine al bisogno di giudicare le scelte relazionali altrui.

Il vero problema di questa serie è il protagonista effettivo, colui con cui condividiamo il punto di vista per la gran parte del tempo: Juho. Personaggio misterioso, di cui sappiamo poco, egli arriva nella vita di Maria e pian piano ne scombussola gli equilibri. Sembra un ragazzo “normale”, non particolarmente bello, o carismatico, è un ingegnere e ammette presto di non avere passioni. Però, egli è da subito innamorato di Maria. Questo lo porta a dare il via a un piano stratificato per conquistarla, utilizzando i punti deboli degli altri pretendenti. Juho però non è un personaggio positivo: per scoprire di più sulla ragazza fa delle ricerche su di lei (sarà davvero così facile in Finlandia risalire al proprietario di un’auto conoscendone la targa?), ma soprattutto la segue e la spia mentre è in casa come un Joe Goldberg qualsiasi; la spinge a prendere delle decisioni senza che lei se ne renda conto (almeno per un certo periodo: allora forse Maria non è granché intelligente…?), gioca con i vizi, l’identità e i problemi degli altri uomini come se nulla fosse, perché solo il proprio successo conta. Insomma, Juho è uno stalker, un manipolatore e fondamentalmente uno stronzo, e la cosa andrebbe anche bene, se solo fosse problematizzata dalla scrittura e/o dalla messa in scena: invece, malgrado qualche inciampo, egli è sostanzialmente un vincente, uno che ci viene presentato come migliore dei suoi mediocri avversari, è quello che siamo spinti a tifare, e anche quando Maria scopre alcune parti del suo passato, lei non si rende conto dei tratti peggiori di lui.

Una scena da Mister 8
Una scena da Mister 8

In conclusione

Mister 8 è una piacevole sorpresa, nel suo piccolo nuova e diversa rispetto al panorama seriale attuale, malgrado non disponga dei mezzi economici tipici delle produzioni statunitensi. Il soggetto e la sua messa in scena sono interessanti, divertenti e coinvolgenti, e il tentativo di fare un discorso progressista è apprezzabile; tuttavia, una penna femminile tra gli sceneggiatori avrebbe probabilmente aiutato a rendere il punto di vista meno problematico.

Note positive

  • La storia risulta interessante e originale

Note negative

  • Mancanza di uno sguardo maggiormente femminile
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