
L’Attacco dei Giganti – il film. Parte 1 – L’Arco e la Freccia Cremisi e Parte 2 – Le Ali della Libertà
Titolo originale: L’Attacco dei Giganti – il film. Parte 1 – L’Arco e la Freccia Cremisi e Parte 2 – Le Ali della Libertà
Anno: 2025
Nazione: Giappone
Genere: Animazione, Azione, Drammatico, Fantascienza
Casa di produzione: MAPPA, Wit Studio, Production I.G
Distribuzione italiana: I Love Japan, Adler Entertainment, Dynit
Durata: 240 min
Regia: Yuichiro Hayashi
Sceneggiatura: Hiroshi Seko
Montaggio: Aya Hida
Musiche: Kohta Yamamoto, Hiroyuki Sawano
Doppiatori originali: Yuki Kaji, Yui Ishikawa, Marina Inoue, Hiroshi Kamiya, Yoshimasa Hosoya, Takehito Koyasu, Romi Park
Trailer di “L’Attacco dei Giganti – il film. Parte 1 – L’Arco e la Freccia Cremisi e Parte 2 – Le Ali della Libertà”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Il 10, 11 e 12 febbraio 2025 torna sul grande schermo, in un appuntamento imperdibile, la serie Anime tratta dall’omonimo manga “Shingeki no kyojin” che ha appassionato tutta la comunità mangaka e non solo. Grazie alla casa di distribuzione I Love Japan, in collaborazione con Adler Entertainment e Dynit, il pubblico può vedere insieme, i due OAV de L’attacco dei giganti: L’Arco e la Freccia Cremisi (2014), contenente al suo interno i primi tredici episodi, e Le Ali della Libertà (2015), secondo lungometraggio della serie. All’interno di questa pellicola, che riunisce i primi due lungometraggi, possiamo assistere all’arco narrativo della caduta di Shiganshina, alla battaglia di Trost e alle vicende inerenti Eren e al Corpo di ricerca. Questi due film, prodotti da Wit Studio in collaborazione con Production I.G, sono tratti dall’acclamato manga di Hajime Isayama e propongono scene aggiuntive rispetto agli episodi televisivi che hanno fatto la fortuna di questo titolo.
Trama di “L’Attacco dei Giganti – il film. Parte 1 – L’Arco e la Freccia Cremisi e Parte 2 – Le Ali della Libertà”
Per oltre cento anni le alte mura che circondano Shiganshina hanno difeso la cittadina da un pericolo che gli abitanti si rifiutano persino di nominare. Chi desidera esplorare il mondo esterno è visto come un pazzo e guardato con disprezzo. Il giovane Eren si sente però come un animale in cattività e, sebbene avvenga spesso che le squadre inviate ritornino decimate, sogna di unirsi al Corpo di Ricerca per scoprire la realtà che lo circonda. Un giorno Eren sogna l’attacco di esseri giganteschi e, anche se al risveglio ha rimosso ogni ricordo di quanto ha visto, gli resta addosso una stranissima sensazione. Poco più tardi accade l’imprevisto: un immenso Titano apre una breccia nelle mura di protezione. Per Eren sarà uno shock senza precedenti…

Recensione di “Trama di “L’Attacco dei Giganti – il film. Parte 1 – L’Arco e la Freccia Cremisi e Parte 2 – Le Ali della Libertà”
Nel panorama animato contemporaneo, poche opere hanno saputo scuotere e appassionare il pubblico come “L’Attacco dei Giganti” (Shingeki no Kyojin). Nata dalla mente di Hajime Isayama, questa serie anime, suddivisa in più stagioni, ci trasporta in un mondo distopico e brutale, dove l’umanità è costretta a vivere rinchiusa in città fortificate, protette da mura gigantesche, per difendersi dalla minaccia costante dei Giganti, creature mostruose e antropofaghe. La narrazione si concentra su un gruppo di giovani protagonisti, tra cui spiccano Eren Jaeger, Mikasa Ackerman e Armin Arlert, le cui vite vengono sconvolte dall’attacco dei Giganti e dalla perdita dei loro cari. Questo evento traumatico segna l’inizio di un’odissea di orrore e disperazione, ma anche di coraggio, resilienza e speranza.
