I contenuti dell'articolo:
Of dogs and Men
Titolo originale: Al Klavim Veanashim
Anno: 2024
Genere: Drammatico
Casa di produzione: AR Content, Laila Films, Rai Cinema
Distribuzione italiana: Rai Cinema
Durata: 1h 22min
Regia: Dani Rosenberg
Sceneggiatura: Ori Avinoam, Dani Rosenberg, Itai Tamir
Musiche: Dany Zernitsky
Attori: Ori Avinoam, Nora Lifshitz, Yamit Avital
Trailer di “Of dogs and Men”
Informazioni sul film e dove vederlo in streaming
Dani Rosenberg esordisce con “The Death of Cinema and my father’s too” in Selezione Ufficiale a Cannes 2020 e vincitore del Jerusalem Film Festival, seguito da “The Vanishing Soldier”, Selezione Ufficiale a Locarno nel ‘23 e vincitore del Festival di Haifa. Dirige la serie di successo tragi-comica “Milk & Honey” acquistata e adattata in Germania e Francia. Nel 2024 il cineasta realizza “Al Klavim Veanashim”, intitolato in italia con il titolo Of dogs and Men. La pellicola, in lingua ebraica, realizzata tra Israele e Italia, è stata presentata in anteprima mondiale nella selezione Orizzonti all’81 Mostra Internazionale d’arte cinematografica di Venezia, il 5 settembre 2024 alle ore 19:30 presso la Sala Volpi.
“La considerazione di Adorno – che la sofferenza duratura merita di essere espressa tanto quanto un’anima torturata merita di urlare – guida il nostro cinema. Vogliamo onorare le esperienze di tutti coloro che sopportano le devastazioni della guerra, cercando di ritrarre la loro umanità in mezzo all’oscurità”
Commenta così il suo film Dani Rosenberg che ha presentato Of Dogs and Men a Venezia in selezione ufficiale, in concorso a Orizzonti.
Trama di “Of dogs and Men”
Tra finzione e realtà, Of Dogs and Men racconta della sedicenne Dar che torna al suo kibbutz alla ricerca del suo cane, smarrito durante il massacro a cui era sopravvissuta giorni prima. Si confronta con gli orrori impressi sul luogo e sui volti delle persone che incontra e assiste alla cruda realtà della tragedia che si sta consumando oltre la barriera di Gaza. Tra coloro che cercano vendetta e coloro la cui fede nell’umanità rimane incrollabile, Dar cerca di trovare la propria voce.

Recensione di “Of dogs and Men”
Prodotto da AR Content con Rai Cinema, Of Dogs and Men è stato girato nei mesi di ottobre e novembre 2023 nei kibbutz lungo il confine con Gaza. Sebbene la storia sia di finzione, è interpretata da attori non professionisti ed è stata girata sul posto con una piccola troupe che viveva o era presente nella regione in quel momento storico. Per rappresentare la realtà della regione, il film si avvale di una macchina da presa leggera, dialoghi per lo più improvvisati e nessun set costruito, muovendosi sul film del documentario, nonostante risulti un opera di finzione.
Questo film di Dani Rosenberg non è l’unico ad affrontare la tematica del conflitto israelo-palestinese. Già l’anno scorso, a Locarno, “The Vanishing Soldier” parlava di un soldato che scappava dalla zona di Gaza per incontrare la sua ragazza, film dai toni senz’altro più leggeri ma ambientato negli stessi luoghi. Of Dogs and Men ha suscitato diverse polemiche, soprattutto tra i detrattori che hanno visto nelle produzioni israeliane complicità nel conflitto in atto e operazioni di artwashing.
Il film non vuole essere un manifesto politico, né tanto meno si schiera apertamente da una parte o dall’altra del conflitto; tuttavia attraverso i vari personaggi (l’insegnante d’asilo, la cinofila, il tassista) e la narrazione di un paese diviso e spaventato, che ancora non si dà pace al pensiero di quello che sta accadendo davanti ai loro occhi, prende in maniera inevitabile una sua posizione nonostante il suo intento non politico ma esclusivamente drammaturgico, dimostrando interesse nel rappresentare ciò che sta accadendo in quei luoghi di conflitto. Indubbiamente all’interno del lungometraggio la figura femminile della ragazzina conferisce al film una dimensione di grande umanità e ci permette di riflettere sulla tragedia in corso partendo dalle cose più semplici, come può essere la ricerca del cane che nasconde dolori molto più grandi.
La grande pecca di questo film è la mancata descrizione della parte palestinese del conflitto che è lasciata sullo sfondo come una cosa innominabile, priva di una sua posizione e di un suo volto. Il film muove i passi su un terreno sicuro e non si discosta mai da frasi o situazioni familiari, risultando un prodotto piacevole ma superficiale, in particolar modo per chi è coinvolto emotivamente in un tema così tragico e molto caldo.
In conclusione
“Of Dogs and Men”, diretto da Dani Rosenberg, un film che narra in maniera delicata e toccante una storia che è difficile da raccontare, piena di ferite e ancora totalmente aperta. La pellicola offre una visione umana e intima del conflitto israelo-palestinese, ma con evidenti limitazioni. Il film riesce a catturare la quotidianità di chi vive in una regione devastata dalla guerra, grazie all’uso di attori non professionisti e un approccio quasi documentaristico. Tuttavia, la mancata rappresentazione della parte palestinese lascia l’opera incompleta, rischiando di risultare superficiale per chi è più vicino al tema. Sebbene efficace nel trasmettere emozioni, il film resta su un terreno sicuro, senza approfondire la complessità della situazione.
Note positive
- Regia
- Soggetto
- Ambientazione
Note negative
- Mancata rappresentazione della prospettiva palestinese
- Narrazione a volte superficiale e priva di rischi