It Ends With Us – Siamo noi a dire basta (2024). Un adattamento del primo romanzo di Colleen Hoover

Recensione, trama e cast di It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, un adattamento per il grande schermo del primo romanzo di Colleen Hoover

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Trailer di “It Ends With Us – Siamo noi a dire basta”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Dopo il successo editoriale mondiale che il romanzo dell’autrice americana Colleen Hoover ha riscontrato, soprattutto grazie all’eclatante passaparola sui social, It ends with us – siamo noi a dire basta è finalmente diventato un film, disponibile dal 21 agosto 2024 in tutte le sale cinematografiche.

Seppur apportando qualche modifica, la scrittrice, che ha partecipato in qualità di produttrice al progetto, ha dichiarato di essere pienamente soddisfatta ed entusiasta di come la sua storia sia stata trasportata su schermo dal regista Justin Baldoni, nonché interprete del protagonista maschile (Ryle Kincaid). Il ruolo del personaggio principale è stato invece affidato alla magnetica attrice americana Blake Lively, nota per aver recitato nella serie tv Gossip Girl.

Rispetto al romanzo new-adult i personaggi di Lily e Ryle, rispettivamente di 23 e 30 anni, sono leggermente più grandi, in quanto gli attori hanno 35 e 39 anni. Questo è sicuramente un elemento che ha fatto molto discutere il pubblico a riguardo, ma le incomprensioni sono subito state messe in chiaro dalla Hoover, spiegando che tale scelta è stata presa consapevolmente con l’obiettivo di correggere un errore precedentemente commesso durante la stesura del libro.

Trama di “It Ends With Us – Siamo noi a dire basta”

Dopo un’infanzia scandita da episodi traumatici e violenze domestiche a causa del padre, Lily Blossom Bloom, ormai divenuta una giovane imprenditrice, prende coraggio e decide di trasferirsi per cambiare vita e coronare il suo sogno da bambina: gestire un negozio di fiori.

Ed è così che poche ore dopo aver seppellito l’egoista padre, Lily si ritrova a contemplare dal tetto di un grattacielo l’immensità della città di Boston.

Quest’atmosfera intima e raccolta viene rotta dall’arrivo di Ryle Kincaid, un affascinante neurochirurgo che entra in scena proprio come un tuono brusco e irruento. Nonostante sia totalmente concentrato sulla carriera e provi avversità per qualsiasi tipo di relazione, tra i due scatta subito una scintilla che non tarderà a scoppiare in un ardente storia d’amore.

All’apparenza tutto sembra essere rosa e fiori, ma con l’improvviso ritorno di una vecchia conoscenza di Lily, il suo primo amore Atlas, la relazione con Ryle inizia ad avere dei risvolti inaspettati e pericolosi.

I tentativi di riscatto di Lily risulteranno presto vani, perché i vecchi fantasmi del passato torneranno ad insidiarsi violentemente anche nel suo presente, facendo riaffiorare ferite e ricordi della relazione sofferta dei suoi genitori, ma sta volta purtroppo non sarà più una spettatrice passiva.

Riuscirà a trovare il coraggio di dire basta e rompere lo schema?

Fotogramma di It Ends with Us – Siamo noi a dire basta
Fotogramma di It Ends with Us – Siamo noi a dire basta

Recensione di “It Ends With Us – Siamo noi a dire basta”

Con il personaggio di Lily si assiste a un vero e proprio viaggio dell’eroe, la quale evoluzione e la sua finale presa di coscienza, rendono il film diverso da tutti gli altri romance, in cui di solito a prevalere è la storia d’amore tossica tra i protagonisti. Finalmente si assiste a un cambio di direzione e Lily, per amor proprio, ma soprattutto di sua figlia, rompe quel circolo vizioso di sopraffazione iniziato con sua madre, tornando padrona della propria vita.

A coronare questo momento di realizzazione e delineare l’inizio della lunga e difficile fase di rinascita è un flashback. Dopo essere stata nuovamente vittima dell’ira di Ryle, Lily corre a nascondersi nella sua auto e in una vera e propria epifania rivive tutte le situazioni “accidentali” alle quali il regista ci aveva già esposto, ma sta volta montandole dandogli una luce diversa, mostrando che in ognuno di quei casi Ryle aveva agito di proposito, incapace di gestire la rabbia.

