Sophia! (2022): lo sguardo e l’anima della diva italiana

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Locandina del documentario Rai Sophia!

Sophia! (2022)

Titolo originale: Sophia!

Anno: 2022

Nazione: Italia

Genere: documentario

Casa di produzione: Istituto Luce Cinecittà, La Presse, Rai Documentari

Distribuzione italiana: Istituto Luce Cinecittà

Durata: 1h 40m

Regia: Marco Spagnoli

Sceneggiatura: Marco Spagnoli, Simona Sparaco

Fotografia: Niccolò Palomba

Montaggio: Jacopo Reale, Valentina Romano

Musiche: Max Di Carlo

Attori: Claudia Gerini, Matilde Gioli, Margareth Madè, Ludovica Nasti, Lina Sastri, Valeria Solarino

Trailer italiano di Sophia! (2022)

Al Festival cinematografico napoletano “Galà Cinema Fiction – Italy Identity”, viene proiettato in anteprima mondiale, presso il Cinema Filangieri di Napoli, il 19 settembre 2022 alle ore 19:30, il documentario” Sophia!” diretto da Marco Spagnoli (già candidato tre volte al David di Donatello per il miglior documentario e vincitore di un Nastro d’Argento), scritto da Simona Sparaco e Marco Spagnoli, prodotto da Marco Durante, Presidente di LaPresse, con RAI Documentari e Luce Cinecittà. La pellicola andrà in onda nel giorno del compleanno della diva italiana in una serata firmata Rai Documentari il 20 settembre 2022 alle ore 21:15 SU Rai Uno.

Trama di Sophia! (2022)

Un viaggio alla scoperta del mito di un’attrice unica, e della sua vita, narrata da lei stessa in prima persona, attraverso materiali di repertorio, foto rarissime, filmati inediti, interviste radiofoniche e televisive, italiane ed internazionali, con il commento di sei attrici italiane (Claudia Gerini, Matilde Gioli, Margareth Madè, Ludovica Nasti, Lina Sastri e Valeria Solarino), che oltre ad essere cresciute nell’ammirazione di Sophie Loren, ne raccontano e analizzano l’eredità artistica – spirituale. “Sophia!” è la narrazione intima ed epica della nascita e dell’affermazione di una grande attrice: l’amore per Carlo Ponti, il flirt con Cary Grant, la devozione per Vittorio De Sica, l’amicizia e la complicità professionale con Marcello Mastroianni, la caparbietà con cui ha voluto a tutti costi diventare madre, la vittoria di molti premi internazionali, ne fanno l’ultima grande Diva del cinema internazionale, icona dell’eccellenza italiana amata in tutto il mondo.

Foto d'archivio su Sofia Loren - Sophia! (2022)
Foto d’archivio su Sophia Loren – Sophia! (2022)

Recensione di Sophia! (2022)

Marco Spagnoli non è nuovo a trattare Sophia Loren all’interno di un documentario, bensì nel 2014 ne realizzò un docufilm, per la durata di quaranta minuti, dal titolo Donne nel mito: Sophia racconta la Loren, che, insieme a Walt Disney e l’Italia – Una storia d’amore (2014) ed Enrico Lucherini: Ne ho fatte di tutti i colori (2004) gli valsero una menzione speciale ai Nastri D’Argento 2015. Il mediometraggio documentaristico si presenta al pubblico come un susseguirci di reperti d’archivio che vanno a narrarci l’attrice de La Ciociara, sia attraverso le sue dichiarazioni rilasciate ai vari giornalisti dell’epoca sia attraverso un lungo commento che l’attrice ha rilasciato a Spagnoli, sia attraverso i vecchi video in cui è possibile rintracciare i pensieri di Vittorio De Sica sulla star italiana del cinema. “Sophia!” pone la sua ossatura narrativa all’interno di questo mediometraggio, non a caso molti dei materiali d’archivio presenti nei quaranta minuti di Donne nel mito: Sophia racconta la Loren sono nuovamente riutilizzati all’interno del documentario del 2022, il tutto però acquista una nuova chiave di lettura, dove prima c’erano le parole della Loren a narrare la sua vita ora troviamo le dichiarazioni della nuova generazione di attrici italiane e che guardano la figura della Loren con estrema ammirazione, prendendola come punto di riferimento femminile cinematografico a cui aspirare. Per loro Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone è l’attrice per eccellenza italiana e simbolo dell’eleganza e della forza femminile italiana.

