The New World – Il nuovo mondo (2005): Confronto tra sensibilità

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The New World – Il nuovo mondo locandina

The New World – Il nuovo mondo

Titolo originale: The New World

Anno: 2005

Paese: Stati Uniti d’America

Genere: AvventuraDrammaticoStorico

Durata: 2 hr 30 min (150 min); 2 hr 52 (172 min, extended cut)

Prodotto da: Sarah Green, Terrence Malick

Casa di produzione: New Line Cinema

Distribuzione: Eagle Pictures

Regia: Terrence Malick

Sceneggiatura: Terrence Malick

Montaggio: Richard Chew

Dop: Emmanuel Lubezki

Musiche: James Horner

Attori: Colin FarrellChristopher PlummerChristian Bale, Q’Orianka Kilcher, Ben ChaplinDavid ThewlisAugust SchellenbergWes StudiJohn SavageJonathan Pryce

Trailer italiano di The New World

Trama di The New World – Il nuovo mondo

Nel 1607, oltre cento coloni inglesi sbarcano in Virginia alla ricerca del “Nuovo Mondo”. Al valoroso soldato veterano John Smith (Colin Farrell) viene affidato il compito di organizzare una spedizione nell’entroterra per trovare viveri e trattare la pace con gli autoctoni.

Fallita la missione, Smith viene catturato dalla tribù dei Powhatan e condannato a essere giustiziato, ma la giovane principessa Pocahontas (Q’Orianka Kilcher) riesce a salvarlo dalla sentenza di morte, instaurando con lui un legame fortissimo.

Fotogramma di The New World - Il nuovo mondo
Fotogramma di The New World – Il nuovo mondo

Recensione di The New World – Il nuovo mondo

Autore di alcuni dei più grandi capolavori di sempre, La rabbia giovane e La sottile linea rossa, il maestro del cinema contemplativo Terrence Malick è tornato al cinema nel 2005 dopo una pausa di sette anni con The New World, un atipico film sulla principessa pellerossa Pocahontas la cui produzione, pur arrivando quasi un decennio dopo il celeberrimo classico Disney, risaliva addirittura agli Anni Settanta. Esattamente come in La sottile linea rossa, Malick traduce il peso della Storia maiuscola (lì la Seconda Guerra Mondiale, in The New World la colonizzazione delle Americhe nel XVII secolo) in confronto spirituale e sentimentale prima che di civiltà. Ancora una volta lo stato di natura viene stuprato dall’avidità e dalle ambizioni del colone occidentale, procedendo a un annichilimento di una possibile simbiosi con la serenità dei nativi a contatto con gli elementi. Le vicende sentimentali interrazziali di The New World mirano a scardinare i tabù, spingendo anime apparentemente diverse a congiungersi con l’armonia del creato.

Colin Farrell e Q'Orianka Kilcher in The New World
Colin Farrell e Q’Orianka Kilcher in The New World

The New World è un film lungo (due ore e mezza contro le tre della extended cut) e molto lento in cui a esplicare le idee di Malick sono le voci interiori dei personaggi, a volte un po’ troppo didascaliche ma vibranti di sentimenti contrastanti, e le meravigliose immagini paesaggistiche di fiumi e praterie. Le inquadrature sono riempite di dettagli che ne caricano la complessità filosofica e il lirismo, rimandando ad alcune pellicole del Kubrick più maturo. La lentezza della narrazione è una presa di posizione anarchica e personale capace di far riflettere lo spettatore su ciò che vede senza diventare inutilmente retorico. La macchina da presa vortica attorno ai personaggi, in special modo alla giovane Pocahontas, di cui Malick carpisce l’indole silvana e incontaminata ma al contempo progressista. La ragazza, a cui presta il corpo la quindicenne Q’Orianka Kilcher, è una creatura solare e innocente mossa da curiosità e spirito d’integrazione che sa riportare a galla l’umanità dalle profondità del tormento interiore degli uomini della sua vita, l’inquieto Smith di Colin Farrell prima e il malinconico John Rolfe (il sempre ottimo Christian Bale) dopo.

Christopher Plummer in The New World
Christopher Plummer in The New World

In The New World ci sono mille altre cose bellissime da guardare e ascoltare. La fotografia di Emmanuel Lubezki si fa ammirare per l’attenzione per l’illuminazione naturale, e le scenografie sono evidenti frutti di un lavoro maniacale e mastodontico. Colin Farrell, Christopher Plummer e Christian Bale, a dispetto di alcune critiche superficiali, offrono solidissime interpretazioni, e all’impianto emotivo del film non è estranea la bellissima colonna sonora di James Horner, a cui si aggiungono arie di Wagner. Tutto al servizio di un’epopea capace di conquistare dal primo fotogramma, delicata nei temi ma superba nella realizzazione.

In conclusione

Note positivo

  • La perfezione stilistica.
  • La solidità recitativa.
  • La colonna sonora di James Horner.

Note negative

  • A volte le voci narranti sono un po’ troppo didascaliche.
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