Monte Verità (2021). Avanguardia femminile

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Trailer di Monte Verità

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Parte da Torino la programmazione nelle sale italiane di Monte Verità di Stefan Jäger che arriva nei cinema dal 29 Giugno 2023 con Draka Distribution. Dopo essere stato presentato al 74° Festival di Locarno e al TFI Torino Film Industry nell’ambito del 40° TFF, il film, da mercoledì 28, sarà in anteprima esclusiva al Cinecafé Ambrosio di Torino per proseguire in regolare programmazione dopo la presentazione del 27 giugno 2023 in sala con il regista Stefan Jäger e la produttrice di tellfilm Katrin Renz. A interpretare la protagonista la viennese Maresi Riegner, con lei nel cast, Hannah Herzsprung, Max Hubacher, e Joel Basman, nel ruolo di Hermann Hesse.

Trama di Monte Verità

Hanna Leitner è una giovane moglie e madre di due figlie che soffre l’oppressione della vita matrimoniale e della società borghese nella quale si sente relegata. Decide di lasciare Vienna e la sua famiglia per raggiungere la comunità che ad Ascona, in Svizzera, si riunisce sul monte Monescia ribattezzato Monte Verità. In questo luogo di libertà, abitato da artisti e gente di ogni provenienza, alla ricerca di una libera espressione delle proprie inclinazioni, Hanna, affetta da asma, prova a riprendere a respirare, fisicamente ed emotivamente. Lontana dal marito che insiste per avere un altro figlio e non concepisce altro per lei che il suo ruolo di madre e di moglie, Hanna riuscirà a dare spazio alla passione per un’arte alla quale il marito le ha sempre negato il diritto di accedere: la fotografia.

Fotogramma del film Monte Verità (2021)
Fotogramma del film Monte Verità (2021)

Recensione di Monte Verità

Incipit.

La prima inquadratura del film Monte Verità, è emblematica: si pensi all’immagine capovolta della servitù che dispone la scena (magnifico effetto che catapulta lo sguardo dello spettatore dentro l’obiettivo della macchina fotografica). Vero è che (pur essendo un film storico che narra le vicende di Monte Verità) la fotografia e la sua genesi sono i temi principali del film. Il gruppo di famiglia, che sta per mettersi in posa(rigidamente) è quello di Hanna Leitner (bravissima Maresi Riegner), moglie di un rinomato fotografo viennese Anton Leitner (Philipp Hauss) che per mestiere fotografa le famiglie aristocratiche. Hanna però, durante la posa, nella quale bisogna “avere contegno”, come dice Anton, sviene a causa della sua asma. Il medico che la visiterà si chiama Otto Gross (Max Hubacher) medico della comunità di Monte Verità: allievo della scuola freudiana interpretò il setting terapeutico come un luogo dove tutto è permesso (anche intrattenere relazioni amorose con le pazienti).

La fotografia - Monte Verità(2021)
La fotografia – Monte Verità(2021)

Una via di fuga verso Monte Verità.

Hanna fugge verso il suo medico – futuro mentore: dopo un lungo viaggio in treno giunge di notte, in quella località amena, luogo dell’altrove, luogo della perdizione per i cittadini borghesi e luogo della liberazione per gli ospiti/pazienti. A contatto con la natura, Hanna deve liberarsi dei propri panni “borghesi” (lo fa letteralmente, indossando la “divisa” del luogo) aderendo allo statuto imposto dai leader carismatici, tra cui la suffragetta Ida Hoffmann (Julia Jentsch).  Monte Verità è un sanatorio a cielo aperto, come dice Lotte Hattemer (intensa Hannah Herzsprung) un’ospite fuggita dal manicomio (internata dal padre perché “diversa” dalle altre donne).

Hanna e il dottore in Monte Verità(2021)
Hanna e il dottore in Monte Verità(2021)

Arte femminile e maschile.

Hanna diviene dunque artista – avanguardista (alla stregua delle future pittrici e fotografe del Movimento Futurista) contrapponendosi all’arte del marito Anton, che la perseguiterà, poiché, a suo dire, la fotografia non è un affaire per donne. Come artista -affrancata dall’oppressione patriarcale, Hanna può evitare la staticità riproducibile delle fotografie “borghesi” e abbracciare uno stil novo fotografico per cogliere, in definitiva, l’anima della forma.Gli ospiti della comunità saranno fotografati, in modo sublime, dall’ Hannaavanguardista: tra di loro un giovane Hermann Hesse (Joel Basman) che pubblicherà il suo “Siddharta”, dopo aver lasciato Monte Verità.

Monte Verità(2021)fotogramma
Monte Verità(2021)

Scopri anche: Intervista a Stefan Jäger, Maresi Riegner e Max Hubacher su Monte verità (2021)

Montaggio

Il montaggio alternato tesse la trama filmica: stacchi decisi evidenziano  flashback e prolessi. Le immagini in flashback vedono Hanna a casa con il marito/padrone che minaccia di internarla in manicomio, se non rispetterà il ruolo di procreatrice -moglie. Nelle immagini prolettiche (ambientate nella comunità) Hanna scardina i ruoli precedentemente imposti: ha scoperto di amare la fotografia e di voler vivere le proprie emozioni

La fotografia del film.

La fotografia del film fa vivere, allo spettatore, una profonda identificazione sensoriale ed emozionale: di grande effetto è la cristallizzazione del fotogramma post sequenza che si trasforma in fotografia in bianco e nero (citazione esplicita delle future foto-documento, a testimonianza della vita vissuta   a Monte Verità. Questo vero e proprio “cammeo”, questa opera intensa, con momenti drammatici e liberatori, riesce a cogliere l’essenziale di un percorso (ancora attuale) verso la creazione del proprio Sé identitario, attraverso l’arte.

Stefan Jäger

“Monte Verità” trae origine dalla stessa modalità che la gente del Monte Verità avrebbe messo in campo quando fondò la comunità intorno al 1900: una visione collettiva, libera da costrizioni e alimentata dalla fiducia nel potere della creatività. Ho cercato di scavare a fondo nelle resistenze interne ed esterne che una donna in cerca della sua strada deve aver vissuto in quel periodo. Nella consapevolezza che possiamo narrare sempre e solo dal nostro punto di vista, mi sono affidato all’intelligenza collettiva del nostro team per verificare il mio punto di vista. Con il 77% dei nostri capi reparto donne, siamo forse riusciti a sottolineare il cambiamento positivo che sta attraversando il mondo: ogni genere e ogni orientamento sessuale merita tutto il rispetto. Spero
con “Monte Verità” di contribuire a mettere le ali a questo spirito di apertura e al desiderio di libertà, proprio come i fondatori del Monte Verità si sono presentati ai loro tempi – nella prima comune hippie del mondo
“.

In conclusione

Il film Monte Verità è un’opera estremamente poetica, non didascalica: non vuol essere un mero film storico o forzatamente sociologico. Monte Verità   vuole restituire allo spettatore uno sguardo originale, su ciò che siamo stati e che forse abbiamo dimenticato.

Note positive

  • Regia
  • Interpretazione
  • Fotografia

Note negative

  • Montaggio non sempre fluido
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