Tra i due prodotti audiovisivi abbiamo, dunque, un cambio di prospettiva fondamentale che dona all’opera una divergente chiave di lettura al medesimo (per lo più) materiale d’archivio. Se il mediometraggio poneva la narrazione dal punto di vista dell’interessata che andava a narrare al pubblico la sua vita e carriera attraverso un lungo commento, in “Sophia!” il tutto acquista un senso e significato attraverso le dichiarazioni della Gioli, della Madè, della Nasti, della Sastri e della Solarino, sono loro a creare il filo conduttore della pellicola. Il commento della Loren, fondamentale in Donne nel mito: Sophia racconta la Loren, scompare del tutto e le uniche dichiarazioni dell’attrice, mostrata solo attraverso video/foto/audio d’archivio, vengono usate solo per confermare e dare uno spessore drammaturgico alle affermazioni delle intervistate. A inizio pellicola la Gioli pone l’accento sulla forza interiore e sullo sguardo dolce e triste che la Loren ha sempre posseduto, in concomitanza la storia, con le sue immagini d’archivio, ci conduce alla sua infanzia, alla guerra a cui ha dovuto assistere insieme all’abbandono da parte paterna, il tutto per rafforzare e dare sostegno e potenza a ciò che le “narratrici” hanno proferito. Il regista dunque all’interno dell’arco narrativo ci narra esclusivamente solo alcuni momenti della vita della diva italiana come, appunto, la sua forza e l’importanza che ha avuto la madre nella sua vita, oppure l’incontro con Carlo Ponti, che diverrà suo marito, oppure l’amicizia intensa con Vittorio De Sica, colui che le ha insegnato l’arte del recitare, e il legame lavorativo con Mastroianni, anch’esso divenuto il primo divo della storia del cinema maschile, con cui ha creato una coppia artistica che tutto il mondo ha invidiato al cinema italiano. Peccato però che le narratrici hanno detto poco e nulla sul loro incontro cinematografico con la figura della Loren, hanno raccontato ciò che per loro racconta quel personaggio ma non su come l’hanno conosciuta, con quale film hanno imparato ad amarla. Inoltre nessuna delle attrici prese in questione è straniera, togliendo, così, alla vicenda un lato più universale, e, inoltre, non abbiamo nessuna dichiarazione da parte di un personaggio che l’ha conosciuta veramente e lungamente, dato che qui tutte le attrici considerate hanno avuto con lei un incontro molto sporadico.

Sofia Loren - Foto d'archivio - Documentario Sophia! (2022)
Sophia Loren – Foto d’archivio – Documentario Sophia! (2022)

In conclusione

Il lungometraggio sa emozionarci soprattutto tramite le interessanti immagini d’archivio molto interessanti e montate nei momenti giusti, donandoci uno sguardo umano della Loren, uno sguardo umano che anche le narratrici donano al pubblico. Peccato però che le attrici che ci raccontano la storia, donando senso alla vicenda, non vanno maggiormente nel personale evitando così di spiegare il loro primo incontro con la Loren a livello di cinematografico o asserendo più profondamente cosa rappresenti la Loren per loro e non per l’Italia in generale.

Note positive

  • Montaggio
  • Emozione

Note negative

  • Le intervistate potevano parlare maggiormente di ciò che significhi la Loren per loro, entrando più nello specifico.
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