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Maschi veri
Titolo originale: Maschi Veri
Anno: 2025
Paese: Italia
Genere: Commedia
Casa di Produzione: Groenlandia
Distribuzione italiana: Netflix
Ideatore: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Ugo Ripamonti
Stagione: 1
Puntate: 8
Regia: Letizia Lamartire, Matteo Oleotto
Sceneggiatura: Furio Andreotti, Giulia Calenda, Ugo Ripamonti
Fotografia: Valerio Azzali
Montaggio: Michele Gallone, Giorgia Currà
Musica: Santi Pulvirenti
Attori: Maurizio Lastrico, Matteo Martari, Francesco Montanari, Pietro Sermonti, Thony, Sarah Felberbaum, Laura Adriani, Alice Lupparelli, Corrado Fortuna, Nicole Grimaudo
Trailer di “Maschi veri – Prima stagione”
Informazioni sulla stagione e dove vederla in streaming
“Maschi Veri” è una serie tv italiana remake dell’omonima serie spagnola “Machos Alfa”. La serie ha debuttato su Netflix Italia ieri, 21 maggio 2025, dove la prima stagione è disponibile per lo streaming, e ci risulta essere attualmente in produzione per quelle a venire.
Trama di “Maschi veri – Prima stagione”
“Maschi Veri” è la storia di 4 uomini sulla quarantina, amici dai tempi dell’università e attualmente alle prese con le rispettive crisi di mezza età, crisi coniugali o crisi personali che siano. Il focus della serie è sugli sviluppi psicologici e comportamentali di questi quattro personaggi all’interno di una società moderna che sta cambiando, che li sta mettendo in discussione e che sta sradicando l’inflessione patriarcale del nostro (e loro) vivere quotidiano. Ecco che si presenta l’esigenza di stare al passo con i tempi e moderare le proprie tendenze maschiliste verso l’accettazione di un mondo femminista e un riposizionamento sociale equo e paritario: un corso sulla moderazione della mascolinità tossica è quello che fa al caso loro. Riusciranno Massimiliano, Mattia, Luigi e Riccardo a reinventarsi e sensibilizzarsi per migliorare il loro rapporto con la figura femminile? O saranno costretti dal loro ego a perdere per sempre ciò che amano di più al mondo?
Recensione di “Maschi veri – Prima stagione”
La serie è la rappresentazione perfetta di come questi piccoli (ma grandi) prodotti del cinema italiano riescano a far combinare tra loro umorismo e attualità. Non sono da sottovalutare le potenzialità di queste piccole finestre sul mondo, come oserei definire “Maschi Veri”, poiché la loro eco può risonare molto lontano grazie a canali come l’humour, l’italianità, l’ironia la giocosità. Le puntate brevi e i dialoghi semplici ma efficaci, ricchi di informazioni (velate e non), sono la chiave per arrivare a un pubblico ampio e variegato. La strada della semplicità ma allo stesso tempo della schiettezza è quella che valorizza al meglio un prodotto che non vuole cambiare il mondo ma ha una morale, e anche profonda.
Il 2025 è stato un anno ricco di svolte politiche e sociali, come gli ultimi trascorsi, ed è giusto che con il mutamento della società muti così anche l’arte cinematografica, utilizzata intelligentemente da molti per un’azione sociale pungente ma mai arrogante. I 4 amici, con i loro pregi e difetti, sono cresciuti assieme in un mondo che quando erano giovani era diverso da quello che è oggi e che si ritrovano ad affrontare da adulti, sia nel lavoro sia nella vita privata. Nel corso della storia si sviluppano e sviscerano i loro rapporti con le rispettive compagne, fidanzate, mogli, figure femminili in generale e si ironizza sul loro modo di crescere con loro, nel bene e nel male. Molto importante è anche l’argomento sessualità: le relazioni, il nuovo modo (forse apparente) di intendere la monogamia e i bisogni (maschili e femminili) dei personaggi. C’è a chi va bene, e ci lascia felice e speranzoso, e c’è a chi va male, e ci lascia con l’amaro in bocca in attesa di vedere se questo piccolo inciampo non sia solo un modo di ripartire migliori di come si è iniziato.
Organizzare la regia di una serie basata su un contenuto di successo è sempre una bella sfida. Abbiamo, innanzitutto, dovuto analizzare attentamente quali sono le macro-differenze culturali sul tema della mascolinità tra Italia e Spagna, prima ancora di trovare una chiave “nostrana” del racconto. La grande sfida era quella di creare una racconto nuovo e autonomo, pur basandoci su una serie già molto nota e riuscita; per fare questo, a partire dalla brillante scrittura dei nostri autori, abbiamo lavorato soprattutto sulla caratterizzazione dei nostri personaggi, sul renderli delle donne e degli uomini in cui potersi riconoscere nei pregi e soprattutto nei difetti, e sulle loro relazioni complicate, buffe, intense ma sempre riconoscibili, capaci di generare situazioni divertenti, ma anche emotivamente sincere. Abbiamo ambientato la serie durante l’estate, periodo in cui le relazioni si intensificano e rendono espliciti anche i sentimenti più nascosti. Abbiamo scelto 4 attori capaci, ognuno di loro, di portare un vissuto e un approccio emotivo che riflettesse le varie sfumature della cultura maschile italiana, nel bene e nel male. Era molto importante per noi valorizzare l’ambientazione italiana, nello specifico romana, mostrando però una capitale non già vista e stereotipata, ma raccontando una città moderna, vibrante, dove alla strepitosa bellezza naturale e architettonica che tutti conoscono si unisse la vivacità sociale e culturale che la abita. Per questo abbiamo attentamente cercato belle case ed esterni rappresentativi dove l’occhio potesse sempre riconoscere Roma in tutto il suo splendore, ma anche scoprirne scorci e aspetti più sorprendenti e contemporanei.
NOTE DI REGIA di Matteo Oleotto e Letizia Lamartire
In conclusione
Maschi Veri è una serie che consiglierei a tutti, giovani adulti soprattutto ma anche a chi in un pomeriggio di noia volesse farsi due risate sincere davanti a del bel cinema italiano. Sono molto fiera di poter sfogliare tra questo e altri prodotti simili ogni qual volta ci sia la necessità di rilassarsi ma allo stesso tempo riempirsi il cuore, come se dopo la visione ci portassimo dentro qualcosa in meno ma allo stesso tempo qualcosa in più.
Note positive
- L’aver deciso di trattare tematiche attuali
Note negative
- /
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