My Hero Academia: You’re Next (2024). L’eredità di All Might messa in discussione?

Recensione, trama e cast di My Hero Academia: You're Next (2024): dove in una società in cui eroi e cattivi si scontrano in nome della pace, Deku dovrà affrontare Dark Might, un cattivo che imita l'eroe che ha sempre ammirato.

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My Hero Academia You're Next (2024) – Regia di Tensai Okamura – © Sony Pictures Italia, Crunchyroll – Immagine concessa per uso editoriale.
My Hero Academia You’re Next (2024) – Regia di Tensai Okamura – © Sony Pictures Italia, Crunchyroll – Immagine concessa per uso editoriale.

My Hero Academia: You’re Next

Titolo originale: My Hero Academia: You’re Next (Boku no Hîrô Akademia za Mûbî Yuâ Nekusuto)

Anno: 2024

Nazione: Giappone

Genere: Azione, Avventura, Fantastico

Casa di produzione: Bones

Distribuzione italiana: Crunchyroll, Sony Pictures Entertainment

Durata: 110 minuti

Regia: Tensai Okamura

Sceneggiatura: Yōsuke Kuroda

Montaggio: Kumiko Sakamoto

Musiche: Yuki Hayashi

Doppiatori originali: Daiki Yamashita, Nobuhiko Okamoto, Yuki Kaji, Ayane Sakura, Kaito Ishikawa

Doppiatori italiani: Simone Lupinacci, Alessandro Campaiola, Federico Viola, Martina Felli, Gabriele Lopez

Trailer di “My Hero Academia: You’re Next”

Informazioni sul film e dove vederlo in streaming

Dopo anni di combattimenti, alleanze, rivalità e sacrifici, My Hero Academia si è consolidato come uno dei pilastri degli shōnen contemporanei. Il quarto film della saga, You’re Next, diretto da Tensai Okamura, cerca di alzare l’asticella proponendo una riflessione sul concetto stesso di eroismo, introducendo un nuovo villain capace di oscurare, almeno in teoria, perfino l’ombra di All Might. Ma riesce davvero a lasciare il segno o si limita a cavalcare la scia della popolarità del franchise?

Trama di “My Hero Academia: You’re Next”

In una società in cui eroi e cattivi si scontrano continuamente in nome della pace e del caos, Deku, uno studente della U.A. che aspira a diventare il miglior eroe possibile, affronta il cattivo che imita l’eroe che ammira da tempo. Riusciranno Deku e il resto della U.A. High Class 1-A a proteggere il mondo ponendo fine a Dark Might, l’uomo che sostiene di essere il nuovo Simbolo della Pace?

Recensione di “My Hero Academia: You’re Next”

Ambientato tra la sesta e la settima stagione dell’anime, You’re Next ci proietta in un Giappone segnato profondamente dalla guerra. La società è in crisi, la fiducia negli Heroes vacilla e la speranza, incarnata per anni da All Might, sembra essersi dissolta nell’aria. Ed è in questo vuoto simbolico che emerge Dark Might, un misterioso nemico che si propone di raccogliere quell’eredità.

Dark Might è un villain ambizioso sulla carta, inquietante e perfettamente consapevole del potere dell’immagine. Non è solo forza bruta: è un’icona costruita a tavolino per diventare ciò che All Might è stato, ma con ideali distorti e metodi discutibili. Membro di una delle più pericolose fazioni criminali europe e con l’aiuto della giovane Anna, dotata di un Quirk che amplifica i poteri altrui, l’antagonista inizia la sua scalata verso il dominio assoluto. Il tutto avviene mentre Deku e i compagni della Classe 1-A cercano, con sempre più fatica, di tenere unito ciò che resta dell’ordine civile.

Una eridità da proteggere

Ciò che dovrebbe colpire di You’re Next non sono solo l’intensità dei combattimenti, ma il suo sottotesto amaro. La domanda che cerca di aleggiare per tutto il film è: cosa succede quando la gente non crede più negli eroi? Il film cerca di affrontare il tema con coraggio, mettendo in scena una società sfiduciata dagli eroi e da tutto ciò che essi rappresentano. Dark Might, cerca di imporsi così come nuovo messia e nuovo simbolo della pace. è lo specchio deformato di All Might, l’idolo che crolla, il mito che viene riscritto.

Tuttavia, non tutto fila liscio. Se la premessa è quantomeno interessante, lo sviluppo narrativo fatica a mantenere la stessa profondità. Alcune riflessioni restano accennate, lasciando spazio a un intreccio che si affida – soprattutto nella seconda parte – all’azione e all’adrenalina. Non c’è nulla di sbagliato in questo, ma dopo una premessa così carica di tensione morale e sociale, è lecito aspettarsi qualcosa di più audace anche sul piano della scrittura.

