I 400 colpi (1959): L’inizio della saga di Antoine Doinel

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I 400 colpi locandina film

I 400 colpi

Titolo originale:  Les 400 coups

Anno: 1959

Paese: Francia

Genere: Drammatico

Produzione: Les Films du Carrosse

Distribuzione: Cineriz – Creazioni Home Video, L’Unità Video

Durata: 1h 39m

Regia: François Truffaut

Sceneggiatura: François Truffaut, Marcel Moussy

Fotografia: Henri Decaë, Jean Rabier

Montaggio: Marie-Josèphe Yoyotte

Musiche: Jean Constantin

Attori: Jean-Pierre Léaud, Claire Maurier, Albert Rémy, Patrick Auffay, Georges Flamant, Yvonne Claudie, Robert Beauvais, Pierre Repp, Guy Decomble, Claude Mansard

Trailer de I 400 Colpi

Trama de I 400 Colpi

Il film narra la storia di Antoine, un ragazzino di dodici anni, molto trascurato e poco seguito dai genitori. A causa della mancata attenzione da parte di quest’ultimi, Antoine trascorre una vita pre – adolescenziale molto allo sbando, costituita da frequenti giornate in cui marina la scuola, pessimi rendimenti scolastici e vagheggi notturni in una Parigi degli anni cinquanta. Ad accompagnare le giornate “sbandate” di Antoine vi è René, il suo migliore amico.

Jean Pierre Léaud I 400 colpi
Jean Pierre Léaud I 400 colpi

Recensione de I 400 Colpi

Anch’io ho avuto una carriera scolastica molto movimentata, ma nei 400 coups non tutto è autobiografico, anche se tutto è vero. Che quelle avventure siano state vissute da me o da un altro non ha importanza, l’essenziale è che siano state vissute. 

François Truffaut

I 400 colpi è uno splendido film del 1959, diretto da Francois Truffaut, nonché uno, se non il migliore, capolavoro della Nouvelle Vague francese. Oserei giudicare questo film come “Eccellente”, poiché riesce a eccellere in ogni sua forma. La sceneggiatura è uno degli aspetti più lodevoli di questa pellicola, una scrittura lineare che possiede una giusta ed efficacie struttura a tre atti, pur mantenendo quel suo contesto prettamente realistico dal sapore di vita reale. La giusta svolta iniziale, la possiamo osservare nel momento in cui, un giorno per strada, Antoine nota
sua madre baciare un altro uomo. Da quel momento Antoine, rimarrà sconvolto, e inizierà cosi a marinare la scuola, arrivando anche al punto (nei pochi giorni di frequentazione scolastica) a giustificare le proprie assenze con bizzarre e irreali giustificazioni che lo porteranno ad aggravare la sua situazione. È molto affascinante il fatto che François Truffaut voglia contrapporre nel personaggio di Antoine la sua grande svogliatezza e dispersione scolastica con la grande passione del ragazzino verso la lettura di grandi autori classici francesi. Il personaggio di Antoine è un personaggio assolutamente ben riuscito, grazie alla descrizione e alla caratterizzazione fornita da Truffaut e dall’ammirevole interpretazione di Jean-Piere Leaud, che all’epoca era poco più di un bambino, ma che diventerà un attore fondamentale per la filmografia del cineasta francese soprattutto grazie alla saga dedicata proprio a Antoine Doinel, costituita da i 400 Colpi, L’amore a vent’anni, Baci rubati, Non drammatizziamo… è solo questione di corna e L’amore fugge

Antoine Doinel - I 400 colpi
Antoine Doinel – I 400 colpi

Antoine ha dei tratti molto significativi e lodevoli, come la grande passione per i classici della letteratura in contrasto con la svogliatezza scolastica, la passione per il cinema, la voglia ingenua di commettere marachelle a scopo di piacere personale, e soprattutto il forte desiderio di vedere per la prima volta nella vita il mare. Questo desiderio è un elemento fondamentale e ben studiato per lo svolgimento del film, poiché sarà un collante che porterà Antoine e il suo migliore amico nel realizzare diverse svolte narrative. In assoluto Antoine è il personaggio meglio descritto, ma è necessario lodare anche la realizzazione di altri caratteri narrativi molto significativi nella pellicola, tra cui: la madre di Antoine (giovane donna, che trascura quasi sempre il figlio, trattandolo anche male alcune volte), il padre di Antoine (uomo che tratta meglio il figlio rispetto alla madre, ma anch’egli lo trascura molto, poiché il suo unico interesse di vita sono le gare automobilistiche), René (coetaneo di Antoine, nonché suo migliore amico, molto fedele a quest’ultimo, al punto che è disposto ad aiutarlo e ad assecondarlo in ogni diavoleria) e il Maestro di scuola (insegnante di Antoine, abbastanza severo, ma disposto a venire incontro al ragazzo, anche se quest’ultimo si disinteressa quasi totalmente della scuola).

L’aspetto però più ammirevole de I 400 Colpi è la regia, che in questo caso è molto
connessa al montaggio. Nella regia di questo film, possiamo notare diversi tratti della Nouvelle Vague, corrente a cui apparteneva Truffaut, tra cui il realismo nella messa in scena (come ad esempio l’utilizzo di luci del tutto naturali, e una grossa predominanza nel girare in ambienti esterni). Sorprendente è la direzione delle inquadrature, in cui possiamo osservare diverse panoramiche a schiaffo o panoramiche orizzontali abbastanza lunghe che assumono una funzione quasi di piano sequenza che descrive scene o parti di scene abbastanza dinamiche, come ad esempio diverse fughe di René e Anotine, in seguito a marachelle. Molto sperimentale, ma affascinante anche la scelta di Truffaut nel riprendere inquadrature dall’alto verso il basso, in cui la mdp è posta su balconi o tetti di palazzi, per riprendere parti di scene ambientate in mezzo alle strade caotiche di Parigi o per simboleggiare funzioni di establishment shot. L’altro aspetto tecnico sorprendente di questo film è il montaggio. Un montaggio, quasi sperimentale che metterà le basi per il film-editing degli anni a venire. L’aspetto da ammirare di questo montaggio è la leggera funzione ellittica, l’uso in generale delle transizioni e di altri effetti (come il celebre fermo- fotogramma dell’inquadratura finale).

Bisogna però affermare che buona parte del bello del montaggio si può osservare quasi esclusivamente nella parte finale del film. Truffaut, attraverso dei jump cut, che per l’epoca erano un elemento quasi innovativo, riesce a sintetizzare una scena, rendendola molto più leggera e scorrevole, e dando la sensazione di un tempo che scorre.

Concludo, definendo I 400 colpi, il miglior film della Nouvelle Vague, nonché uno dei più grandi capolavori del cinema francese. Aggiungo anche che è un film che fonda delle svolte per la regia, ma sopratutto per il montaggio degli anni futuri.

Note Positive

  • Ottima Regia (in particolare la direzione delle inquadrature)
  • Ottima Sceneggiatura
  • Ottima interpretazione di Jean-Piere Leaud nel ruolo del piccolo Antoine
  • Ottima la caratterizzazione del personaggio di Antoine
  • Ottimo Montaggio, ricco di effetti, transizioni e raccordi ammirevoli, come ellissi temporali,
  • jump cut, ecc.

Note negative

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