La battaglia del Dottor Semmelweis (2023). Una battaglia dopo l’altra

Recensione, trama e cast del lungometraggio ungherese La battaglia del Dottor Semmelweis (2023), dal 14 agosto 2025 nei cinema italiani.

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La battaglia del Dottor Semmelweis - 2023102 distribution - Foto per uso editoriale ricevuta da ufficio stampa reggiespizzichino
La battaglia del Dottor Semmelweis – 2023102 distribution – Foto per uso editoriale ricevuta da ufficio stampa reggiespizzichino

Trailer di “La battaglia del Dottor Semmelweis”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

La battaglia del Dottor Semmelweis è un film ungherese del 2023, presentato in concorso al Kinest Fest 2024 e in uscita in italia il 14 agosto 2025, distribuito in italia dalla Unicorn Media Group. Il film è diretto dall’ungherese Lajos Koltai, noto soprattutto per la sua collaborazione con Giuseppe Tornatore e per la candidatura all’Oscar per la fotografia del film Malena.

La battaglia del Dottor Semmelweis è stato proposto per la candidatura all’Oscar 2025 (97ª edizione) come miglior film internazionale per l’Ungheria.

Trama di “La battaglia del Dottor Semmelweis”

In un’importante clinica ostetrica nella Vienna del 1847, numrose madri muoiono misteriosamete dopo il parto. Mentre il direttore Klein e il suo staff brancolano nel buio, un giovane medico ungherese, Ignác Semmelweis, “Il salvatore delle madri”, inizia una personale crociata contro l’ignoranza e l’arroganza della medicina ufficiale. Scontrandosi con il direttivo dell’ospedale in cui lavora e affrontando importanti conseguenze.

Recensione di “La battaglia del Dottor Semmelweis”

La battaglia del Dottor Semmelweis racconta la vita e la missione di Ignác Semmelweis, ostetrico ungherese della prima metà dell’Ottocento, il cui nome è legato a una delle intuizioni più semplici e rivoluzionarie della storia della medicina: l’importanza di lavarsi le mani. Un gesto banale oggi, ma che all’epoca rappresentò una rottura profonda con le pratiche consolidate. La sua scoperta riuscì a ridurre drasticamente i decessi per febbre puerperale, consegnandogli il soprannome di “Salvatore delle madri“.

Il termine battaglia è il cuore pulsante dell’opera. Una guerra non combatutta da soldati o guerrieri ma da medici e infermiere. La battaglia scientifica e professionale di Semmelweis, costretto a dimostrare la validità di un’idea che infrange le certezze dell’accademia medica del tempo; la battaglia contro il pregiudizio e il razzismo, che colpisce duramente i medici ungheresi nella Vienna imperiale; la battaglia romantica, che intreccia la sfera intima del protagonista; e una sottile battaglia femminista, incarnata dalle donne del film, spesso ignorate o confinate a ruoli marginali, ma decisive nel sostenere e diffondere il cambiamento.

Miklós H. Vecsei veste i panni di Semmelweis con intensità, restituendo un personaggio determinato, animato da un profondo senso di giustizia e da una volontà incrollabile. La sua interpretazione, pur convincente, resta però in parte ingabbiata nel cliché dell’eroe apparentemente imperturbabile, ma dal cuore sensibile e bisognoso di affetto. Questo dualismo emerge nei momenti più intimi, quando la maschera del medico lascia intravedere la fragilità dell’uomo.

Uno degli elementi più riusciti è la ricostruzione storica: scenografie e costumi, accurati e credibili, trasportano lo spettatore nella Vienna di metà Ottocento, tra corsie ospedaliere e salotti aristocratici. Per 127 minuti si respira il perfetto clima dell’epoca e della vita all’interno della prestigiosa ma infausta clinica austriaca.

La regia, invece, alterna momenti suggestivi a passaggi più statici. Alcune inquadrature sembrano rigidamente composte, a scapito della spontaneità. I dialoghi, pur ricchi di contenuto, tendono a dilungarsi, rallentando il ritmo e smorzando la tensione narrativa.

Un’altra nota dolente riguarda la gestione emotiva dei frequenti lutti che attraversano la storia. Nonostante la presenza di scene forti, come le numerose autopsie, il film non riesce mai a trasmettere fino in fondo il peso di quelle morti, né a scuotere davvero lo spettatore. Corpi e drammi si susseguono, i sensi di colpa affiorano, ma le note sporche e ineluttabili della morte vengono eccessivamente attenuate, lasciando lo spettatore ai margini, incapace di sentire fino in fondo la tragedia.

In conclusione

Nel complesso, La battaglia del Dottor Semmelweis è un film che unisce rigore storico e dramma, ricordando come le rivoluzioni scientifiche non nascano solo da laboratori e teorie, ma da uomini e donne pronti a sfidare lo status quo, anche sacrificando se stesse. Un’opera che, nonostante alcune rigidità , mantiene vivo l’interesse e offre una riflessione attuale: il cambiamento richiede coraggio, perseveranza e, a volte, la capacità di resistere alle incomprensioni del proprio tempo. Un film valido che restituisce dignità e memoria a una figura storica importante, ma scarsamente ricordata.

Note positive

  • Costumi e scenografie storicamente accurate.
  • Riscoperta di una storia realmente esistita e poco ricordata, con un impatto enorme sulla medicina.
  • Sottotrame interessanti.

Note negative

  • Personaggi spesso rigidi, stereotipati.
  • Poca spontaneita registica.
  • Scarsa gestione emotiva delle scene drammatiche.

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Interpretazione
Emozione
SUMMARY
3.6
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Matteo Novi
Matteo Novi