
I contenuti dell'articolo:
Nonostante
Titolo originale: Nonostante
Anno: 2024
Nazione: Italia
Genere: Drammatico
Case di produzione: HT Films, Damocle, Tender Stories, Rai Cinema
Distribuzione: BIM Distribuzione
Durata: 88 minuti
Regia: Valerio Mastandrea
Sceneggiatura: Valerio Mastandrea, Enrico Audenino
Fotografia: Guido Michelotti
Montaggio: Chiara Vullo
Musiche: Toti Gudnason
Attori: Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Laura Morante
Trailer di “Nonostante “
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
“Nonostante” è il secondo lungometraggio dell’attore Valerio Mastandrea che, oltre alla regia, ne firma anche la sceneggiatura, insieme a Enrico Audenino, con cui aveva già collaborato nel suo primo film “Ride”.
Il film è stato presentato in anteprima all’81esima mostra d’arte cinematografica di Venezia, come film d’apertura della sezione Orizzonti, ed è disponibile nelle sale italiane a partire dal 27 marzo 2025, distribuito da BIM distrubuzione.
Trama di “Nonostante “
Un uomo, ricoverato in ospedale da qualche tempo per aver “salvato” un bambino che precipitava da un balcone, trascorre le sue giornate in reparto, serenamente in attesa che la sua condizione cambi. Insieme a lui ci sono altri compagni di reparto, alcuni, come lui, amano trascorrere le proprie giornate lì, altri invece sono più irrequieti. La routine dell’uomo viene interrotta quando in reparto arriva una donna. La sua presenza sconvolgerà la quotidianità del protagonista e lo metterà di fronte alle sue emozioni.
Recensione di “Nonostante”
Dopo il suo primo lungometraggio da regista uscito nel 2018 “Ride”, Valerio Mastandrea torna a raccontare, questa volta anche da protagonista, il tema del lutto e della morte. Se “Ride” si concentrava però su come la morte di qualcuno, la sua assenza, influisce sui vivi, in “Nonostante” i ruoli si invertono e il regista sceglie i concentrarsi su un aspetto più mistico. Il protagonista infatti è un uomo ricoverato all’ospedale in coma, tuttavia la sua anima, se così vogliamo chiamarla, è “vigile”, e si aggira fra i vivi senza essere vista e interagendo solo con gli altri pazienti che si trovano nella sua stessa condizione. I protagonisti quindi sono fermi in un limbo e la loro esistenza si basa sull’attesa di ciò che succederà. Le possibilità sono due: la morte, che nel film viene rappresentata come un vento fortissimo che ti trascina via e il risveglio, dopo il quale però le persone non hanno più memoria di quello che è successo loro durante il coma. Il protagonista vive la sua condizione in modo sereno, seguendo la sua quotidianità, non vuole morire, ma non vuole nemmeno risvegliarsi, diversi invece sono gli altri personaggi ad esempio Curiosone, interpretato da Lino Musella che sogna di tornare dalla moglie (interpretata da Barbara Ronchi) e la Veterana, interpretata da Laura Morante, che invece ha perso ogni fiducia nel mondo dei vivi.
La prima parte del film scorre in modo piacevole, seguendo la “vita” di tutti i personaggi, grazie anche alle scelte registiche di Mastandrea nel mettere in scena queste persone che il mondo non vede. Particolarmente riuscita è la sequenza iniziale, in cui il protagonista si aggira per l’ospedale facendosi accompagnare prima salendo su una barella, poi sedendosi su una sedia a rotelle, e “inganna” lo spettatore fino al momento in cui ritorna dal suo corpo in coma nella sua stanza.
Il film perde un pò il ritmo quando viene introdotto il personaggio interpretato da Dolores Fonzi, una donna di cui il protagonista finisce per innamorarsi. La storia d’amore fra i due si trova quindi davanti a un dilemma quasi shakesperiano: da una parte il rimanere insieme nel limbo ad aspettare, dall’altra risvegliarsi dimenticandosi completamente l’una dell’altro. Qui lo spunto è interessante, ma la sceneggiatura affronta il tutto forse in maniera troppo semplicistica e a tratti frettolosa. E’ proprio questo forse il difetto del film: “Nonostante” si pone l’obiettivo di parlare di un tema importante e poco presente nella filmografia italiana, e lo fa a tratti in modo profondo, a tratti i maniera troppo superficiale, con espedienti narrativi (quale l’introduzione del personaggio che riesce a far comunicare i due mondi) che risultano un po’ banali.
Nonostante ciò la storia viene aiutata dalle interpretazioni molto buone del film, sia da parte dei due protagonisti, sia da parte dei personaggi secondari.
La parte più bella del film è il modo in cui Mastandrea sceglie di concluderlo, quando il suo personaggio si abbandona al vento che simboleggia la morte, lasciandosi trasportare per la città. Ci si aspetterebbe che la storia finisca qui, in modo un pò malinconico, ma la scelta del regista è quella di terminare il film non con la morte, bensì con ciò che rimane nel mondo dei vivi quando qualcuno se ne va: il ricordo. Grazie al personaggio interpretato da Giorgio Montanini, che può fare da tramite fra i due mondi, la protagonista riuscirà ad avere un ricordo della persona di cui si era innamorata, e che quando si è risvegliata aveva dimenticato.
In conclusione
“Nonostante” è un film riuscito, che nonostante qualche problema di ritmo riesce a raccontare una storia originale nel suo genere in modo adeguato.
Note positive
- Originalità della storia
- Regia
- Interpretazioni
Note negative
- Ritmo della seconda parte
Regia |
|
Fotografia |
|
Sceneggiatura |
|
Colonna sonora |
|
Interpretazione |
|
Emozione |
|
SUMMARY
|
3.5
|