Vecchi volti, nuovi enigmi: tra continuità e introduzioni deboli

Dal punto di vista dei personaggi, il film alterna luci e ombre. Il timone va sempre affidato, come ormai di consueto, al trio della classe 1-A, veri eredi dell’eridità di All Might. Deku è sempre più leader, sempre più determinato: la pressione del suo ruolo lo isola si, ma nei momenti di difficoltà ha sempre una spalla su cui contare e questo aspetto è reso con efficacia. Bakugo e Todoroki fungono da mere spalle narrative e d’azione, nessuna evoluzione, pochi dialoghi precisi e ferrati e tantissima azione.

Ancora meno incisivi, purtroppo, i nuovi personaggi. Anna, nonostante la potenzialità del suo Quirk e la delicatezza del suo passato, rimane una figura passiva, usata più come strumento narrativo che come essere umano. Giulio – l’alleato con un design accattivante – promette molto ma si limita a svolgere il ruolo dell’outsider enigmatico, senza mai esplodere realmente sul piano narrativo. Peccato anche per Dark Might che rimane un villain dalle potenzialità immense ma che si limita alla più semplice comparsata nel combattimento finale, restando un villain banale e parecchio superficiale

Azione da manuale

Dove You’re Next non tradisce mai è nel comparto tecnico e visivo. L’animazione curata dallo studio Bones è, come sempre, una garanzia. Le scene d’azione sono spettacolari, ricche di dinamismo, esplosioni e coreografie che valorizzano la varietà dei Quirk. Ogni combattimento è leggibile, impattante, e registicamente ben pensato. La colonna sonora di Yuki Hayashi si fonde perfettamente con l’azione, alternando temi epici a momenti di pura tensione.

La regia di Okamura è solida, attenta al ritmo e capace di equilibrare il tono drammatico con quello più eroico. Peccato solo per un primo atto un po’ lento e una chiusura che, seppur spettacolare, lascia qualche interrogativo non risolto, facendo pensare a un ponte verso la futura stagione dell’anime piuttosto che a una vera chiusura narrativa.

In conclusione

In conclusione, My Hero Academia: You’re Next (2024) è un film visivamente soddisfacente e narrativamente ambizioso ma non all’altezza delle sue stesse premesse. Resta comunque un prodotto godibile, con momenti intensi e riflessioni stimolanti, che rimangono solo superficiali e mai approfondite. I fan della saga troveranno pane per i loro denti: c’è azione, c’è emozione e c’è una sincera voglia di osare. Ma chi cerca una storia più compatta e compiuta potrebbe rimanere un po’ deluso.

Note positive

  • Azione spettacolare e fluida:
    Le sequenze di combattimento sono coreografate con cura e animate con grande dinamismo, sfruttando appieno il potenziale dei Quirk dei personaggi.
  • Buon equilibrio tra tensione e momenti emotivi:
    Il film riesce a mantenere un ritmo serrato, alternando scene adrenaliniche a passaggi più riflessivi che valorizzano i protagonisti.
  • Introduzione di nuovi personaggi intriganti:
    Anna, Giulio e Dark Might offrono spunti interessanti, sia per il worldbuilding sia per le dinamiche che creano con i personaggi principali.

Note negative

  • Gestione affrettata di alcuni comprimari:
    Come spesso accade nei film di My Hero Academia, molti studenti della Classe 1-A hanno ruoli marginali o decorativi, risultando poco incisivi.
  • Ritmo narrativo irregolare nella parte centrale:
    Dopo un incipit coinvolgente, il secondo atto perde un po’ di slancio e sembra tirare il fiato troppo a lungo prima del climax finale.
  • Tematiche non sempre sviluppate a fondo
    Sebbene i temi trattati siano interessanti, la maggior parte degli spunti rimangono semplicemente abbozzati.
  • Formula narrativa ormai prevedibile
    Il film segue uno schema consolidato (nuova minaccia, location chiusa, team-up, salvataggio e battaglia finale) che inizia a mostrare i suoi limiti.

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Review Overview
Regia
Animazione
Sceneggiatura
Colonna sonora e sonoro
Emozione
Interpretazione/Doppiaggio
SUMMARY
2.5
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Stefano Rocca
Stefano Rocca

"Lei non crede che i sogni e internet siano abbastanza simili?
Sono luoghi in cui si esprimono desideri repressi" Sono un semplice appassionato di cinema, che ama raccontare le emozioni che i film sanno trasmettere. Ogni storia può evocare sensazioni diverse, e sono grato a chi sceglie di leggere i miei pensieri.