Il primo film, “L’arco e la freccia cremisi”, ci introduce in questo mondo claustrofobico e angosciante, dove la paura e la precarietà sono all’ordine del giorno. L’addestramento dei protagonisti, le prime battaglie contro i Giganti, la scoperta del potere di Eren di trasformarsi in Gigante: ogni momento è un crescendo di tensione e colpi di scena che tengono lo spettatore incollato allo schermo. La seconda pellicola, “Le ali della libertà”, approfondisce la mitologia della serie, svelando nuovi misteri sui Giganti, sulle mura e sul mondo esterno. I protagonisti si trovano ad affrontare nuove sfide, sia sul campo di battaglia che sul piano emotivo, e le loro certezze vengono messe in discussione.
La trasposizione cinematografica è ripresa dall’anime, a sua volta tratto dal manga di Hajime Isayama; questa è un’opera che ha letteralmente ridefinito i canoni del genere, conquistando milioni di spettatori in tutto il mondo grazie alla sua trama avvincente, ai personaggi memorabili e all’atmosfera unica e coinvolgente. Fin dai primi istanti, “L’Attacco dei Giganti” ci trascina in un vortice di emozioni contrastanti: paura, rabbia, disperazione, ma anche speranza, coraggio e resilienza. La storia di Eren Jaeger, un giovane ragazzo che sogna libertà e vendetta dopo aver assistito alla morte della madre per mano dei Giganti, è il cuore pulsante di un racconto epico e appassionante, che esplora temi profondi come la natura umana, il sacrificio, la lotta per la sopravvivenza e la ricerca della verità. Ma “L’Attacco dei Giganti” non è solo la storia di Eren. È anche la storia di Mikasa Ackerman, la sua protettrice silenziosa e letale, di Armin Arlert, l’amico d’infanzia fragile ma astuto, e di tanti altri personaggi che, con le loro storie e i loro conflitti interiori, contribuiscono a rendere quest’opera un vero e proprio affresco umano.
L’animazione è semplicemente superba, con un tratto distintivo e una cura maniacale per i dettagli. Le sequenze di combattimento sono adrenaliniche e spettacolari, grazie anche all’uso del Dispositivo di Manovra Tridimensionale (DMT), uno strumento che permette ai soldati di muoversi agilmente tra gli edifici e gli alberi per affrontare i Giganti. La colonna sonora è epica e coinvolgente, capace di amplificare le emozioni e di rendere ogni scena ancora più intensa. Le musiche di Hiroyuki Sawano sono diventate iconiche e indissociabili dall’immaginario de “L’Attacco dei Giganti”. Ma ciò che rende “L’Attacco dei Giganti” un’opera unica nel suo genere è la sua capacità di mescolare sapientemente azione, dramma, horror e fantascienza, creando un’atmosfera cupa e angosciante, ma anche emozionante e coinvolgente. Ogni attimo è un susseguirsi di colpi di scena, rivelazioni sorprendenti e momenti di grande impatto emotivo, che tengono lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. Le immagini delle battaglie sono studiate appositamente per immergere lo spettatore in questo caos adrenalinico. Lo spettatore è come un soldato in prima linea, sempre in movimento, che segue i personaggi nei loro volteggi spettacolari e nei loro attacchi fulminei. A volte si avvicina così tanto da farci sentire il respiro affannoso dei combattenti, altre volte si allontana per mostrarci l’ampiezza del campo di battaglia e la minaccia incombente dei Giganti; i tagli sono rapidi, nervosi, proprio come i movimenti dei Giganti. Non c’è tempo per riposare lo sguardo, bisogna essere sempre pronti a ciò che accadrà dopo. L’azione è talmente concitata che a volte si fa fatica a capire cosa sta succedendo, ma è proprio questo il punto: la battaglia è confusa, caotica, spaventosa.
