I Miserabili: Nelle banlieu parigine si riaccende la disuguaglianza sociale

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I miserabili 2019 locandina film

I Miserabili

Titolo originale: Les Misérables
Anno: 2019
Paese di produzione: Francia
Genere: Drammatico
Casa di produzione: Srab Films
Distribuzione: Lucky Red, MioCinema
Durata: 103 minuti
Regia: Ladj Ly
Sceneggiatura: Ladj Ly, Giordano Gederlini, Alexis Manenti
Montaggio: Flora Volpeliére
Fotografia: Julien Poupard
Musica: Pink Noise

Attori: Damien Bonnard, Alexis Manenti, Djibril Zonga, Issa Perica

Trailer italiano de I Miserabili

Trama de I Miserabili

A Montfermeil, quartiere multietnico e periferico di Parigi, arriva l’agente Ruiz trasferitosi per entrare a far parte della squadra di polizia locale. Viene affiancato agli agenti Chris e Gwanda che, tramite un tour guidato, gli permettono di fare esperienza tra le strade. L’improvviso impatto con un mondo in precario equilibrio tra scontri violenti e criminalità lo destabilizza. Sarà il
rapimento di un cucciolo di leone da un circo di zingari la miccia che riaccenderà le tensioni sociali tra la polizia e le varie minoranze etniche abitanti nel quartiere.

Recensione de I Miserabili


Ladj Ly riporta al cinema gli ultimi, già resi protagonisti da Victor Hugo nel capolavoro letterario omonimo, raccontandone la sopravvivenza quotidiana nelle periferie di Parigi. Vincitore del Premio della Giuria al Festival di Cannes 2019 (dove concorreva anche per la Palma d’Oro), candidato al Golden Globe e agli Oscar come Film Straniero 2020, il film è un potente esordio alla regia, che fa sua l’idea del realismo poetico francese nell’accezione moderna del termine.

Ladj Ly ha passato infanzia e adolescenza proprio nel quartiere in cui il film è ambientato. Essere emotivamente legato a una realtà difficile quale è quella delle banlieue parigine lo porta a girare con cautela e a scegliere uno sguardo privo di giudizio e stereotipi razziali. Nei primi 40 minuti del film veniamo accompagnati per mano tra le strade di un macrocosmo con regole e leggi fatte
su misura, dove l’equilibrio che lo sorregge nasce da accordi, favori reciproci e rispetto. E sul rispetto e il valore intrinseco che ha lo sport si apre il film, una scena che simboleggia unione sotto la bandiera francese, il momento in cui il calcio fa sentire l’appartenenza a una nazione e tutti sono uguali, senza distinzione alcuna. Finito l’incantesimo, ognuno ritorna al proprio posto in società e alla vita quotidiana che altro non è che una lotta per la sopravvivenza.

Il rapimento di Johnny, il cucciolo di leone prelevato da Issa dal circo di zingari arrivato nel quartiere, altro non è che un pretesto per ribadire la supremazia nel territorio e continuare una lotta senza fine di cui la politica e le istituzioni non si occupano. La periferia è da sempre lasciata ai margini così come lo sono i suoi abitanti, tutti sono vittime, motivo per cui il regista sceglie di non dare etichette di “buoni” e “cattivi” a nessuno, e ognuno ha dei motivi che ne determinano l’agire. L’intera sequenza de I Miserabili, inaspettata e tra le più belle degli ultimi anni, porta con sé un notevole carico di tensione, spingendoci a riflettere sulle conseguenze del nostro operato quotidiano come cittadini di una comunità, ma anche e soprattutto come esseri umani.

Note positive

  • Ripresa del realismo francese
  • Narrazione priva di giudizio e stereotipi
  • Finale sospeso e inaspettato

Note negative

  • Nessuna degna di nota
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