Toto nella luna (1958): la parodia all’italiana di Steno

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totò nella luna locandina

Toto nella luna

Titolo originale: Toto nella luna

Anno: 1958

Paese: Italia

Genere: Comico

Casa di produzione: Mario Cecchi Gori

Distribuzione: Variety Film

Durata: 90 min

Regia: Steno

Sceneggiatura: Sandro Continenza, Ettore Scola, Steno

Fotografia: Marco Scarpelli, Pasqualino De Santis

Montaggio: Giuliana Attenni

Musiche: Alexandre Derevitsky, Alessandro Cicognini

Attori: Totò, Sylva Koscina, Ugo Tognazzi, Luciano Salce, Richard McNamara, Agostino Salvietti, Renato Tontini, Jim Dolen, Sandra Milo, Ignazio Leone, Giacomo Furia, Francesco Mulè, Marco Tulli, Anna Maria Di Giulio

Trama di Totò nella Luna

Achille Paoloni, un fattorino che lavora presso una piccola casa editrice, ha scritto un romanzo di fantascienza e spera di poterlo pubblicare presso la casa editrice per cui lavora, ma il proprietario, il cavaliere Pasquale Belafronte è ostile. Nel frattempo degli Scienziati americani vengono a conoscenza che nel sangue di Achille è presente il glumonio, una sostanza che lo rende adatto a intraprendere i viaggi spaziali.

Un giono due agenti dell’FBI si presentano da Achille per proporgli di partecipare a una missione spaziali, ma l’uomo non comprende la richiesta dei due credendo che questi siano interessati a pubblicare il suo romanzo oltreoceano. Così Achille accetta l’offerta e si ritrova a dover partire all’interno di un razzo spaziale, terminando in un luogo a lui misterioso e sconosciuto e assolutamente pericoloso.

totò nella luna fotogramma
Fotogramma di Totò nella Luna

Recensione di Totò nella Luna

Totò nella Luna, non è l’ennesimo adattamento della pellicola Omicron di Gregoretti, ma è il luogo in cui ci si confronta, un luogo importante di confronto, di smitizzazione, con alcuni temi che attraverso la fantascienza portano diretti alla società e all’uomo di un certo periodo, compononti che rendono Totò nella Luna (1958) non è solo una parodia, ma anche rielaborazione di un grande successo dello sci-fi: “Uomini sulla luna” (1950), cult movie d’Irving Pichel prodotto da George Pal, uno dei più grandi produttori dei film di genere fantascientifico. Dunque considerare l’opera filmica di Steno in similitudine con Totò lascia e raddoppia, realizzata nel medesimo anno, non è del tutto corretto, poiché possiedono un livello narrativo simbolico piuttosto divergente.

Toto nella luna è in primis il luogo di rielaborazione della fantascienza e della cultura popolare; troviamo difatti al suo interno il varietà e la rivista con le signorine, che non appaiono così diverse da quelle che venivano rappresentate nelle riviste anni ’50, inoltre accanto a questa dimensione popolare troviamo tutte delle citazioni e vicinanze tecniche – narrative – scenografiche al mondo fantascientifico partendo dalla storia stessa che si avvicina a quella pellicola d’autore “L’invasione degli ultra corpi” del 1956. Difatti in Totò nella Luna non c’è solo il tema della spedizione lunare e dell’allunaggio ma anche quello del blob (mostro), della contaminazione del contagio proprio come avviene nel film di Don Siegel, oltre a tematiche come la trasformazione – metamorfosi. Inoltre anche a livello scenografico e fotografico ci si rifa all’estetica americana fantascientifica: il casco, la superficie rocciosa, le forme tondeggianti, la nebbia. Da un punto di vista superficiale potremmo asserire che Steno non fa altro che un’assestazione del genere, ma in verità dà vita a una riflessione teorica sulla fantascienza, mettendo le radici di quello che diverrà in seguito il genere fantascientifico italiano, a cui Bava darà importante linfa vitale.

Totò nella Luna è anche un omaggio al cinema antico, con quelle donnine, il mondo lunare che ci riportando ai viaggi immaginari di Georges Méliès e al suo Viaggio nella Luna. Le origini dei viaggi immaginari ottocenteschi fanno parte della proto fantascienza, opere che alcuni definiscono farsesche, ricche d’ironia e comicità, altri li definiscono parodie perché il gioco parodico a rovesciamento sarebbe più consapevole. L’intervento fantascientifico appare però molto pretestuoso, legato allo sfondo, ai costumi, a determinate ambientazioni che si limitano a dare un nuovo contenitore, un nuovo sfondo a vicende che però hanno una struttura completamente diversa che porta nel settore dei comici e della commedia.

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