I primi piani invece ci mostrano i volti dei personaggi: la paura, la rabbia, la determinazione. I loro occhi sono sbarrati, le mascelle contratte, i corpi tesi. Ogni espressione, ogni dettaglio è curato per trasmetterci l’intensità del momento. Alcuni stacchi giocano anche con le angolazioni, spesso inusuali e vertiginose. Ci ritroviamo a guardare i Giganti dal basso verso l’alto, sentendoci piccoli e insignificanti di fronte alla loro potenza. Oppure, al contrario, siamo noi a dominare la scena dall’alto, seguendo i movimenti dei soldati e dei Giganti come se fossimo degli uccelli. La luce e dei colori sono elementi che contribuiscono a creare l’atmosfera unica. I primi sono spesso vividi, contrastanti, proprio come le emozioni dei personaggi. Il rosso del sangue, il verde della foresta, il grigio delle mura: ogni colore ha un significato, un’importanza. La luce, invece, è usata per creare ombre profonde, che nascondono pericoli e misteri. A volte il sole è accecante, altre volte la luna illumina a malapena i combattimenti notturni. L’illuminazione è un elemento fondamentale per creare suspense e drammaticità. In tutto questo si sviluppano trame e sottotrame tra il mondo interno alle mura e quello esterno oltre il mare, un desiderio d’infanzia di Armin e Eren.
La seconda parte si concentra più su aspetti sociali senza però relegare ai fantastici combattimenti momenti secondari; alleanze si formano e si sciolgono, tradimenti sono all’ordine del giorno e la lotta per il potere è sempre presente. In questo scenario intricato, i protagonisti cercano di trovare il loro posto e di capire chi sono i veri nemici dell’umanità. La trasposizione in pellicola ha vinto diversi premi, uno dei più recenti è l’Astra Award: nel 2024, come “Migliore serie animata in streaming”. È stata la prima volta nella storia degli Astra Award che tale premio è stato assegnato a un anime giapponese.

In conclusione
“L’Attacco dei Giganti” va oltre il semplice intrattenimento. Le due pellicole ma la serie in generale ci invita a riflettere sulla nostra condizione umana, sulla fragilità della nostra esistenza e sulla necessità di lottare per ciò in cui crediamo. Ci ricorda che anche di fronte alle avversità più grandi, non dobbiamo mai perdere la speranza e la determinazione. L’impatto che ha avuto sull’industria dell’animazione ha dimostrato che è possibile creare anime di alta qualità, con storie complesse e personaggi profondi, capaci di conquistare un pubblico adulto.
Note positive
- Trama avvincente e originale: La storia è ricca di colpi di scena, misteri e rivelazioni sorprendenti che tengono lo spettatore con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. L’idea di un’umanità assediata da mostruose creature e costretta a vivere rinchiusa in città fortificate è di per sé molto affascinante e originale.
- Personaggi complessi e ben sviluppati: I personaggi sono caratterizzati in modo approfondito, con le loro paure, le loro debolezze, le loro motivazioni. Eren, Mikasa, Armin evolvono nel corso della storia, affrontando sfide difficili e prendendo decisioni importanti.
- Animazioni di alta qualità: L’animazione è curata nei minimi dettagli, con sequenze di combattimento spettacolari e dinamiche. L’uso del Dispositivo di Manovra Tridimensionale (DMT) è reso in modo efficace, creando un senso di velocità e di adrenalina
- Colonna sonora coinvolgente: Le musiche di Hiroyuki Sawano sono epiche e potenti, capaci di amplificare le emozioni e di rendere ogni scena ancora più intensa. La colonna sonora è diventata iconica e indissociabile dall’opera.
Note negative
- Violenza esplicita: La serie contiene scene di violenza esplicita, con immagini cruente e dettagli macabri. Questo può urtare la sensibilità di alcuni spettatori, soprattutto i più giovani.
- Complessità della trama: La trama diventa sempre più complessa e intricata nel corso della pellicola, con l’introduzione di nuovi personaggi, fazioni e misteri. Questo può rendere difficile seguire la storia, soprattutto per chi non ha familiarità con il manga originale.