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Il Rito delle Streghe
Titolo originale: The Craft: Legacy
Anno: 2020
Paese: Stati Uniti d’America, Canada
Genere: Drama, Fantasy, Horror
Produzione: Bloomhouse, Columbia Pictures, Red Wagon Entertainment
Distribuzione: Sony Pictures
Durata: 97 min
Regia: Zoe Lister-Jones
Sceneggiatura: Zoe Lister-Jones
Fotografia: Hillary Spera
Montaggio: Lily Cuenin
Musiche: Heather Christian
Attori: Cailee Spaney, Gideon Adlon, Lovie Simone, Zoey Luna, Nicholas Galitzine, David Duchovny, Michelle Monaghan, Julian Grey, Donald MacLean Jr., Charles Vandervaart, Hanna Gordon e Travis Caverhill
Il film “Il Rito delle Streghe” è stato distribuito su piattaforme streaming dal 28 ottobre 2020. Dopo il buon debutto con la pellicola “Band Aid” presentata al Sundance Film Festival 2017, dove ricopriva il triplo ruolo di regista, sceneggiatrice e interprete Zoe Lister-Jones dirige e scrive il sequel del film “Giovani Streghe” del 1996.
“Giovani Streghe” viene considerato un cult movie generazionale, in quanto riesce a dosare le tematiche teen del periodo con il fattore fantasy quale la magia.
Trama di Il Rito delle Streghe
Lily(Cailee Spaney) è un’adolescente che si è appena trasferita in una nuova cittadina, segue la madre Helen(Michelle Monaghan) che ha deciso di andare a vivere a casa di Adam(David Duchovny), il suo nuovo compagno. Lily schiva e riservata fatica ad ambientarsi nella sua nuova famiglia composta anche di tre figli di Adam.
Non va meglio neanche a scuola, dove dopo un piccolo incidente a inizio anno subisce atti di bullismo da parte di alcuni compagni di classe; le vengono in aiuto altre tre compagne di scuola. Tre ragazze che praticano arti magiche e trovano in lei il “quarto perfetto” per completare la loro congrega di streghe. Lily insieme a loro diventa sempre più forte ed indipendente, ma un’oscura minaccia legata alle sue origini tornerà nella sua vita e dovrà essere pronta ad affrontarla.

Recensione di Il Rito delle Streghe
Il film “Il Rito delle Streghe” inizialmente era stato pensato come reboot di “Giovani Streghe” per poi diventarne sequel in corso d’opera. L’idea su carta poteva essere interessante, soprattutto nel 2020, quel periodo dove i reboot o sequel di film in auge negli anni 80/90 è molto di tendenza. Il rischio, con questo tipo di proposte, è sempre dietro l’angolo e purtroppo ci troviamo davanti un prodotto non all’altezza del primo e una sorta d’ibrido tra soft reboot e sequel. Nella prima parte della pellicola ritroviamo gli stessi schemi che caratterizzavano la precedente, ricalcandone alcune scene iconiche che non sempre sono funzionali alla narrazione, nella seconda parte invece si accelera sulla trama originale fino ad arrivare a un finale che poteva essere nettamente più d’impatto e complesso.
Una sceneggiatura che non riesce a sfruttare in pieno la potenzialità della storia, non approfondendo alcuni personaggi come dovrebbe e lasciandone altri con un background molto esile, soprattutto per quanto riguarda alcuni protagonisti; interessante invece il plot twist finale che crea continuità con il capitolo precedente. Il cast risulta ben amalgamato e si compone di nomi noti e meno noti, tra cui spiccano quelli di Michelle Monaghan e David Duchovny in un ruolo enigmatico; anche le attrici che sono state scelte per il gruppo protagonista capitanato da Cailee Spaney trasmettono una buona alchimia soprattutto nella parte finale.

Ci si concentra sull’elemento fantasy che risulta abbastanza calibrato nello sviluppo della storia, anche se sarebbe stato interessante vedere approfondite alcune sotto trame che vengono solo accennate; non ci sono grandi guizzi di originalità e la regia non esagera mai; si poteva integrare il tutto meglio a livello tecnico visivo con degli effetti più incisivi. Visto il contesto scolastico la regista cerca di affrontare più tematiche che affliggono la società adolescenziale moderna; come il bullismo, l’inclusività di genere e l’orientamento sessuale, in modo abbastanza superficiale e utilizzate più come espediente narrativo legato all’elemento fantasy. Sarebbe stato più funzionale focalizzarsi su una tematica sola e ad esempio dare più spessore alla storyline del personaggio di Timmy.
In conclusione il film “Il Rito delle Streghe” porta sullo schermo una storia potenzialmente interessante, purtroppo però rimane un teen movie con elementi fantasy, con qualche guizzo horror, che non ha quel quid in più per spiccare tra le varie pellicole del filone di genere. Non riesce a convincere del tutto, proprio per il suo fattore ibrido tra soft reboot e sequel, una linea narrativa più chiara avrebbe reso la sceneggiatura più ad ampio respiro permettendo alla storia di essere più completa.
Note Positive
- Cast
- Elemento fantasy
Note Negative
- Sceneggiatura