Strappare lungo i bordi (2021): Zerocalcare sbarca su Netflix

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Strappare lungo i bordi (2021)

Strappare lungo i bordi

Titolo originale: Strappare lungo i bordi

Anno: 2021

Paese: Italia

Genere: Animazione, Commedia

Produzione: Movimenti Production, BAO Publishing

Distribuzione: Netflix

Ideatore: Zerocalcare

Stagione: 1

Puntate: 6

Attori: Zerocalcare, Valerio Mastandrea

Trailer italiano di Strappare lungo i bordi (2021)

Trama di Strappare lungo i bordi

Strappare lungo i bordi segue – con un ritmo serratissimo – l’universo narrativo a cui Zerocalcare ci ha abituato prima con i suoi fumetti cartacei, poi durante il lockdown del 2020 grazie a Rebibbia Quarantine. Sempre presenti gli amici Sarah e Secco, insieme alla sua coscienza Armadillo con una guest star: mentre tutti i personaggi sono doppiati dallo stesso Zerocalcare – che gioca con la sua voce per dar carattere a ogni soggetto – Valerio Mastandrea presta la voce all’Armadillo.

E tra aneddoti, flashback e paragoni, Zerocalcare racconta la sua vita passata e presente tra disagi personali e avventure quotidiane a cui tanti possono sentirsi vicini.

Recensione di Strappare lungo i bordi – Incontro con Zerocalcare

La visione delle sole prime due puntate già rendono magistralmente l’idea del prodotto in generale, creando comunque la curiosità dello spettatore e la voglia di continuare a vedere episodio dopo episodio. La serie è composta da episodi di poco più di 15 minuti, che sembrano molto più lunghi: attenzione, non perché siano noioso o poco scorrevoli ma per il fatto che in poco tempo sono condensate molte informazioni e un numero elevato di contenuti.

E così scorrono tra ironia, vere e proprie risate di gusto, pensieri profondi – in contrasto spesso con parolacce nel pieno stile Zerocalcare – e un senso d’inadeguatezza in cui ci si può facilmente riconoscere. L’autore ha rimarcato, durante l’incontro, come proprio questa sensazione così comune sia la cifra su cui lui si basa per arrivare a un certo tipo di pubblico. I suoi prodotti sono creati per chi si sente come lui, a prescindere da età, sesso, religione, orientamento sessuale ecc. D’altronde si sente solo “un filo d’erba che non fa differenza a nessuno”.

Come al solito la sua romanità è molto presente, sia nel racconto della città – dei suoi luoghi, delle sue contraddizioni e delle sue difficoltà – sia nella parlata classica romanesca dei personaggi. Una problematicità emersa infatti durante l’incontro (messa in luce da una fan canadese del fumettista) è proprio la comprensibilità da parte di chi non è romano di tante battute e modi di dire. Ma è proprio questo il bello della serie: la piena autenticità dell’opera.

Michele Rech (in arte Zerocalcare) ha più volte rimarcato quanta paura avesse nel produrre un qualcosa con un colosso come Netflix: il timore era mettere il proprio nome su un lavoro che non lo rappresentasse. E invece no, ha avuto piena libertà espressiva, talvolta beffeggiando proprio la casa produttrice.

Strappare lungo i bordi non lascia nulla al caso, percorrendo una strada in maniera minuziosa e sempre attenta al dettaglio. Il risultato – nelle prime due puntate – è quello di un prodotto capace di far ridere e far pensare allo stesso tempo, senza cadere nel banale o nella volgarità gratuita.

Note positive

  • Molti contenuti
  • Sceneggiatura serrata e ben pensata
  • Ironia prepotente

Note negative

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