Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992). Ansie e musica rock

Recensione trama e cast del film Maledetto il giorno che t'ho incontrato (1992), un binomio vincente targato Carlo Verdone e Margherita Buy

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Gli attori Carlo Verdone (a sinistra) e Margherita Buy (a destra) in uno scatto di scena sul set del film Maledetto il giorno che t'ho incontrato (1992) di Carlo Verdone.
Gli attori Carlo Verdone (a sinistra) e Margherita Buy (a destra) in uno scatto di scena sul set del film Maledetto il giorno che t’ho incontrato (1992) di Carlo Verdone. – Immagine per uso editoriale, scaricata da Wikipedia

Trailer di “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Maledetto il giorno che t’ho incontrato è l’undicesimo film da regista di Carlo Verdone, il quale è anche sceneggiatore e interprete principale della pellicola, come spesso accade. La sua controparte invece è una giovane Margherita Buy che è agli esordi della sua carriera cinematografica. Il film è ambientato a Milano, luogo dove i protagonisti vivono le loro disavventure, per poi spostarsi a Londra e in Cornovaglia dove Bernardo, il protagonista, cerca informazioni preziose per scrivere la biografia su Jimi Hendrix che gli sta dando filo da torcere.

Il film non risulta tra i più amati di Carlo Verdone, nonostante ciò ha ottenuto diverse candidature e alcune vittorie ai David di Donatello del 1992 tra cui Migliore attore protagonista e Miglior sceneggiatura. Negli anni ha ottenuto riconoscimenti anche per la colonna sonora, composta da Fabio Liberatori, il quale aveva già lavorato con Verdone in altri film tra cui Borotalco, Compagni di scuola, Acqua e sapone.

Trama di “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”

Bernardo è uno scrittore in procinto di fare il grande passo quando si mette al lavoro per scrivere una biografia su Jimi Hendrix. Bernardo vuole fare il grande passo anche nella vita privata chiedendo alla fidanzata Adriana di sposarlo, ma lei improvvisamente lo lascia. Bernardo cade in una fase di depressione cominciando a frequentare uno psicanalista per superare il dolore. Qui conosce Camilla, un’attrice con disturbi psicologici, la quale stravolgerà la vita del protagonista.

Recensione di “Maledetto il giorno che t’ho incontrato”

Carlo Verdone utilizza due temi a lui molti cari in Maledetto il giorno che t’ho incontrato: la musica rock e le medicine. Ipocondriaco nella vita vera, il personaggio di Bernardo non si discosta di molto da Carlo Verdone come persona. Durante il film lo vediamo alle prese con confezioni di antidepressivi, sonniferi e varie soluzioni mediche. Anche quando non ce ne sarebbe bisogno, lui ne fa uso. Proprio come la sua controparte femminile Camilla, la quale è più ansiosa di lui. E la musica rock? Facile rispondere, visto che Jimi Hendrix è un tema principale del film. Le difficoltà creative nello scrivere una biografia su di lui, la ricerca spasmodica fino al Regno Unito dove Bernardo frequenta i luoghi conosciuti da Hendrix, i cimeli ben in vista a casa di Bernardo. È difficile non rimanere colpiti dall’aura di questo musicista, uno dei più noti di sempre, anche se Loris, l’editore del libro di Bernardo, non crede molto in questo progetto in quanto Hendrix è un soggetto superato e ormai troppo abusato. Il personaggio di Bernardo ha delle caratteristiche uniche che lo rendono un soggetto alquanto interessante. È un uomo che cerca spesso di imporsi, di creare la sua strada, ma viene quasi sempre messo a tacere: pensiamo alle volte che lo vediamo alla lavanderia londinese e la proprietaria lo caccia, oppure a quando prova a convincere Loris a inviargli denaro per ottenere informazioni su Hendrix ma la cabina telefonica lo abbandona non avendo abbastanza monete. Bernardo è un personaggio che vuole esprimersi ma non riesce a farlo come vorrebbe. Nonostante Maledetto il giorno che t’ho incontrato venga trattato come una commedia, non possiamo non riscontrare momenti di irrequietezza. Ancora, il personaggio di Bernardo è essenzialmente triste, non solo per la sua rottura con Adriana che lo porta verso la depressione, ma proprio la sua vita è tale. Non sono gli agi che gli mancano, bensì una vera situazione di felicità e stabilità.

