Intervista a Vito Zagarrio sul film “Le seduzioni” del 2024

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Vito Zagarrio è nato a Firenze e attualmente risiede a Roma. Si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Firenze e ha conseguito il diploma di Regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia. Ha inoltre ottenuto un M.A. e un Ph.D. in Cinema Studies presso la New York University.

Fino al 2022 è stato professore ordinario di Cinema e Televisione presso l’Università di Roma 3, dove attualmente tiene il corso di Istituzioni di Regia. Nel corso della sua carriera accademica, ha ricoperto ruoli importanti come membro del Comitato Scientifico del Centro Sperimentale di Cinematografia, della Commissione Film d’Essai del Mibact e della Commissione sovvenzioni alla produzione della Regione Lazio. Attualmente, è membro della Commissione di valutazione del progetto “Dalla parola allo schermo” per la Regione Lazio.

Oltre all’attività accademica, Zagarrio ha diretto numerosi documentari, soprattutto sulla storia del cinema, realizzando ritratti di importanti figure come Scola, Lizzani, Argento, Camerini e Monicelli. Ha inoltre prodotto diversi programmi televisivi per la Rai.

Zagarrio è anche il fondatore e il direttore artistico di due festival cinematografici italiani: il “Palladium Film Festival/ CIneMaOltre” di Roma e il “Costaiblea Film Festival” di Ragusa.

Di seguito una selezione della sua filmografia nel settore della fiction:

  • “La donna della luna” (Youg Distance), film in 35 mm con Greta Scacchi, prodotto da Gierre Film/Reteitalia e distribuito da DMV nel 1988.
  • “Un bel dì vedremo”, film in HDTV con Roberta Vongher e Alberto Molinari, prodotto dalla Rai nel 1988 (primo film in alta definizione con Eureka system; vincitore del David di Donatello 1988).
  • “Movida!”, film in 16 mm con Elvira Lopez Salort, prodotto da Rai-Sat nel 1990.
  • “Bonus Malus”, film in 35 mm con Claudio Bigagli e Athina Cenci, prodotto da Cavadaliga e Surf Film e distribuito dall’Istituto Luce nel 1993.

Il 23 febbraio 2024 ho avuto l’onore d’intervistarlo sul suo lungometraggio “Le seduzioni” del 2024, qui trovate la video intervista:

Note di regia

Le seduzioni, tratto da un romanzo di Lidia Ravera, è una romance ma non di puro genere e con risvolti drammatici; un ritratto di una certa generazione e lo spaccato di una certa società; una riflessione sull’Italia del nuovo millennio vista attraverso le contraddizioni di una certa classe medio/alto borghese. Importante è la scelta di Napoli come location del film: una Napoli inedita, non convenzionale. Non quella delle Vele e di Scampia, ma quella più borghese del Centro direzionale che fa assomigliare Napoli a New York, quella del Vomero e degli ambienti intellettuali. 9 Napoletana è anche la maggioranza della troupe, composta da giovanissime maestranze e collaboratori artistici, e degli attori noti per la loro “napoletanità”. Insomma, si tratta di un film basato sulla recitazione ma dove lo stile della messa in scena è riconoscibile, un film fatto per il pubblico ma pieno di possibili letture altre e di metafore di una identità italiana nel nuovo millennio. Un film che tratta di una vicenda umana, della storia e dei sentimenti di uomini e donne nelle quali lo spettatore può riconoscersi. Una sorta di “thriller dei sentimenti” che coinvolge e intriga. L’amore, il dolore, la delusione e la speranza sono sentimenti di oggi, di un’umanità che si smarrisce quando la sfera intima e privata si disgrega. Eppure la vita può ancora offrirci le sue “seduzioni”.
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