Sfortunatamente il ritmo poco incalzante del film tende a rendere la visione un po’ lenta; a influire probabilmente le scelte di montaggio e le numerose, forse eccessive, inquadrature in primo piano, che si soffermano intensamente sui volti degli attori, rivelandone però tutte le loro micro espressioni. In realtà, seppur queste scelte registiche potrebbero essere la causa di una perdita di attenzione da parte del pubblico, sono funzionali alla narrazione in sé, poiché in questo modo si assiste all’evoluzione dell’intricata storia d’amore tra i personaggi. Se tutta la fase dell’innamoramento fosse stata consumata in brevi minuti, lo spettatore non sarebbe riuscito a immedesimarsi nella storia fino in fondo, l’empatia con il personaggio di Lily sarebbe venuta meno, tanto da non riuscire a comprendere le motivazioni per le quali giustificasse di continuo Ryle e i suoi comportamenti violenti e perché, nonostante tutto, continuasse ad amarlo così tanto da non riuscire a vedere lucidamente la situazione nella quale è intrappolata.

Proprio come il libro, la sua trasposizione cinematografica ha fedelmente mantenuto la doppia natura della storia: un romanzo d’amore e un thriller psicologico, trattando il delicato tema della violenza sulle donne in maniera cruda ma toccante, tanto da far uscire il pubblico dalla sala con un senso di disorientamento e vuoto nello stomaco.

Il suo ampio successo mondiale grazie al romanzo bestseller di Colleen Hoover, lo rende già di per se un film appetibile e la sua natura transgenerazionale gioca ancora più a suo favore. Infatti, sotto la veste di storia d’amore, riesce a parlare anche ai più piccoli di questa dura realtà, trattando il tema in maniera originale e vivida, ma senza troppe esagerazioni che avrebbero potuto rendere la visione difficile.

Parlare di argomenti così forti è sempre un’arma a doppio taglio, perché essendo purtroppo molto attuali c’è il rischio di non affrontarli in maniera adeguata, banalizzando il problema, riducendo la sua importanza. In questo senso, il lavoro di sensibilizzazione portato avanti dal regista è stato esemplare; egli è stato capace di dimostrare quanto anche solo le parole possano essere pericolose e manipolatorie, gravi tanto quanto una violenza fisica.

Sicuramente la scelta degli attori è stata più che azzeccata, i quali volti più o meno conosciuti dal grande pubblico assicurano il successo del film anche solo grazie al loro nome. Ovviamente, solo la presenza di nomi conosciuti non può garantire successo a una pellicola e in questo caso bisognerà ringraziare le loro interpretazioni intense e coinvolgenti. Infatti essi sono riusciti a entrare totalmente nei rispettivi ruoli, donando così la giusta rilevanza e tridimensionalità ai personaggi fittizi ideati dalla penna della Hoover. Probabilmente con attori diversi la storia avrebbe assunto tutt’altro sapore, rendendo sia il personaggio di Ryle che alcuni scambi di battute veramente imbarazzanti e irrealistici.

Frame del film romantico It Ends with Us – Siamo noi a dire basta
Frame del film romantico It Ends with Us – Siamo noi a dire basta

In conclusione

It ends with us – siamo noi a dire basta, è un film commovente che riesce ad affrontare un tema delicato come quello della violenza sulle donne in maniera semplice, ma tutt’altro che banale, creando un perfetto mix tra comicità e dramma e offrendo grandi spunti di riflessione: cosa vuol dire davvero amare? Come si può uscire dal loop di una relazione tossica? Riuscirà la nostra protagonista a dire basta e andare avanti?

Note positive

  • Transgenerazionale
  • Commovente
  • Innovativo

Note negative

  • Ritmo a tratti lento
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Emily Neri
Emily Neri

20 anni, DAMS
"dobbiamo scegliere chi far entrare nel nostro piccolo strano mondo"