Il film si discosta da altri diretti da Verdone fino ad allora, con un protagonista ben inserito nella storia e meno personaggio. Non cerca di essere memorabile con battute o scenette comiche, ma rimane nella mente degli spettatori grazie alle sue azioni. È quel tipo di empatia che si crea con il pubblico mettendo in mostra le sue fragilità e la sua voglia di essere. Stessa cosa per Camilla, la quale è molto simile a Bernardo e lo spettatore già intuisce il tenero rapporto che va a crearsi quando i due frequentano lo stesso studio di psicanalisi. È una storia di amicizia in primis, poiché due anime sole si incontrano e si comprendono a vicenda. Sono preda delle loro turbe mentali che non li lasciano vivere in pace. Bernardo vorrebbe avere una svolta e questo libro sarebbe l’ideale per lui, una spinta verso l’apice della sua carriera. Camilla il successo lo trova proprio in Inghilterra dove conosce Attilio, l’impresario e regista dello spettacolo di grande popolarità dove la donna recita. Con Attilio nasce anche una storia d’amore, ma si capisce subito che non è ciò che cerca Camilla. I due sono troppo diversi e il personaggio di Attilio si fa subito detestare dallo spettatore tipo, che vede invece in Bernardo un possibile partner ideale. La storia, infatti, si tramuta quando Bernardo arriva a Londra per scrivere del suo libro, ma è anche un’occasione per lui per rivedere Camilla dopo alcuni mesi. È in questi luoghi del nord Europa che i due personaggi legano maggiormente, trasformando il loro tipo di relazione da amicizia a possibile fidanzamento.

A livello comico il film non delude, nonostante i siparietti divertenti siano inferiori ai precedenti film del regista romano, come detto. Non troviamo frasi ad effetto o scene particolarmente strambe, ma il tipo di rapporto problematico ma ameno dei due protagonisti ci lascia con il sorriso sulle labbra. La loro strana passione (o forse è meglio dire ossessione) per i medicinali ci fa sorridere, perché è ambiguo un rapporto basato sulle paranoie e sul malore. Un altro elemento comico è sicuramente Richard Benson, personaggio in voga in quegli anni sulle reti televisive private, il quale ha avuto una grande riscoperta con l’avvento di internet. Sin dall’incipit del film, quando Bernardo è ospite di un programma condotto da Benson, lo spettatore si addentra in uno dei temi principali della pellicola: la musica. Benson è un personaggio stravagante, il quale qui sembra essere più normale rispetto a Bernardo che non vuole lasciare il palco e preme per raccontare il motivo per cui è stato invitato. Il personaggio di Richard Benson richiama quindi la nostalgia per un tipo di televisione che attualmente è meno in voga, oltre a farsi scoprire (o riscoprire) dai più giovani.

Maledetto il giorno che t’ho incontrato è indubbiamente uno dei film più particolari del regista Verdone, che tenta qualcosa di diverso dai precedenti film, riesce in positivo a distaccarsi da quei film legati ai personaggi e alle macchiette, senza nulla voler togliere ad essi, film capaci di rallegrare beatamente gli spettatori. Qui, però, Verdone prova qualcosa di diverso dirigendo e scrivendo una commedia dolceamara similarmente a quanto visto in Compagni di scuola, erigendosi però a personaggio principale della storia. Un film tra il nostalgico e il romantico.

In conclusione

Maledetto il giorno che t’ho incontrato si discosta abbastanza dai precedenti lavori cinematografici diretti da Carlo Verdone, puntando più sulla sostanza della storia che sulle battute comiche memorabili. Una commedia dolceamara tra il nostalgico e il romantico con due buoni protagonisti. Colonna sonora da evidenziare.

Note positive

  • Colonna sonora
  • Film divertente oltre che intrigante
  • Ambientazione
  • Tema della psicanalisi ben strutturato

Note negative

  • Alcuni personaggi poco caratterizzati

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Review Overview
Regia
Fotografia
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Interpretazioni
Emozione
SUMMARY
3.6
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Tommaso Lesti
Tommaso Lesti

Laureato in Cinema, Televisione e Produzione Multimediale. Appassionato della settima arte e di serie TV, non disdegno qualsiasi genere esistente. Quindi, se avete raccomandazioni, fatevi pure avanti.