
I contenuti dell'articolo:
L’amore, in teoria
Titolo originale: L’amore, in teoria
Anno: 2025
Nazione: Italia
Genere: Commedia
Casa di produzione: Indiana Production
Distribuzione italiana: Vision Distribution
Durata: 90 minuti
Regia: Luca Lucini
Sceneggiatura: Amina Grenci, Teresa Fraioli
Fotografia: Manfredo Archinto
Montaggio: Luca Angeleri
Musiche: Andrea Cotroneo
Attori: Nicolas Maupas, Martina Gatti, Caterina De Angelis, Francesco Colella, Francesco Salvi
Trailer di “L’amore, in teoria”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
“L’Amore, in teoria”, il film diretto da Luca Lucini, è una commedia sentimentale scritta da Amina Grenci e Teresa Fraioli, con protagonisti Nicolas Maupas, Martina Gatti, Caterina De Angelis, Francesco Colella e Francesco Salvi. Il film prodotto da Indiana Production è distribuito in tutte le sale cinematografiche da Vision Distribution dal 24 aprile 2025.
Trama di “L’amore, in teoria”
Leone è il fidanzato perfetto: gentile, educato, rispettoso. È stato il primo della classe a scuola e lo è anche ora che studia Filosofia all’università.
I genitori di Carola lo adorano, convinti che lei abbia finalmente lasciato Manuel, il ragazzo poco raccomandabile con cui usciva. In realtà, Leone per Carola è solo una copertura mentre lei continua a frequentare Manuel. Ed è proprio a causa di questa situazione che Leone si ritrova costretto ai servizi sociali, dopo essere stato accusato ingiustamente di un crimine commesso invece da Manuel. Eppure, questa svolta inaspettata nasconde una scoperta meravigliosa: quella del primo amore, con Flor, un’attivista ambientale, forte e libera. Quando Leone sembra aver finalmente dimenticato Carola però, lei piomba di nuovo nella sua vita.
Diviso tra l’amore vero e quello da sempre immaginato, Leone troverà la sua strada grazie anche ai consigli di Meda, un senzatetto che gli insegnerà la filosofia dell’amore, dei sentimenti e della vita al di là dei libri.
Recensione di “L’amore, in teoria”
“L’amore, in teoria” è una delicata esplorazione dei sentimenti giovanili che intreccia filosofia e vita reale in un racconto di formazione dal sapore agrodolce. Il film segue le vicende di Leone, interpretato con convincente freschezza da Nicolas Maupas, uno studente modello di Filosofia che si ritrova intrappolato in un triangolo amoroso non convenzionale. La storia prende avvio da un inganno: Leone è considerato il fidanzato perfetto dai genitori di Carola (una convincente Caterina De Angelis), mentre in realtà è solo una copertura per permettere alla ragazza di frequentare indisturbata Manuel, un ragazzo dal carattere ribelle che i genitori non approverebbero mai.
La situazione precipita quando Leone, per proteggere questa farsa, si assume la responsabilità di un reato commesso da Manuel, ritrovandosi condannato ai servizi sociali. È proprio durante questo periodo di “espiazione” che il protagonista incontra Flor, interpretata con intensità da Martina Gatti, un’attivista ambientale dal carattere forte e determinato. Attraverso questa relazione, Leone scopre per la prima volta cosa significhi realmente amare ed essere amati.
Tuttavia, quando sembra aver finalmente voltato pagina, Carola ricompare nella sua vita, mettendolo di fronte a una scelta cruciale: l’amore idealizzato che ha sempre immaginato o quello autentico appena scoperto. Il percorso di crescita di Leone è arricchito dalla presenza di Meda, un senzatetto filosofo interpretato con simpatia da Francesco Salvi, che diventa una sorta di mentore spirituale per il giovane protagonista.
Un Viaggio dalla Filosofia al Cuore
Attraverso i suoi insegnamenti non convenzionali, Meda trasmette a Leone una comprensione dell’amore e della vita che va ben oltre quanto appreso sui libri universitari. La sceneggiatura di Amina Grenci e Teresa Fraioli si sviluppa in modo lineare, con personaggi e dialoghi che parlano direttamente al pubblico giovane, senza eccessive complessità narrative ma con una sincerità che risulta comunque interessante.
I personaggi, seppur non particolarmente originali, riescono a risultare credibili grazie all’interpretazione sentita del cast. La regia di Luca Lucini si mantiene su toni descrittivi, privilegiando una narrazione chiara rispetto a soluzioni stilistiche più ardite. Questa scelta, se da un lato rende il film accessibile, dall’altro ne limita in parte le potenzialità espressive. Un elemento che avrebbe potuto arricchire ulteriormente l’atmosfera del film è la colonna sonora: mancano quei brani contemporanei che potrebbero fungere da ponte emotivo con il pubblico giovane a cui il film principalmente si rivolge.
La musica, elemento fondamentale nella vita degli adolescenti, avrebbe potuto conferire maggiore profondità e risonanza emotiva alle scene chiave. “L’amore, in teoria” è un film che, pur non brillando per originalità o audacia stilistica, riesce comunque a raccontare con onestà il complesso passaggio dall’amore idealizzato a quello reale, dalla teoria dei sentimenti alla loro pratica quotidiana. È un racconto di formazione che, attraverso gli errori e le scoperte del protagonista, invita a riflettere sulla differenza tra ciò che pensiamo sia l’amore e ciò che l’amore è davvero.
In conclusione
“L’amore, in teoria” si tratta di un’opera che, pur non destinata a rimanere nella storia del cinema, offre uno spaccato sincero e a tratti commovente delle relazioni giovanili, riuscendo a parlare al cuore del pubblico più giovane e a chiunque ricordi con nostalgia le incertezze e le scoperte del primo amore.
Note Positive
- Scrittura
- Regia
- Recitazione
Note Negative
- Alcune gag e alcuni dialoghi appaiono banali
- Andavano inserite più canzoni ascoltate dai ragazzi